Rocco Schiavone, il protagonista dell’omonima fiction di Raidue, continua ad appassionare il pubblico italiano, sempre più amante delle serie poliziesche. Rocco Schiavone piace per il modo irriverente di svolgere il suo lavoro. Nonostante le critiche, Rocco Schiavone non rinuncia alla sua canna quotidiana facendo torcere il naso ai perbenisti. Nonostante il modo di agire, Rocco Schiavone è un numero uno nel suo lavoro e, nella prossima puntata che andrà in onda mercoledì 30 novembre, continuerà ad indagare cercando di fare luce sull’omicidio del rapitore di Chiara Berguet, riuscendo a entrare nei vertici dell’organizzazione criminale per stanare i mandanti del reato. Un colpo di scena, però, potrebbe sorprendere Rocco e gli oltre tre milioni di telespettatori che non perdono neanche un minuto dell’atteso appuntamento del mercoledì sera.
Rocco Schiavone, la fiction di Raidue che sta sbancando l’auditel, piace e convince. Il fascino di Rocco Schiavone ha fatto breccia nel cuore del pubblico che adora anche vederlo arrabbiato. Tv, Sorrisi e Canzoni ha così stilato la classifica delle cose che fanno arrabbiare Rocco Schiavone in base al livello di rottura. Al sesto livello abbiamo giri per negozi, affitti e bambini che urlano; al quinto livello si piazzano i centri commerciali, i dentisti e gli intenditori di vino; Radio Maria, riferire ai magistrati, parlare in pubblico, il teatro e il campeggio si piazzano al terzo livello. Secondo livello per tabaccai chiusi, appostamenti con agenti che non si lavano, matrimoni e Battesimi. Infine, al primo livello di rottura, nella speciale top 5 di Rocco Schiavone, troviamo i casi di omicidio. Nonostante tutte le rotture, comunque, il fascino di Rocco Schiavone non conosce rivali.
Continua il successo di Rocco Schiavone, la fiction di Raidue che, ogni mercoledì sera, incolla più di tre milioni di telespettatori davanti ai teleschermi. Al termine della prima stagione della fiction mancano solo due appuntamenti ma vediamo cosa succederà nella prossima puntata. Mentre Rocco Schiavone indagherà sulla morte del rapitore di Chiara Berguet, convinto che l’omicidio sia collegato al passato dell’uomo, Adele, la fidanzata di Sebastiano, arriva in città. La donna porterà scompiglio nella vita dell’uomo che comincerà ad essere profondamente geloso della fidanzata ma cosa ha in mente Adele? Quest’ultima cerca in tutti i modi di conquistare le attenzioni del fidanzato. Comincerà a flirtare con i colleghi di Sebastiano? Per scoprirlo, non ci resta che aspettare la prossima puntata di Rocco Schiavone.
La quarta puntata di Rocco Schiavone, andata in onda ieri su Rai Due, ha portato a casa un risultato meno entusiasmante della precedente in termini di ascolti ma abbasta soddisfacente da vincere la gara dalla serata. La fiction con Marco Giallini ha infatti incollato davanti alla tv 3.524.000 telespettatori, conquistando il 13.9% di share. Poco più del risultato ottenuto da Canale 5, ferma al 13.7% con l’altra fiction del mercoledì, “Solo” con Marco Bocci. Il divario era stato più netto settimana scorsa, quando Rocco Schiavone aveva vinto con il 15.01% e Canale 5 era rimasta indietro al 14.71%. La fiction diretta da Michele Soavi tornerà a vincere con più distacco settimana prossima? Lo scopriremo tra sette giorni.
Dopo le dichiarazioni di Marina Cappellini, in attesa degli ascolti tv e prima di regalarvi le anticipazioni del nuovo appuntamento del 30 novembre, scopriamo cosa ne pensa anche Claudia Vismara delle polemiche sulla fiction tv e del “desiderio” da parte di alcuni politici di chiudere la serie. L’attrice in Rocco Schiavone interpreta il ruolo della vice-ispettrice Caterina Rispoli e, con il suo ruolo forte e deciso è l’unica in grado di tenere testa al vice-questore Schiavone interpretato da Marco Giallini. Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, ha definito Rocco Schiavone un “eroe per imbecilli” aggiungendo: “si droga facendosi una canna ogni mattina”. Di seguito, il politico ha annunciato la presentazione di una interrogazione parlamentare firmata insieme a Gaetano Quagliariello e Carlo Giovanardi, per ostacolare la messa in onda della fiction. Claudia Vismara, intervistata da letteradonna.it ha esordito presentando il suo punto di vista sulla polemica: “Sono assurde. Lascio fare ai politici il loro mestiere, anche se ovviamente non condivido la loro posizione. Trovo che polemizzare su un personaggio di fantasia, definendolo diseducativo, sia francamente assurdo e indice di una mentalità (solo di alcuni, per fortuna) molto lontana dai modelli europei e internazionali. Forse i nostri politici dovrebbero focalizzare maggiormente la loro attenzione sui veri problemi che affliggono il nostro Paese, e meno sulle preghiere laiche del nostro vicequestore”.
Rocco Schiavone è la fiction tv che ogni mercoledì sera si scontra con Solo, la serie di TaoDue in onda sull’ammiraglia Mediaset con Marco Bocci. Per quanto riguarda Rocco Schiavone invece, sul sito GossipeTv vi è una intervista a Marina Cappellini, l’attrice sarda classe 1984 che interpreta il ruolo di Anna, pittrice e migliore amica di Nora. Ecco alcune dichiarazioni: “Ho letto tutti i romanzi di Manzini poco prima di ricevere i copioni, ho fatto una full immersion nel mondo di Schiavone e non potevo credere che ne avrei fatto parte anch’io. Leggere il nome del tuo personaggio su dei best seller è un’emozione unica”, ha raccontato l’attrice alla domanda se conosceva o meno le vicende di Schiavone prima di interpretare la fiction. Di seguito, l’attrice ha espresso il suo punto di vista contro coloro che hanno sollevato delle polemiche chiedendo addirittura che la fiction tv venisse cancellata: “C’è qualcuno che odia Rocco? No, impossibile! Le polemiche sono sollevate da pochi che credo abbiano ottenuto come risultato quello di dare più visibilità alla serie. Quindi… Grazie!”. In ultimo, l’attrice ha raccontato l’esperienza vissuta sul set: “Il cast della serie è un’eccellenza sia per professionalità sia per umanità. Quando giri fuori dalla tua città si crea velocemente un tutt’uno con la troupe e si finisce per passare tutto il tempo insieme, dentro e fuori dal set. Come si può vedere dagli episodi si capisce che c’è molto da ridere”.
Il vicequestore Rocco Schiavone ha portato a termine il suo nuovo caso anche ieri sera, nella quarta puntata della serie televisiva di Rai 2 che tanto fa discutere fin dal suo esordio. Con il suo mix di scaltrezza e sensibilità che tanto piace agli italiani, il personaggio interpretato da Marco Giallini ha saputo portare a termine il compito che gli è stato richiesto e che potrebbe causargli nuovi problemi anche in futuro (nella quinta e penultima puntata del 30 novembre). Chiara è stata salvata appena in tempo, sarebbero bastati pochi minuti in più e sarebbe morta dissanguata. Ma cos’è che tanto piace di questo programma che riesce a tenere testa, e persino a superare, la rivalità di Solo di Canale 5? Il fatto che il protagonista sia decisamente anticonformista, con uno stile di vita non certo perfetto a causa dell’uso di droghe leggere e di tante parolacce, è forse proprio ciò di cui gli appassionati del genere avevano bisogno: stanchi delle solite serie ambientate in Sicilia o nelle città che pullulano di criminalità, Rocco Schiavone riporta l’attenzione su una delle località più tranquille d’Italia, nelle quali un vicequestore qualunque affronta i gravi problemi della società moderna, trattandoli con la più assoluta normalità e semplicità. E l’arrivo della cagnilina Lupa ha aggiunto un nuovo tocco di umanità ad un personaggio che già in passato è apparso molto sensibile ai problemi della società odierna.
Dopo l’appassionante puntata di questa sera, Rocco Schiavone tornerà il prossimo mercoledì per il quinto e penultimo episodio della fortunata serie. Il titolo di tale appuntamento sarà ‘Era di maggio’ e avrà un collegamento con quanto sta andando in onda questa sera. Si ripartirà infatti dal rapitore di Chiara Berguet, arrestato dallo stesso vicequestore, che verrà assassinato in carcere senza un’evidente motivazione. Sarà compito proprio del commissario Schiavone indagare su tale delitto, che porterà a delle indagini più complicate del previsto. Verrà così definitivamente svelato il collegamento con gli ambienti malavitosi? In attesa di scoprire se l’abile e schietto protagonista della serie di Rai 2 riuscirà a risolvere anche questo caso, ci sarà tempo anche per assistere all’arrivo di un nuovo personaggio: si tratterà di Adele, la fidanzata di Sebastiano che scatenerà la gelosia di quest’ultimo causando problemi a non finire.
Rocco Schiavone colpisce ancora, dimostrando di essere una delle serie di maggiore successo di questo grigio autunno italiano. La sua semplicità, unita ad una durezza mai eccessiva, sono oggetto dei commenti dei fans suoi social network, dove gli apprezzamenti sono molto numerosi. La serie è considerata sincera e vera, come il suo protagonista che anche ieri si è dimostrato una persona concreta, prima scoprendo il rapimento di Chiara e il coinvolgimento dei ragazzi morti nel furgoncino, poi accogliendo la piccola Lupa nella sua vita. ‘ Trovo il commissario Rocco Schiavone di un lirismo introspettivo splendido. Grande qualità, ottimo Giallini’ , ‘ La serie è sempre più vicina alla poesia, è per molti ma non per tutti’ , ‘ Grande fiction, grande prodotto, no censura. Lo paragono al Dr House in versione poliziotto’, ‘Rocco Schiavone ha avuto solo un predecessore al suo livello, un tale Sherlock Holmes’.
Rocco Schiavone scopre che la ‘ndrangheta ha organizzato il rapimento di Chiara: non c’è tempo da perdere per salvare la ragazza da sola dal giorno dell’incidente. Per fortuna arriva nel casolare nel quale la giovane è stata rinchiusa, trovandola ancora viva anche se in gravissime condizioni. L’ambulanza accorre nel luogo indicato, prestando immediati soccorsi e facendo in modo che venga salvata in extremis. Si scopre che i rapitori le avevano somministrato i medicinali per addormentarla e successivamente l’avevano stuprata. Caterina e Ivan trovano un cagnolino nel luogo in cui Chiara era tenuta prigioniera e lo portano via con sé. Rocco prende subito in braccio l’animaletto e scopre che è una femminuccia, decidendo di adottarla e portarla a casa con sé. La chiama Lupa, rendendola la sua inseparabile amica. Marina chiede a Rocco di lasciarla andare dopo sette anni dalla sua morte. Lui rifiuta ma non riesce a trattenere le lacrime…
Rocco Schiavone prosegue le indagini sulla sparizione di Chiara e si reca nel negozio di abbigliamento per bambini che potrebbe essere coinvolto nel delitto. Qui trova un quaderno nel quale sono stati scritti vari nomi e cifre di denaro, probabilmente prestato o ricevuto. Il vicequestore parla con il padre di Chiara e gioca a carte scoperte, ammettendo di sapere la verità sul rapimento. L’uomo è pronto a tutto, anche a cedere la sua società per avere la figlia indietro. La ragazza è legata e assetata, sola ancora nel casolare. Il proprietario del negozio per articoli dell’infanzia racconta di essere il ricettatore di una società malavitosa: viene arrestato ma teme di essere ucciso se farà i nomi delle persone per le quali lavora. Caterina arriva dal suo capo con una notizia importante: nel foglio che Rocco ha preso da casa di Chiara era presente il nome di un medicinale da usare per la stessa malattia vaginale trovata nel corpo del ragazzo morto durante l’incidente del furgone. Lui e la ragazza si conoscevano e avevano avuto un rapporto sessuale? Il vicequestore si reca a scuola da Max e apprende che in effetti Chiara aveva incontrato in discoteca il ragazzo poi morto cadendo dalla scarpata. Dal chilometraggio presente nel mezzo dopo il cambio dell’olio, Schiavone riesce a delimitare la zona in cui la ragazza è tenuta prigioniera. Non c’è tempo da perdere; nel tentativo di liberarsi, lei è caduta e rischia di morire dissanguata.
Rocco Schiavone tiene sotto controllo la casa della ragazza scomparsa: poiché è la figlia di un ricco imprenditore edile, il vicequestore sospetta che sia stata rapita. Il mattino dopo si reca dalla madre della giovane, dicendole che la sua auto è stata trovata vandalizzata (in realtà è stato lo stesso vicequestore a portarla via da casa e a colpirla). Chiede alla donna di seguirlo in Questura anche se la donna appare molto nervosa, al punto da minacciarlo di chiamare il suo avvocato. Una telefonata giunge a casa, la donna afferma che si tratta di un call center ma non manca il sospetto che possa nascondere qualcosa di importante. Il rapimento della figlia? Caterina indaga sulla società di costruzioni del padre della ragazza scomparsa e scopre che qualche mese fa l’azienda era in crisi. Schiavone si reca nell’istituto in cui studia Chiara Berguet (questo è il nome della possibile rapita) per incontrare Max, il suo fidanzato con il quale era uscita la sera precedente alla sparizione e che lui stesso ha accompagnato a casa. Dopo la scuola, Rocco si dirige in una filiale del Banco della Vallee, per parlare con la madre di Max che intrattiene frequenti rapporti di lavoro con la famiglia Berguet. Il sospetto del vicequestore è che la società immobiliare sia stata aiutata da qualche associazione malavitosa per superare la crisi e che ora queste persone abbiano rapito Chiara. Si tratta dunque di un ricatto?
Il caso del furgone non convince Rocco Schiavone, consapevole che i due morti potrebbero avere scelto una strada alternativa per sfuggire in qualche modo alle telecamere di videosorveglianza. Il vicequestore si reca a casa di Carlo, uno dei due ragazzi vittime della grave caduta e si accorge che la madre è una donna con gravi problemi di salute, che vive grazie al denaro che il figlio guadagnava con il suo lavoro in pizzeria. Come farà a sopravvivere d’ora in avanti e a pagare i funerali? Come già accaduto la scorsa settimana, Rocco si è dimostrato molto sensibile promettendo di aiutare quella povera donna e il suo anziano padre. A casa, il vicequestore viene raggiunto da una ragazza che si dice preoccupata per la scomparsa di un’amica. Quella mattina avrebbe dovuto andare a scuola per un’importante verifica ma non ha dato notizie di sé. L’ha raggiunta a casa per chiedere come stesse ma non c’era e il suo cellulare era a casa. A quel punto Rocco ha capito di dover cominciare con le indagini, non rinunciando a qualche parolaccia considerando la tarda ora in cui ha dovuto riprendere il lavoro.
Una ragazza, rinchiusa in una cascina, chiede aiuto e un cane abbaia cercando di liberarla. Poco dopo un camioncino rosso cade dalla scarpata. Sono queste le scene iniziali della quarta puntata di Rocco Schiavone intitolata ‘Non è stagione’. D’Intino bussa alla porta del vicequestore, informandolo dell’incidente nel quale due persone hanno perso la vita: la polizia che è accorsa nel luogo della caduta si è insospettita perché nel mezzo erano presenti dei documenti falsi. Anche Schiavone si precipita per verificare la situazione, apprendendo che la targa del furgone non coincide con quella riportata nel libretto. Si tratta quindi di un furto? E’ il momento delle verifiche del medico legale, secondo il quale uno delle due persone morte aveva avuto rapporti sessuali circa un’ora prima del fatto. Nora è furibonda con Rocco, dopo avere scoperto che lui ha iniziato una relazione con la sua amica Anna. Il loro rapporto a questo punto pUò dirsi definitivamente concluso. Le indagini sull’incidente entrano nel vivo con la visita del vicequestore e di Ivan presso la pizzeria nella quale uno dei due morti lavorava.
E’ tutto pronto per Rocco Schiavone, la serie televisiva che è entrata nel cuore degli italiani, ottenendo ascolti più che soddisfacenti. Non è certo un caso che la scorsa settimana il programma sia persino riuscito a superare lo share di Solo, la fiction di Canale 5 con Marco Bocci. Per il vicequestore di Aosta arriverà oggi il momento di abbassare le difese, ridando spazio all’amore. La fortunata però non sarà Nora, l’indipendente donna che è rimasta delusa dal comportamento di Schiavone, comunicandogli di non volerne più sapere di lui. Sarà Lupa a permettere al personaggio interpretato da Marco Giallini di riempire almeno in parte il vuoto lasciato dalla sua defunta moglie. Si tratterà di una cagnolina che verrà ritrovata dall’agente Rispoli nel luogo in cui Chiara Berguet era stata tenuta prigioniera. Rocco sarà colpito dall’animale e deciderà di portarla a casa con sé. Arriverà per lui finalmente il momento di dire addio al fantasma della moglie, che gli appare ogni sera?
Marco Giallini torna questa sera, mercoledì 23 novembre 2016, su Rai Due alle 21.20 nei panni di uno dei poliziotti più amati della televisione con la quarta puntata di Rocco Schiavone, la fiction ispirata ai romanzi polizieschi di Antonio Manzini. Il quarto episodio della serie diretta da Michele Soavi s’intitola “Non è stagione”. Vedremo la relazione tra Schiavone e Anna scatenare la gelosia di Nora e nel frattempo il vicequestore indagherà sul rapimento della figlia di un noto costruttore. Intanto un criminale fuggito agli arresti domiciliari cercherà il poliziotto per un regolamento di conti. Vi ricordiamo che oltre a poter vedere Rocco Schiavone sintonizzandovi su Rai Due, potrete seguire la fiction con Maria Cappellini e Francesca Cavallin anche in diretta streaming sul sito di Raiplay.it, cliccano qui.
Dopo le critiche ricevute dalla fiction Rocco Schiavone in onda sul piccolo schermo di Rai 2, Antonio Manzini – il creatore del cinico poliziotto originario di Roma – ha fatto il suo commento intervistato in esclusiva sulle pagine di Repubblica. “Non mi interessano” ha ammesso “Non mi riguardano e non è mio compito commentarle. Io scrivo libri e quando si scrive si è liberi”. Lo scrittore ha anche spiegato quale era il giudizio degli agenti di Aosta, prima che RoccoSchiavone approdasse sul piccolo schermo: “Ad Aosta si erano molto divertiti, sono amico della Scuola di polizia superiore di Roma. Dietro questo poliziotto scostumato c’è una brava persona. Rocco c’è l’ha con i potenti e quelli che hanno torto, per me somiglia più ad un missionario che a un detective”. Per Manzini le “zone d’ombra” delle persone sono certamente la parte più interessante, “anche Rocco è complesso”. Il pubblico della seconda rete nazionale, di certo non vede l’ora di ritrovarlo in scena più tardi – oggi, mercoledì 23 novembre 2016 – con la quarta puntata in programma dal titolo “Non è stagione”.
Una ragazza che urla, chiede aiuto, spaventata in quello che sembra un sotterraneo lurido: ma non sembra sentirla nessuno. Solo un cane si mette ad abbaiare alla porta della baracca. Inizia così la quarta puntata di Rocco Schiavone, la fiction con Marco Giallini che torna in scena stasera – mercoledì 23 novembre 2016 – su Rai 2. Ma la scena cambia subito: due uomini su un furgoncino rosso tentano di evitare un masso in mezzo alla strada e finiscono fuori strada, nella scarpata. Morti sul colpo. In commissariato Giallini sta per fumarsi della marijuana nel suo ufficio, ma sente bussare. Quando chiede ‘Chi è?’, però, non risponde nessuno. Fuori dalla porta trova D’Intino, e prova a fare un tentativo per fargli capire che se c’è qualcuno che da dietro la porta che chiede ‘Chi è?’ bisogna sempre e comunque rispondere col proprio nome, senza però avere successo. Rocco Schiavone esce dalla porta come una furia, e sta per aggredire il collega prima che questo gli dice dall’incidente del furgoncino. Le indagini cominciano… Clicca qui per vedere la video anteprima della quarta puntata di Rocco Schiavone da RaiPlay.
“Nora è indipendente, emancipata, fragile”: con questi tre aggettivi l’attrice Francesca Cavallin ha raccontato, in una brevissima clip pubblicata sulla pagina Facebook della serie Rocco Schiavone, il personaggio che interpreta. Una donna di Aosta estremamente elegante, che si è avvicinata al burbero e affascinante poliziotto arrivato da Roma, fino ad innamorarsene. Nora, però, ha ricevuto una delusione dietro l’altra da Rocco: il loro primo incontro è avvenuto nel retro della sua boutique di abiti da sposa, ma in seguito Schiavone è scappato dalla sua festa di compleanno e non si è certo prodigato in qualche gesto carino, come sarebbe appunto portare un bel mazzo di fiori. Nora ha deciso così di lasciarlo perdere, senza che in realtà l’uomo ne soffrisse troppo. Rimarrà ferma nella sua decisione? Non ci resta che sintonizzarci più tardi su Rai 2 in prime time per il quarto episodio della fiction “Non è stagione”. Clicca qui per vedere la clip con Francesca Cavallin direttamente dalla pagina Facebook ufficiale di Rocco Schiavone – La serie.
Oggi, mercoledì 23 novembre 2016, su Rai 2 andrà in scena il quarto episodio della fiction Rocco Schiavone, che vede Marco Giallini nei panni del protagonista nato dalla penna e dalla fantasia di Antonio Manzini. In “Non è stagione“, Rocco indagherà sul rapimento di una ragazza, figlia di un imprenditore edile molto influente. Già dalle prima riflessioni, appare vicina l’ipotesi che il rapimento sia avvenuto per ricattare il padre, in quanto quest’ultimo risulterà invischiato in affari con personaggi malavitosi. La situazione peggiorerà sempre di più, fino a farci temere per la vita della ragazza e aprirci scenari sempre più inaspettati e inquietanti. In questo episodio, per colmare la solitudine del protagonista, comparirà un nuovo personaggio, che entrerà a far parte, poi, della vita di Rocco: la cagnolina Lupa. Rocco Schiavone, il successo della fiction – Il successo di Rocco Schiavone è da attribuire probabilmente alle atmosfere che caratterizzano le scene, ma anche e soprattutto al concatenarsi degli eventi, avvolti sempre da un profondo alone di mistero. Quest’ultimo, viene rimosso grazie a colpi di scena inaspettati e con una grande tensione emotiva. In più, colpisce il realismo di cui sono impregnati i personaggi e gli oggetti, in primis il protagonista, che sin dal fin dall’inizio ha colpito per la sua schiettezza, anche nel modo di esprimersi, nel tono di voce e nel modo di parlare. E il suo essere più vero è sicuramente riscontrabile anche nel suo modo di agire, nella trivialità di alcune espressioni e atteggiamenti nel rapporto con gli altri e nelle abitudini. Come andranno gli ascolti stasera?
Rocco Schiavone tornerà in scena oggi, mercoledì 24 novembre 2016, con il quarto appuntamento. La fiction andrà in onda su Rai 2, ma prima di immergerci nella visione, rivediamo quanto è successo la settimana scorsa. Rocco apprende della morte di un architetto, Ludovico, che viene invitato da due colleghi a fare una scalata d’alta quota, su una vetta innevata. Ludovico è caduto da uno sperone di roccia ed è morto. Ma intanto un nuovo strano e macabro caso sopraggiunge: in una cappella funebre del cimitero, mentre alcune persone erano intente a trasferire un cadavere di una donna in un’altra tomba, nella parte sovrastante la tomba della donna trovano il cadavere quasi scheletrito di un uomo. Vanno però avanti le indagini sull’alpinista morto, con il rinvenimento di un chewing gum nei pressi del luogo della disgrazia, che risulta essere stato masticato dalla vittima, e attaccato ad esso c’è un frammento di dente. Il luogo del ritrovamento dello stesso è però il punto in cui, secondo la testimonianza dei colleghi, Ludovico si sarebbe fermato per orinare, prima di perdere l’equilibrio e cadere nel dirupo, una sorta di terrazza naturale. Quindi Rocco giunge alla conclusione che questa testimonianza sia falsa, in quanto il frammento di dente e la fuoriuscita della gomma da masticare macchiata del sangue del morto siano stati causati da una caduta da un punto più in alto, fino alla suddetta terrazza. Intanto il vicequestore aveva trovato, nella memoria del cellulare della vittima, una fotografia scattata poco prima della scalata, in cui lo stesso compare con un costoso orologio che al momento della morte non indossava e che adesso risulta sparito. L’ipotesi che vuole lo staccamento dello stesso dal polso di Ludovico a causa della caduta viene esclusa in quanto il cadavere non presenta escoriazioni di nessun tipo nei pressi di quel polso.
Nell’episodio di Rocco Schiavone della scorsa settimana, il protagonista ed il suo principale assistente attendono gli altri due architetti alpinisti in un rifugio alpino e scoprono che hanno con sé una corda da scalata tagliata e l’orologio di Ludovico, fermo all’orario della sua morte, oggetti che volevano far sparire. Si scopre, così, che i due, durante la scalata, avevano tagliato la corda a cui era legata la vittima, facendola precipitare sulla piattaforma naturale. Non essendo ancora morto, erano discesi, gli avevano sottratto l’orologio per nascondere la prova dell’orario della caduta e del fatto che gli stessi non avrebbero chiamato subito i soccorsi perché intenti a far sparire le prove dell’omicidio, e lo avevano spinto giù nel dirupo. I due assassini lo avevano ucciso per escluderlo da una ricchissima commessa ricevuta dallo studio di cui i tre erano soci. La puntata si conclude con la risoluzione anche del caso del cadavere misterioso. Viene ritrovata la fede della vittima, rinvenendo, così, al suo nome e allo status, e si scopre che si tratta di un uomo scomparso circa vent’anni prima. L’uomo era deceduto per infarto, ma la moglie e il figlio, con gravi problemi di povertà, non avevano denunciato la morte, nascondendo il cadavere, allo scopo di continuare a ricevere la sua pensione. E anche questo finale colpisce per la decisione licenziosa del vicequestore di non arrestare la moglie a fin di bene, perché ha compreso la necessità impellente che ha portato i due a compiere un gesto così estremo.