Iris trasmette questa sera alle 21.00 ‘I signori della truffa’, un thriller di Phil Alden Robin con Robert Redford. Martin Bishop è il responsabile di una squadra di elettronici esperti in sistemi di sicurezza. Due agenti del governo contattano l’uomo affinchè recuperi uno strumento capace di decriptare ogni password e di infiltrarsi il qualunque sistema altrimenti impenetrabile. Da questa strana missione derivano incidenti diplomatici inaspettati che riveleranno a Bishop ed alla sua squadra che forse i due mandatari non erano proprio chi dicevano di essere.Starà a lui districarsi e portare al governo legittimo il frutto delle sue ricerche…Ecco il trailer del film.
Nel 1992 Phil Alden Robinson portò nelle sale I signori della truffa, titolo originale Sneakers, in onda stasera su Iris, che vantava un cast di tutto rispetto, con attori del calibro di Robert Redford, Sidney Poitier, Dan Aykroyd, James Earl Jones e Ben Kingsley. Vediamo la trama. Il protagonista di questa pellicola è Martin Bishop, che gestisce un gruppo di tecnici informatici che hanno il compito di mettere alla prova i sistemi di sicurezza di svariate compagnie. La banda, se così la si vuol chiamare, porta sulle spalle svariati precedenti penali, tutti legati al mondo informatico. Legalmente il solo Martin risulta pulito, unicamente perchè ha cambiato il proprio nome di battesimo. Il suo vero nome è Brice, e al tempo del college, insieme a Cosmo, era solito entrare in vari sistemi privati e mettere a segno delle truffe che fruttarono non poco. Il loro sogno è sempre stato quello di rivoluzionare la loro società, più che rubare per un proprio tornaconto.
Un tempo trasferirono soldi dai fondi dei Repubblicani a quelli delle Pantere Nere, gruppo in difesa dei diritti dei neri. La polizia li scova e arresta Cosmo, ma Martin se la cava perchè era da poco uscito. Anni dopo Martin scopre che l’amico è deceduto in carcere. Da allora sono trascorsi 20 anni e lui s’è rifatto una vita. Improvvisamente degli agenti dell’NSA lo rintracciano e l’obbligano a collaborare, evitando di farlo finire in carcere. La missione è quella di consegnare una macchina molto potente e segreta realizzata dal dottor Janek. Si tratta del SETEC Astronomy. La banda scopre in seguito che l’aggeggio serve per decifrare qualsiasi password in breve tempo. Un’arma potentissima se nelle mani sbagliate, il cui nome è un anagramma per too many secrets, ovvero troppi segreti, a dimostrazione che anche il suo creatore sapeva d’aver generato un pericolo per l’intero mondo. Bishop viene a sapere che Janek è stato ucciso, dunque consegna la macchina ma non vuole la ricompensa. Vorrebbe andar via il prima possibile, evitando di fare la stessa fine. Salta fuori che i due non sono dell’NSA, e Bishop li crede russi. Va da un amico, ex spia russa, e l’accusa d’esserne il mandante. Questi nega e intende aiutarlo in questa caccia all’uomo.
I due scappano e la loro auto viene fermata da un finto agente, che toglie la pistola di mano a Martin e con questa fa fuori il russo. Bishop viene rapito e portato nel covo di Cosmo, che ha orchestrato tutto e lo stava aspettando. Il suo amico di vecchia data è tutt’altro che morto, e pare sia davvero furioso con lui. Il tempo in carcere gli ha procurato dei contatti e ora, continuando a portare avanti la propria attività in campo tecnologico, dirige la sezione geek di una famiglia mafiosa per radicata negli USA. Grazie a lui i boss riciclano facilmente denaro, e doveva liberarsi della macchina di Janek, che avrebbe fatto saltar fuori i loro conti sporchi. Cosmo gli offre di lavorare per lui, ma Bishop non vuole saperne. L’amico allora pubblica nei database della polizia la sua nuova identità, rendendolo ufficialmente un ricercato. Ovviamente la polizia, scoprendo il suo nuovo nome, lo collega anche all’omicidio del russo, dato che le sue impronte sono presenti sull’arma che ha fatto fuoco. Bishop viene lasciato libero, per quanto possa durare, e decide di riunire la banda e riprendersi la macchina, grazie a Liz, genio della crittografia. La base di Cosmo viene controllata e i sistemi di sicurezza studiati. Bishop riesce a entrare nell’ufficio di Cosmo e recupera la macchina, ma non riesce a uscirne in tempo. Cosmo non può ucciderlo e lo lascia andare, mentre l’NSA accetta l’accordo con Bishop, che riprende a divertirsi come quand’era giovane.