È una commedia del regista padovano Marco Segato, che sarà nelle sale italiane a partire da giovedì 3 novembre 2016. Ispirato all’omonimo libro di Matteo Righetto, vede come attori principali un grande Marco Paolini, assente dal grande schermo oramai da qualche anno, e Leonardo Mason, quattordicenne bellunese debuttante che interpretano rispettivamente Pietro e Domenico Sieff, vale a dire padre e figlio. E ancora: Lucia Mascino, nei panni di Sara e Paolo Pierobon a interpretare lo spietato imprenditore Toni Crepaz. Maria Paiato, la signora del Mas e Mirko Artuso e Valerio Mazzuccato, rispettivamente Franco e Bruno.
Il film, ambientato in uno scenario degli anni Cinquanta, narra le vicende di Domenico, ragazzino timido e introverso e di suo padre Pietro, uomo di mezza età consumato dall’alcool con il quale intrattiene un rapporto difficile.Quest’ultimo, in un momento d’euforia all’osteria del paese, lancia una scommessa a Toni Crepaz, l’impresario senza scrupoli che gestisce la cava dove lavora l’uomo: la sfida consiste nell’uccidere, in cambio di denaro, l’orso presente nel piccolo paese dolomitico nel quale abitano i due protagonisti, e che minaccia la quiete vita dei suoi abitanti. Padre e figlio dunque, partono alla cattura di questo animale, e a mano a mano che il loro viaggio prosegue, la distanza che prima li separava, si fa via via più sottile. Il film è la storia di un viaggio interiore che padre e figlio compiono assieme come percorso della loro vita, alla ricerca di un rapporto affettivo che non hanno mai avuto; nel momento in cui decidono di addentrarsi assieme dentro ad una foresta tanto reale quanto simbolica, la ricerca del “diavolo” diventa emblema del percorso interiore che stanno facendo insieme. Questo orso diventa dunque la rappresentazione dei mostri che quel ragazzino, come molti altri, deve combattere, ma non solo: il feroce animale, diventa emblema di tutte le paure preadolescenziali come quella di dover affrontare il futuro, di diventare grandi o quella di perdere i genitori; per questi motivi tra il ragazzino e l’orso vi è un rapporto simbiotico, mentre per il padre, il feroce animale rappresenta l’ultima possibilità di riscatto nei confronti del figlio.