Il film I tre Moschettieri, in onda oggi pomeriggio su Rete 4 a partire dalle 16.10, segue fedelmente la parte iniziale, per poi saltare diversi passaggi nella parte centrale del racconto: il ritiro dei moschettieri prima di separarsi definitivamente, il loro arresto ordito per mano dei loro nemici ed in particolar modo del cardinale, nonché le diverse avventure amorose di D’Artagnan, sono tutte le varie parti che sono state omesse, lasciando solo quelle che venivano reputate maggiormente interessanti e che soprattutto avevano una conseguenza logica all’interno della trama.
I tre Moschettieri, pellicola conosciuta anche col titolo The Three Musketeers, narra la prima parte delle vicende che vedono protagonista D’Artagnan e verrà trasmessa oggi, venerdì 11 marzo 2016, sul piccolo schermo di Rete 4 a partire dalle 16.10. Gene Kelly veste i panni di D’Artagnan, mentre Van Heflin quelli di Athos: Aramis e Porthos sono interpretati rispettivamente da Robert Coote e Gig Young. Il ruolo dei nemici del film è affidato a Lana Turner, che interpreta il ruolo di Milay, e Vincent Prince, che riveste i panni del primo ministro francese Richelieu. La pellicola, del 1948, è stata diretta da George Sidney.
D’Artagnan affronta il suo lungo viaggio verso la Francia a bordo di un cavallo giallo: il suo compito è quello di consegnare una lettera del padre direttamente al signore di Treville. Dopo un breve litigio con un uomo, il giovane arriva finalmente al palazzo, dove incontra i tre famosi e leggendari moschettieri, ovvero Arami, Porthos e Athos. I tre non vedono di buon occhio il nuovo arrivato ed ingaggiano con lui un aspro duello, ma vengono messi quasi in ridicolo dalle prodezze di D’Artagnan. Sul luogo dello scontro arrivano anche le guardie di Richelieu ed improvvisamente i quattro, che scoprono di avere molto in comune e divengono grandi amici, decidono di affrontare le suddette guardie, sconfiggendole senza alcun problema. Di fronte al re, D’Artagnan ed i tre moschettieri vengono premiati per il grande coraggio che hanno dimostrato, seppur il re spiega di essere contrario a questo modo di fare adottato da parte dei quattro. Dopo aver fatto la conoscenza di Costanza, a D’Artagnan ed ai tre moschettieri viene incaricata una particolare missione, che consiste semplicemente nel recuperare alcuni gioielli: dopo aver deciso sul da farsi, i tre moschettieri decidono di pronunciare il loro classico motto, ovvero uno per tutti e tutti per uno. La figura di Milady non farà altro che complicare la situazione, visto che la donna pare essere mossa da intenti che risultano essere tutt’altro che nobili. Dopo aver circuito Costanza, che perderà la vita, i tre moschettieri e D’Artagnan decidono di andare alla sua ricerca, mentre tra Francia ed Inghilterra imperversa la guerra, che sembra portare solo delle vittime e soprattutto nulla di buono. Una volta che la donna si trova con le spalle al muro, ella decide di accettare il suo tragico destino, ovvero la morte, visto che la sua missione è stata compiuta, ovvero assassinare il duca di Buckingham. La situazione sembra volgere a buon fine per il quartetto ma, una volt che essi giungono in una taverna, vengono catturati dalle guardie del primo ministro francese, ovvero Richilieu, che vorrebbe condannare a morte i quattro moschettieri. Nemmeno il re sembra essere in grado di poterli difendere ma, grazie ad una lettera scritta di proprio pugno da parte del duca, i quattro vengono liberati senza alcuna protesta da parte del Primo Ministro. Ognuno dei moschettieri decide di prendere una strada differente: mentre Athos torna nei suoi terreni, Aramis nel convento dove viveva e Porthos decide di sposarsi con una ricca vedova, l’unico a continuare a vestire il ruolo di moschettiere è D’Artagnan, che rimarrà fedele al re di Francia.