FOTO SHOCK SUL CANCRO / Sigarette, aumentano le denunce dei cittadini: l’uomo sul pacchetto di sigarette (Le Iene Show, 27 novembre 2016)

- La Redazione

Foto shock sul cancro, smentita da un portavoce della Commissione europea ogni corrispondenza fra cittadini e immagini sui pacchetti di sigarette (Le Iene Show, 27 novembre 2016). 

le_iene_R439 Le Iene

Alle Iene Show va in onda il servizio di Veronica Ruggeri. La reporter di Mediaset ha intervistato una famiglia che ha riconosciuto un proprio caro in una delle fortissime immagini comparse sui pacchetti di sigarette per le campagne antifumo. La Ruggeri intercetta un esperto che parla di “somiglianza molto alta” tra il protagonista del servizio e l’uomo comparso nei pacchetti di sigarette. Il figlio del signor Agostino è disperato e ha già contattato l’ospedale e la commissione europea e ha tutte le intenzioni di voler continuare la sua battaglia. Perchè il padre deceduto, chiaramente, non aveva dato il suo assenso a nessuna iniziativa del genere: “Il mio sogno è solo di togliere questa foto dai pacchetti” spiega. La vedova è visibilmente amareggiata per questa faccenda. E la ferita è ancora aperta: ” Speriamo di risolvere questa cosa. Quando vedo i pacchetti di sigarette per terra mi piange il cuore, perchè la sua foto viene schiacciata. Io li raccolgo ogni volta e me li porto a casa”.

Le foto shock sul cancro presenti sui pacchetti di sigarette, negli ultimi tempi sono finite nella bufera, non per il modo cruento con il quale illustrano i rischi che si incorre fumando, bensì per le segnalazioni di coloro che avrebbero riconosciuto se stessi o i propri cari in esse. La Commissione Ue per la salute avrebbe certificato l’avvenuta autorizzazione, eppure la verità su questo aspetto resta ancora poco chiara. Per questo è intervenuta la trasmissione Le Iene Show, in onda stasera su Italia 1, con un nuovo servizio ad opera di Veronica Ruggeri e dal titolo “L’uomo sul pacchetto di sigarette”. Un uomo spagnolo si sarebbe riconosciuto in un’immagine, ma alla stampa non avrebbe voluto farsi vedere rendendo difficile credergli. Ma la trasmissione Le Iene si è recata a Borgaretto, in provincia di Torino, documentando un altro caso. La stessa tabaccaia, alla domanda se per caso conoscesse l’uomo raffigurato, in modo certo ha detto nome e cognome del suo cliente, Agostino Leone: “Non abbiamo avuto dubbi che potesse essere lui”, ha dichiarato alle telecamere del programma Mediaset. Di origini lucane, l’uomo è venuto a mancare due anni fa. I figli e la moglie dell’uomo morto racconteranno a Le Iene in che modo bizzarro hanno riconosciuto l’immagine del proprio caro sul pacchetto di sigarette, aprendo così ad un caso clamoroso. Clicca qui per vedere il video promo del servizio.

Le foto shock sul cancro e sulle malattie causate dal vizio del fumo sono ormai presenti per legge sui pacchetti di tutte le marche di sigarette. Una decisione della Commissione Europea, che ha voluto sensibilizzare maggiormente la popolazione. Eppure lo shock in questo caso non riguarda solo i consumatori, ma anche alcuni cittadini che si sono riconosciuti in suddette foto. Negli ultimi mesi i casi sono aumentati a dismisura, tanto che solo nelle ultime tre settimane si parla già di quattro persone che affermano di riconoscere se stessi o un proprio caro nelle immagini. Di contro, la Commissione ha ribadito di avere le autorizzazioni per ogni fotografia utilizzata, ma quale è la verità? Se ne occuperà questa sera, domenica 27 novembre 2016, Le Iene Show e Veronica Ruggeri nella nuova puntata, grazie all’intervista di una madre ed un figlio che dicono di essere certi che l’uomo raffigurato è il marito e padre che hanno perso nel 2014. La denuncia riguarda proprio l’autorizzazione che, nel caso in cui questa rivelazione fosse vera, non è mai stata data. La Repubblica ha intervistato nei giorni scorsi Enrico Brivio, il portavoce della Commissione Ue per Salute, Ambiente, Pesca e Sicurezza alimentare. “Si tratta di richieste ingiustificate”, ha fatto notare Brivio, “siamo sicuri che tutte le fotografie sono state scrupolosamente documentate e sono scatti per i quali le persone rappresentate hanno dato il proprio consenso all’utilizzo”. Il portavoce ha inoltre rivelato che in alcuni casi la Commissione ha fornito le iniziali della persona fotografata e la nazionalità, tramite i propri legali. In ogni caso affrontato non è stata rilevata comunque alcuna corrispondenza. 





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