Ha vinto l’Orso d’argento alla Berlinale del 2015 Il Club, il film diretto da Pablo Larrain, in uscita oggi nelle sale cinematografiche italiane. Narra la storia di quattro sacerdoti che, chiusi in una casa isolata in una piccola città sul mare, vivono insieme come in una sorta di prigione per espiare i peccati commessi in passato, sotto l’occhio vigile di una custode. Ciascuno di loro infatti ha profanato la vita degli altri: bambini abusati, bambini venduti, persone tradite. La loro routine viene interrotta dall’arrivo di un quinto uomo, Padre Lazcano, un prete pedofilo che ha violato Sandokan da bambino. In seguito avverrà una disgrazia e saranno avviate delle indagini per capire che cosa è accaduto. La pellicola è stata prodotta e girata in Cile lo scorso anno. (clicca qui per vedere il trailer).
Oggi, giovedì 25 febbraio, 2016 esce nelle principali sale cinematografiche italiane il film di genere drammatico Il Club (titolo originale El Club) prodotto e girato in Cile nel corso dell’anno 2015 per la regia di Pablo Larrain, su una sceneggiatura scritta da Guillermo Calderon in collaborazione con Daniel Villalobos e lo stesso Pablo Larrain. Il film è stato prodotto dalla casa cinematografica che fa capo a Juan de Dios Larrain mentre la distribuzione nei cinema è stata presa in carico almeno in Italia dalla Bolero Film. La durata della pellicola si aggira intorno ad 1 ora e 37 minuti mentre nel cast figurano Roberto Farias, Antonio Zegers, Alfredo Castro, Jaime Vadell, Alejandro Goic, Alejandro Sieveking, Marcelo Alonso, Josè Soza e Francisco Reyes.
Il film Il Club è ambientato in una piccola città che si sporge sul mare e che è teatro di una sorta di convento nel quale vivono quattro sacerdoti. I quattro sono stati invitati in questo luogo piuttosto lontano dalla mondanità per vivere in totale umiltà e senza tutte le comodità che l’odierna società consente di avere. Per i quattro il dover vivere in simili condizioni rappresenta una sorta di espiazioni per tutti i peccati di cui si sono resti protagonisti nel corso della loro vita allo scopo di presentarsi davanti al Signore purificati e pronti per poter essere accolti nella sua casa. Una vita monastica vecchio stampo, fatta di tanta spiritualità, di sudore della fronte stando lontani a quelle che possono essere le tentazioni della vita terrena. Tra l’altro i quattro vengono tenuti castamente sotto controllo da una sorta di sorella che quotidianamente indica loro le cose da fare e come comportarsi per ritrovare la retta via che è stata evidentemente smarrita. Poco dopo la casa monastica si arricchisce di un quinto elemento chiamato con il nome di Sandokan (Roberto Farias) il quale ha avuto un oscuro passato nel corso del quale si è macchiato di tantissime colpe. Per lui ha inizio un difficile percorso di purificazione.