Tra i protagonisti di Che Tempo che Fa stasera ci sarà anche Eugenio Finardi che racconterà le sue ultime esperienze. Sulla sua pagina di Facebook il cantante anticipa così: “Stasera sarò anche ospite di Fabio Fazio a Che Tempo che Fa dove parteciperò a una grande tavolata di ospiti vari e molto interessanti dalle ore 21.30 in diretta su Rai Tre. Dalla redazione di Che Tempo che Fa preparano delle playlist coi brani più celebri degli ospiti muisicali. Ecco quella dedicata a me. Buon ascolto e ci vediamo stasera. In Ra e su Sky Finardi a reti unificate… una vera overdose! Chi l’avrebbe mai detto…“, clicca qui per la foto e per i commenti dei follower. Sarà sicuramente il momento di vedere Eugenio Finardi nuovamente protagonista in prima serata e vedremo se magari deciderà anche di cantare alcuni dei suoi pezzi più famosi. Appunamento a stasera con Che Tempo che Fa.
Tra i tanti ospiti di Che Tempo che Fa ci sarà anche il cantante Eugenio Finardi che risponderà oggi alle domande di Fabio Fazio su Rai Tre. Nel suo sangue scorre la musica fin dalla nascita, perchè entrambi i suoi genitori lavoravano con ruoli diversi nel mondo della musica. Ha la cittadinanza americana in virtù del fatto che sua madre era americana. E che la musica sia il suo destino lo si comincia a capire quando non ancora adolescente crea un disco di canzoni per bambini. A inizio anni ’70 arriva il primo lavoro, che viene prodotto e pubblicato da due signori di nome Lucio Battisti e Mogol attraverso la loro casa discografica. Si tratta di un 45 giri dove Finardi canta però testi non suoi, in inglese. Dopo questa prima esperienza arriva la scelta di cantare nella propria lingua e dopo due anni dall’esordio, ecco un vero e proprio disco. Ma è l’anno dopo quello in cui diventa volto noto per il pubblico. Il merito è del suo secondo disco di inediti, contenente pezzi oggi storici come Musica Ribelle e La Radio. Risulta autore molto prolifico, perchè dopo due anni arriva il terzo lavoro: il titolo è Diesel, ancora oggi considerato una delle sue migliori creazioni.
E che si sia di fronte ad un grande artista, che segnerà profondamente la musica italiana, lo si capisce una volta di più da Extraterestre, canzone di fine anni ’70 che fotografa bene il disagio della sua generazione per il fallimento delle utopie dell’allora recente passato. Negli anni seguenti esplora anche strade diverse dal rock, mentre bisogna attendere il 1983 per un altro brano storico come La ragazza di Osaka. Il disco in cui è contenuto questo importante pezzo è interamente dedicato a Elettra, figlia nata affetta da sindrome di Down. La sua continua ricerca musicale lo porta anche verso sonorità jazz sul finire degli anni ’80. Il suo amore per la musica anglosassone lo porta nel coro degli anni a cantare ancora in inglee e a fare una cover di un pezzo storico come One uf Us. Sul finire degli anni ’90, dopo la partecipazione a Sanremo con Amami Lara, decide di chiudere ogni rapporto con le major discografiche e di tornare nel mondo della musica indipendente, attraverso cui ha modo di dare vita, tra le altre cose, ad un disco blues in lingua inglese. Nel 2007 fa uscire un quadruplo disco antologico con cui rivede in prospettiva tutta la propria parabola artistica. La particolarità sta nel fatto che le canzoni non sono inserite in ordine cronologico ma, come dice lo stesso artista “in ordine emotivo” e che nel quarto disco vi sono alcuni inediti e chicche per i fan. Nel 2008 si approccia al teatro, confermandosi artista poliedrico. In questi anni si è dedicato a diversi progetti sia in ambito musicale che di altro tipo, come ad esempio la scrittura di un libro dove ha raccontato, attraverso i tanti anni passati nel mondo della musica, il suo modo di vedere le cose della vita. Attualmente è molto presente sui social, dove intrattiene un quotidiano rapporto con i propri fan.