Il Miglior film è Il caso Spotlight, di Tom McCarthy. È questo il verdetto che è emerso dall’Academy nell’88esima edizione dei Premi Oscar che ha preso il via ieri a Los Angeles: andiamo a vedere dunque qualche curiosità in merito alla realizzazione e alla diffusione della pellicola. Come era prevedibile, a causa dei temi trattati e dei riferimenti sessuali espliciti, Il caso Spotlight è stato vietato al pubblico minore di 17 anni: è stato presentato fuori concorso alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia (lo scorso 3 settembre 2015) e anche al Toronto International Film Festival (come presentazione speciale). I luoghi delle riprese della pellicola si concentrano a Boston: si fa riferimento per esempio alla Boston Public Library, ma ci sono anche scene girate in Canada. Ai Golden Globe la pellicola si è aggiudicata le nomination in tre categorie: Miglior film drammatico, Miglior regista (a Tom McCarthy) e Miglior sceneggiatura a McCarthy e Singer.
Il caso Spotlight, nella Notte degli Oscar 2016, ha portato a casa ben due premi, uno dei quali tra i più prestigiosi (Miglior Film). Alla cerimonia di premiazione della pellicola non potevano mancare i veri reporter del The Boston Globe: il gruppo, pronto a gioire di questa vittoria, ha ricordato con la sua presenza tutto l’impegno che ha dedicato per arrivare alla verità in merito agli abusi sessuali di oltre settanta sacerdoti all’interno dell’Arcidiocesi di Boston. Sui social network la loro immagine è stata ripresa da molti, e in particolare dal reporter investigativo Jerry Mitchell, che sul suo profilo Twitter ha scritto “Congrats to real-lice reporters in Oscar-winning @SpotlightMovie. You bring honor to our professioni. #journalism”. La loro indagine permise anche al quotidiano di aggiudicarsi il Premio Pulitzer di pubblico servizio nell’anno 2003. Clicca qui per vedere il tweet di Jerry Mitchell.
Il caso Spotlight ha portato a casa uno dei riconoscimenti più prestigiosi nella Notte degli Oscar 2016 che si è appena conclusa a Los Angeles il 28 febbraio: la pellicola, diretta da Tom McCarthy e che racconta dell’indagine di The Boston Globe, ha vinto la tanto ambita statuetta nelle categorie Miglior Film e Miglior Sceneggiatura originale (per Josh Singer e Tom McCarthy). Mark Ruffalo – che ha vestito i panni di Michael Rezendes nella pellicola – ieri sera era naturalmente presente in sala nel momento della premiazione e non ha portato sottrarsi dal ricordare a tutti i fans un altro ruolo per cui è stato molto amato sul grande schermo, ovvero quello di Hulk nei film The Avengers della Marvel. In una fotografia pubblicata su Instagram, infatti, lo si vede mentre tenta di impossessasi della statua dell’Oscar posta all’ingresso, molto più grande ovviamente di quelle consegnate alla premiazione, allarmando non poco l’addetto all sicurezza. Uno scherzo, che Mark Ruffalo ha commentato così su Instagram: “I tried to make off with the big one. Security stopped me. Darn it”. Clicca qui per vedere la fotografia dall’account di Mark Ruffalo.
Un premio che sa di contentino per Il caso Spotlight. Uno dei drama meglio riusciti di questi Oscar 2016 ha fatto discutere e ha indignato tutti coloro che non conoscevano l’inchiesta del Boston Globe del 2001 che è riuscita a conquistare anche il premio Pulitzer. Fino all’ultimo i fan del flm hanno sperato in una notizia positiva dalla cerimonia degli Oscar e così è stato. Il film scritto da Tom McCarthy e Josh Singer ha portato a casa il premio per il miglior film e per la miglior sceneggiatura originale piegandosi davanti a colossi come Revenant e Mad Max.
Tra i film che si presetano alla notte degli Oscar 2016 con più nomination c’è Il caso Spotlight diretto da Tom McCarthy che racconta la storia del famoso caso legato all’interno del Boston Globe che si è occupato degli abusi del mondo eccelsiastico. Sono però privi di entusiasmo nei confronti di questa pellicola i commenti del pubblico su Twitter: “Il caso Spotlight è una ciliegina di noia”, “Per due sere ho cercato di guardare questo film e per due sere mi sono addormentata dopo appena dieci minuti”. C’è però anche chi invece si sbilancia in senso positivo: “Per me vincerà l’Oscar. E’ un grande film, grande esempio di professionalità nel mondo del giornalismo”, “Io credo che meriti la tanto sognata statuetta”. Clicca qui per gli altri tweet da parte del pubblico.
Il giornalismo d’inchiesta vince ancora e lo fa grazie alla sapiente regia di Tom McCarthy dietro la macchina da presa per Il caso Spotlight. Un film d’impatto shock concorre agli Oscar 2016 e che lo fa con ben sei nomination tra cui quella di miglior film e regia. La cerimonia degli Oscar si avvicina ma Tom McCarthy e il suo team, tra cui gli attori Mark Ruffalo, Michael Keaton e Rachel McAdams possono già festeggiare. Il caso Spotlight, infatti, ha fatto razzia di premi agli Indipendent Spirits Awards che si tengono a Santa Monica il giorno prima degli Oscar 2016. Il film sullo scandalo degli abysi sessuali nella chiesa americana, scoppiato nel 2001, ha portato a casa premi nella categoria miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura, miglior editing e il Robert Altman Award per il miglior ensemble. Farà un pieno di premi anche questa sera?
Il caso Spotlight è uno dei film che potrebbero ricevere maggiori soddisfazioni durante l’ormai imminente Notte degli Oscar 2016. La pellicola è diretta da Tom McCarthy, apprezzato anche come attore in Good Night and Good Luck, Syriana, Tutti gli uomini del re e Vi presento i nostri. È diventato regista di successo durante gli ultimi anni, grazie a lavori come Station Agent, L’ospite inatteso, Mosse vincenti e The Cobbler. È anche un apprezzato sceneggiatore. Ha diretto questo film nel 2015 e ne ha curato la sceneggiatura. La pellicola è stata distribuita in Italia tramite BiM Distribuzione a partire dallo scorso 18 febbraio. Il cast è di alto livello, con la presenza di Mark Ruffalo (Il castello, Se mi lasci ti cancello, Collateral, Zodiac, Notte folle a Manhattan, The Avengers, Iron Man 3), Michael Keaton (Batman, Batman – Il ritorno, My Life – Questa mia vita, Jack Frost, Herbie – Il super Maggiolino) e Rachel McAdams (Hot Chick – Una bionda esplosiva, Mean Girls, 2 single a nozze – Wedding Crashers, Sherlock Holmes, Passion, Ritorno alla vita). Il film tratta il tema scottante degli abusi sessuali che sono stati commessi all’interno dell’ambiente ecclesiastico. Vengono raccontate le vicende della squadra Spotlight, operante per il Boston Globe e pronta a svelare le magagne di oltre settanta sacerdoti appartenenti all’Arcidiocesi di Boston. Un gruppo di giornalisti decide quindi di muoversi e si mette contro un’istituzione importante. Dal direttore del giornale a un gruppo di investigatori, il team è ben affiatato ed è pronto a far conoscere la verità dei fatti al proprio pubblico. Anche i mass media sono ora costretti a fare luce su un caso davvero spinoso. Il caso Spotlight ha ricevuto sei nomination al Premio Oscar: miglior film, miglior regia, miglior attore e attrice non protagonisti, miglior sceneggiatura e miglior montaggio. A oggi, il titolo cinematografico può contare tre candidature al Golden Globe, un riconoscimento agli British Academy Film Awards e l’inserimento tra i dieci migliori film dell’anno da parte dei National Board of Review Awards.