Si terranno domani a Milano i funerali di Franca Sozzani. Le esequie in forma strettamente privata daranno celebrate proprio la vigilia di Natale, il 24 dicembre 2016. La direttrice di Vogue Italia è morta ieri a 66 anni nel capoluogo lombardo. Una messa pubblica per ricordare Franca Sozzani sarà invece organizzata in un secondo momento, con ogni probabilità nel 2017 che sta per iniziare. E’ quanto è stato riferito, si legge su Il Giorno, dall’ufficio stampa di Vogue. Franca Sozzani è nata a Mantova il 20 gennaio 1950: lì ha frequentato il liceo classico “Virgilio” e si è laureata presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore in Lettere e filosofia. Ha iniziato la sua carriera lavorando per la rivista «Vogue Bambini» (rivista creata nel 1973). Nel 1980 è diventa direttore responsabile di «Lei» e tre anni dopo anche della versione maschile «Per Lui». A dare la notizia della morte di Franca Sozzani, da tempo malata, è stata la Fondazione Istituto Europeo di Oncologia e Centro Cardiologico Monzino, di cui era presidente. Come ricorda Oggi, sono stati tanti i servizi di Vogue che hanno fatto scalpore, come il numero che ha ospitato solo modelle di colore contro il razzismo, o quello per le donne curvy o contro le violenze domestiche, o quello contro la chirurgia estetica.
Dopo la morte ieri di Franca Sozzani, giornalista e direttrice di Vogue Italia, la rivista le rende omaggio con una gallery di foto di copertine della rivista, accompagnate con una semplice parola: ‘Franca’ affiancata da un cuore rosso. Per dare un saluto a Franca Sozzani, scomparsa a 66 anni, è stata infatti pubblicata una collezione di 194 copertine di Vogue (clicca qui per vederla). Fino all’ultimo infatti Franca Sozzani è stata direttrice di «Vogue Italia», posizione che ha ricoperto dal 1988 e dal numero di ottobre 2006 è stata anche direttore responsabile di «L’Uomo Vogue». Franca Sozzani è stata direttrice editoriale della casa editrice Condé Nast per l’Italia. A febbraio 2010 ha lanciato il sito internet Vogue.it, il primo portale intestato alla testata di moda. Poi a Franca Sozzani sono state affidate altre due testate cartacee: «Vogue Gioiello» e «Vogue Accessory». Nel 2015 è stata nominata direttrice responsabile di tutti i periodici in lingua italiana con il marchio Vogue: oltre alle testate che dirigeva erano già stati affidati a Franca Sozzani anche «Vogue Sposa» e «Vogue Bambini».
Due donne, due regine, due amiche-rivali sul lavoro da direttrici di Vogue: Franca Sozzani e Anna Wintour due regine della moda scritta, parlata e chiacchierata protagoniste della comunicazione praticamente da 30 anni. Oggi, dopo la morte della mitica Sozzani la collega e rivale Wintour (da cui è stata liberamente ispirato “Il diavolo veste Prada”) ha voluto omaggiare Franca in una modalità meravigliosa su Vogue Usa. «Franca e io – scrive la Wintour – abbiamo iniziato le nostre carriere da direttore all’incirca allo stesso tempo ma non siamo state automaticamente ammesse a qualche club esclusivo dove tutti i direttori di Vogue diventano amici del cuore. Non a caso per i primi anni ci siamo solo girate intorno». L’amicizia è arrivata dopo qualche anno, non automatica ma sincera, come nei migliori rapporti: «Sono cosi felice – continua – e onorata che lo siamo rimaste per trent’anni. Una cosa che Franca mi ha insegnato e’ che a volte devi guadagnarti l’amicizia». Secondo Anna Wintour, Franca Sozzani in privato era un persona calorosa, brava, divertente e si poteva confidare qualsiasi cosa. «Ma era anche una lavoratrice accanita e anche capace di fare piu’ cose allo stesso tempo. Qualsiasi cosa faceva sembrava priva di sforzo, sia che fosse un solo evento oppure centinaia».
L’Italia piange ancora la morte della Signora della Moda, di quella Franca Sozzani che con un sorriso ed il coraggio di chi vuole vincere, ha sempre potuto contare su un forte successo. Direttrice storica di Vogue Italia, Franca era convinta che la notorietà e la fama non dipendono dalla buona sorte, perché “è alterna”, ma dal proprio talento, “la vera forza”, come ha scritto la guerriera Franca Sozzani. Pochissimi sapevano della sua malattia, nonostante lo fosse già da tempo, ma non l’ha privata di schierarsi in prima linea per combattere quell’oscuro male che l’aveva colpita, così come tanti altri. “E’ stata la moda in Italia, dal 1988, da quando è diventata direttore di Vogue Italia rivoluzionando, sovvertendo, stupendo, contestando un sistema intero”, scrive la giornalista Paola Pollo su Il Corriere della Sera. Da mantovana, Franca Sozzani era in grado di dosare la forza con l’ironia, la schiettezza con la delicatezza, tutti tratti evidenti in quella sua passione che a 25 anni le ha fatto capire che “da grande” vorrà fare la stylist.
Conosciuta come la Signora della Moda o il Diavolo veste Prada, tutti appellativi su cui la stessa Franca Sozzani amava autodefinirsi. Non troppo però, dato che subito dopo scattava il lato della sua personalità fumantina, quella senza peli sulla lingua e forte di una verità disarmante. Non era infatti d’accordo con quell’accostamento fra la propria figura ed il film di David Frankel del 2006: “Dimenticate per favore Il Diavolo veste Prada. Miranda non esiste! Prepotenza, Capricci? Non ce ne sarebbe neanche il tempo”, aveva affermato poco tempo fa, come sottolinea Il Corriere della Sera, “E poi, non vedo chi li sopporterebbe o chi mi sopporterebbe”. Franca Sozzani amava infatti definirsi una combattente, seppur ad alta moda, “una pantera che ha lottato per tutto”. Cresciuta nel settore moda con Vogue Bambini alla fine degli anni ’70, Franca Sozzani è stata spesso paragonata alla direttrice di Vogue, Anna Wintour. Avevano iniziano insieme quasi 30 anni fa, ma erano molto diverse. “Io sono leggera, non drammatizzo mai, penso che le difficoltà vadano superate. Non voglio farmi prendere dal panico”, aveva affermato la Sozzani lo scorso settembre alla Mostra del Cinema di Venezia.
Ore di dolore per il mondo della moda, per la morte di Franca Sozzani. Diverse le manifestazioni d’affetto di amici, colleghi e parenti ed un ricordo speciale da parte del figlio Francesco Carrozzini, oggi fotografo di successo. E proprio a quella madre che lo ha cresciuto da solo, ha voluto dedicare un docu-film intitolato Franca: Chaos and Creation, che è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia appena tre mesi fa. In quel momento Franca Sozzani era già malata e proprio per questo, per evitare che quella donna e madre gli sfuggesse fra le dita come il padre, che Francesco ha voluto dedicarle questa sua creazione, la prima nelle vesti di regista. “Oggi quel documentario ancora di più assume il valore di una lettera d’amore”, scrive la collega Maria Teresa Veneziani su Il Corriere della Sera. Ed è proprio così, confermate dalle parole dello stesso figlio di Franca Sozzani. E’ successo tutto nel 2010, rivela, in occasione della morte del padre. In quel momento, il giovane fotografo si è reso conto “di sapere troppo poco di lui. Per reazione ho sentito il bisogno di catturare mia madre. Non volevo che succedesse anche con lei”.
La donna che ha segnato il mondo della nostra moda e che era simbolo di fascino e grande eleganza. Franca Sozzani era la direttrice di Vouge Italia e ci lascia all’età di sessantasei anni. Su Instagram ha voluto ricordarla quella che era per lei una grandissima amica e cioè Simona Ventura. La conduttrice di Selfie, le cose cambiano ha pubblicato una foto che la ritrae proprio insieme a Franca Sozzani e a commento possiamo leggere: “Franca… sono disperata. Sei e sarai sempre un vero punto di riferimento. Non ti potrò mai dimenticare il supporto che mi hai sempre dato. Eri l’orgoglio di un paese che vince e di cui andare sempre orgogliosi. Buon Viaggio, riposa in pace”, clicca qui per la foto e per i commenti dei follower.
Ci sono persone che negli anni diventano delle istituzioni e che pensi saranno sempre presenti nel panorama culturale italiano: e così era anche nel caso di Franca Sozzani, la storica giornalista e direttrice di Vogue Italia morta a causa di un male incurabile a soli 66 anni. “La signora italiana della moda”, così veniva chiamata da tutti: intelligente, ironica, pungente e d’animo forte, vera icona di stile e baluardo del giornalismo della moda in Italia (e forse anche nel mondo), Franca Sozzani era purtroppo malata da oltre un anno. Non ce l’ha fatta il suo corpo a sconfiggere il cancro, quel brutto male che l’aveva fatta anche avvicinare alla ricerca medica e l’aveva spinta a diventare presidente dell’istituto Europeo di Oncologia: nonostante le difficoltà però, non si è mai piegata e mai una sola volta ha voluto mostrare all’esterno la sua fragilità e cosa le stava accadendo. Se ne va così Franca Sozzani, a schiena dritta: e oggi il mondo della moda perde il suo pezzo più importante.
Nata a Mantova nel 1950, Franca Sozzani ha iniziato la sua carriera giornalistica a Vogue Bambino, marchio che poi sarebbe stato presto associato al suo nome in qualità di direttrice. Si è laureata all’Università Cattolica di Milano in Lettere e Filosofia e, dopo una breve parentesi di un matrimonio durato tre mesi, si butta a capofitto nella sua carriera di giornalista di moda. Inizia ben presto a fare strada, e nel 2015 è stata nominata direttrice responsabile di tutti i periodici Vogue esistenti in Italia. “Ho deciso che volevo lavorare e fare la stylist e ho preso subito tutto sul serio. Oliviero Toscani racconta sempre che ero “una deficiente puntaspilli vestita Saint Laurent”, raccontò anni fa in una frase che riporta oggi il Corriere della Sera. Sempre lei è stata a voler creare il sito Vogue.it per stare più al passo con i tempi e con la scrittura web. Scrittrice contro corrente e allo stesso tempo al passo con i tempi, Franca Sozzani si spegne oggi a 66 anni: ma non la sua luce, quella no. Che continuerà a brillare nel nome di Vogue Italia.