Nella prima serata di oggi, domenica 2 ottobre 2016, Premium Stories trasmetterà un nuovo episodio di Person of Interest 5, in prima Tv assoluta. La puntata è la terza, dal titolo “La verità da raccontare“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco cos’è successo la scorsa settimana: anche se la decompressione ha avuto successo, la Macchina funziona ancora a scatti e sovrappone di continuo i volti di tutta la squadra. Il riconoscimento facciale è seriamente danneggiato e questo vuol dire un altro bug. Finch crede che sia meglio partire dai Numeri perché solo così riusciranno a capire che la Macchina sta realmente funzionando. Più tardi, Reese e Finch si introducono nella base della GPU per avere maggiore energia e provano a fare un altro tentativo con la Macchina. Avviano poi il test di sorveglianza per metterla alla prova ed una volta avviato il riconoscimento su Reese, l’intelligenza artificiale cattura le informazioni anche di tutte le persone nelle vicinanze. Subito dopo il telefono inizia a squillare: la Macchina è tornata. Finch è sorpreso quando si accorge che i nuovi Numeri riguardano 30 persone, mentre Root è ancora in pensiero per Shaw, perché la Macchina non è ancora riuscita ad individuarla. Nel frattempo, Reese e Fusco si aggirano per la città per catturare le nuove minacce. Il primo Numero di Reese si rivela però sbagliato, perché si ritrova di fronte ad un ragazzino che ha lanciato l’allarme bomba solo per saltare il compito di matematica. Più tardi, Root prova a collegarsi alla Macchina tramite l’impianto cocleare, ma riceve una scarica elettrica. L’intelligenza li ha infatti appena identificati come minacce e questo vuol dire che presto vorrà mandare qualcuno ad ucciderli. In quel momento, Reese sta interrogando Laurie Granger (Paige Patterson) come possibile vittima, ma non appena cerca di allontanarsi per accorrere in aiuto degli amici, la donna si rivela invece un’agente di Samaritan. Anche se Finch e Root cercano di convincere la Macchina che non sono dei mostri, il dispositivo mostra loro diversi video con cui dimostra l’esatto contrario. Root lo spinge però ad entrare nel sistema, mentre lei decide di iniettarsi dell’anestetico per evitare che la Macchina sfrutti il suo impianto. Scopre così che è stata lei ad ingaggiare la Granger come assassina e non intende ritirare l’ordine. Anche se Finch prova a convincerla ch John non è una minaccia, la Macchina non intende perdonargli tutto ciò che ha fatto in passato. Fusco invece sventa in quel momento un pluriomicidio, mentre Finch mostra all’intelligenza tutti i casi che hanno concluso insieme negli anni. Dopo un lungo discorso, Finch riesce ad ottenere la sua fiducia, ma scopre che il sicario non può essere fermato. Mentre Reese ha la meglio, altrove, Jeff Blackwell (Joshua Close) viene reclutato da Mona (LaChanze) come agente di Samaritan.
Reese fa un incontro con il passato, grazie ad un nuovo Numero affidato dalla Macchina. Root e Finch invece continuano a cercare di ripristinare le funzioni dell’intelligenza artificiale. Scoprono inoltre che Samaritan potrebbe essersi autoinviata alcuni componenti per ricostruirsi. Nel passato, Reese e Kara vengono incaricati di trovare dei missili scomparsi, collegati con la figura di Tomlison. Il consulente militare si era rifiutato di parlare ed a quel punto Reese lo aveva ucciso. Nel presente, Reese si mette sulle tracce di Duncan ed inizialmente sospetta che sia coinvolto nel furto di danti sensibili della Difesa. Scopre che in realtà sta cercando delle informazioni sul fratello, ucciso anni prima durante una missione segreta del Pentagono. Non appena l’agente controlla il fascicolo, nota che in realtà si tratta di Tomlison. Il suo ex capo della CIA tuttavia è sulle sue tracce, dato che ha appena scoperto che in realtà non è morto. Nel passato, Reese decide di lasciare Iris, la fidanzata storica, perché teme che il suo lavoro comprometterà la sua vita.