Al centro delle cronache per il film “Io e lei”, pellicola che racconta la storia d’amore tra due donne omosessuali interpretate da Sabrina Ferilli e Margherita Buy, Maria Sole Tognazzi è una delle registe emergenti del cinema italiano. Ma qual è la sua storia? Quale il percorso che l’ha portata dietro la macchina da presa? Maria Sole è la figlia più piccola dei 4 avuti dal grande Ugo Tognazzi ed è sorella di Gianmarco, con cui condivide la madre Franca Bettoja. Il primo lavoro di Maria Sole Tognazzi risale al lontano 1997 con “Non finisce qui”; il secondo lavoro da regista nel 1999 coincide con un altro cortometraggio, “C’ero anch’io”, che merita il “Globo d’oro” come miglior cortometraggio. Ovviamente, prima dell’esordio alla regia, la Tognazzi ha inanellato una lunga serie di esperienze come aiuto regista e assistente alla regia: una gavetta risultatata utilissima in occasione del primo lungometraggio, “Passato prossimo”, opera interpretata da Paola Cortellesi e Claudio Santamaria. Con “Passato prossimo” del 2003 la Tognazzi conquista un nuovo “Globo d’Oro” nella categoria “Miglior opera prima”, meritando poi una candidatura come “Miglior regista esordiente” ai David di Donatello, e risutando vincitrice nella stessa categoria al “Nastro d’argento”. Trascorrono 5 anni da “Passato prossimo” a “L’uomo che ama”, secondo lavoro della Tognazzi, che per il suo lungometraggio si affida ad attori del calibro di Pierfrancesco Favino e Monica Bellucci, senza riscuotere però il successo sperato al Festival del Cinema di Roma. Nel 2010, “Ritratto di mio padre”, documentario dedicato alla figura di Ugo Tognazzi, riceve una candidatura nella categoria “miglior documentario lungometraggio” ai David di Donatello, ma anche in questo caso non riesce a trionfare. La vera e propria esplosione della Tognazzi avviene però l’anno dopo con “Viaggio sola”, pellicola che vede Margherita Buy nel ruolo di protagonista accanto a Stefano Accorsi e Fabrizia Sacchi: il film riceve 5 nomination ai David di Donatello, tra cui quella per la “Migliore sceneggiatura” e vince il titolo di “Nastro d’argento” come “Miglior Commedia”. L’ultimo lavoro della Tognazzi, “Io e lei”, incentrato sull’amore lesbico, suscita discussioni prima dell’uscita nelle sale cinematografiche vista la tematica “scottante”, e c’è già chi parla di “film politico”; in questo senso è la stessa regista a non tirarsi indietro dicendo:”La politica faccia qualche passo avanti, anche attraverso un semplice film”.