– Maria Bellino, chiamata da tutti Marzia, è probabilmente il personaggio più stravagante di questa quinta edizione di Masterchef Italia: di origini campane, 57 anni, lavora e risiede a Sasso Leone, dove gestisce una piccola farmacia. La sua professione bene si sposa con l’attività del cuoco, infatti al primissimo incontro con i quattro giudici, porta in dono delle marmellate e degli oli e aceti aromatizzati, fatti da lei, come una piccola alchimista. Bruno Barbieri, Carlo Cracco, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo rimangono al primo impatto sbalorditi da questa piccola e dolce fattucchiera, che inizia raccontando la sua esperienza nella farmacia di paese, conosciuto dallo chef Bruno: -“Ma a SassoLeone non c’è niente!”, la interpella, e lei prontamente ribatte fiera, ricordando l’esistenza della sua piccola attività. Mentre ultima e finisce il suo piatto di ravioli, chiamato “Radice e ricordi”, si perde in una serie di racconti e aneddoti slegati tra loro, logicamente sconnessi, con un modo talmente stralunato e stravagante da suscitare un grande sorriso nei giudici, che però rimangono felicemente sorpresi dalla tecnica e dal gusto del piatto, oltre dalla personalità della concorrente. Antonino Cannavacciuolo e Joe Bastianich sono solo un po’ pensierosi, titubanti che Marzia non ce la possa fare nella confusione di un programma televisivo come Masterchef, ma la donna risponde prontamente di essere determinata ad entrare e di aver dentro di sè il fuoco del segno zodiacale del Capricorno. Così facendo, la piccola alchimista riesce a strappare ben quattro sì e a conquistarsi il grembiule bianco: avendo superato le successive prove tra mille peripezie, Marzia è finalmente dentro alla cucina di Masterchef. La concorrente tira fuori tutta la sua energia, e riesce ad approdare all’ultima puntata trasmessa, dove nella prima prova, la Mistery Box, deve cucinare un piatto composto di ingredienti prevalentemente grassi come mortadella, storione, straculo di maiale, cocco e avocado, rinfrescandolo con il correttore acidulo dato dall’erba acetosella, aceto di vino, limone e rafano. Da buona alchimista, vuole sperimentare ed è l’unica a rischiare con l’aceto, ma il miglior piatto risulta quello di Maradona, che godrà del vantaggio nella prova seguente, l’Invention Test.
Nell’Invention Test Marzia deve pensare ed elaborare un piatto con degli elementi cari a Joe Bastianich, legati al concetto di imperfetto: si tratta di cibi di consistenze e cotture molto diverse, come il burro d’arachidi, la carne trita, il bacon, la quinoa, il datterino giallo, il pan grattato, la mozzarella e il peperone, una scatola intrisa di genio e follia, proprio come la concorrente. Joe, assaggiando il suo piatto, intitolato “molto imperfetto”, le chiede da dove ha tratto l’ispirazione, e Marzia racconta del suo viaggio in America con la figlia, e della grande quantità di sciroppo d’acero portato con sè in Italia; il giudice americano, divertito, le dà della piccola contrabbandiera e le chiede se fa uso di altre sostanze … naturali! Marzia si salva, e si appresta ad affrontare la prova in esterna che si tiene all’interno della regione Sardegna, e consiste nel preparare un pranzo per i tradizionali pastori sardi, fatto da pasta fresca, pecora bollita, porceddu, e seadas, i dolci di semola ripieni di miele e zucchero. Nonostante qualche difficoltà nell’uso del sale per l’acqua dei malloreddus, la sua squadra blu si salva e Marzia si evita con gran piacere la tanto temuta Pressure.
Il personaggio di Marzia si distingue per la sua spiccata personalità, una donna stravagante, eccentrica, che si improvvisa fattucchiera con la sua personale sfera di cristallo, un mondo interessante e affascinante dove spesso si perde, pur riuscendo allo stesso tempo a rimanere con i piedi per terra e portare a termine dei piatti, concretizzando idea e realizzazione. E’ agguerrita, sicura di sè e ironica, mantenendo la sua attitudine fantasiosa e creativa in tutte le prove: è oltremodo materna, come quando nell’ultima puntata cerca di consolare Alida confortandola e strappandole un sorriso, come una figura fraterna. Si può dire quindi che Marzia sia una concorrente solidale e di grande umanità, non uno “squalo” come altri suoi compagni e rivali, la propria determinazione non inficia la gentilezza e il garbo di una piccola streghetta che mischia fiori, profumi e colori. Marzia dimostra grandi doti, e forse le si può biasimare di essere un pizzico troppo stralunata, ma si sa che in cucina il genio e la follia sono degli ottimi condimenti. Barbieri, Cracco, Mister Joe Bastianich e Cannavacciuolo sono sicuramente rimasti stregati da Marzia … che sia stato merito di un sortilegio? Ovviamente, per proseguire in questa gara la concorrente dovrà dimostrare di essere preparata tecnicamente oltre che avere questa personalità trascinante. Il pubblico si è affezionato a questo folletto dei fornelli, e si aspetta di sorridere con le sue peripezie e i suoi incantesimi, con le sue battute e i viaggi mentali sempre divertenti: chissà di poter godere con la vista di piatti prelibati e sempre più elaborati.