Uno dei temi principali di cui si è parlato nella puntata della La strada dei miracoli, in onda giovedì 24 marzo, è stato quello della Passione di Gesù. A seguire l’approfondimento sugli angeli che era iniziato la scorsa settimana. Don Davide Banzato ha spiegato il significato del sacrificio di Gesù e in apposito approfondimento si è ripercorsa la sua passione. L’inviata Alessandra Borgia è andata presso la cripta del San Sepolcro a Milano, che per qualche tempo è stata chiusa e che ora è stata riaperta. Oggi abbiamo potuto vederla in esclusiva per la trasmissione di Rete 4. All’interno della cripta sono stati effettuati appositi restauri. Sotto il pavimento si trovano degli ossari, dove molti religiosi furono sepolti. Alcuni lavori di recupero sono già stati fatti, mentre altri devono essere messi a punto. Il fulcro della chiesa sotterranea è caratterizzato da una vera e propria atmosfera di magia, come ha sottolineato Alessandra Borgia. Uno dei luoghi più importanti per Gesù fu il Getsemani. Ma in Terra Santa si conserva anche una pietra, chiamata pietra dell’agonia, che avrebbe raccolto le gocce di sangue di Gesù crocifisso. A pochi metri dal giardino degli ulivi, dove un tempo c’era l’aperta campagna, si trova anche una grotta nei pressi della quale avvenne l’arresto di Gesù. Gli studi ci pongono di fronte al mistero del dove si trovi esattamente il luogo in cui egli fu prima arrestato e poi condannato. Il pretorio, secondo l’ipotesi più accreditata, si trovava laddove oggi sorge un istituto scolastico. Paolo Brosio ha spiegato perché Gesù fu condannato a morire. La sua condanna l’aveva firmata cacciando i mercanti dal tempio. Nel popolo ebraico in quel periodo non c’erano più state sommosse e questo garantiva Ponzio Pilato agli occhi dell’imperatore romano. Brosio ha raccontato di essere stato 15 giorni a Gerusalemme a studiare queste cose, perché la moglie di Pilato era una seguace di Gesù e ogni giorno informava suo marito della sua bontà. Pilato però, pur essendo a conoscenza di tutto questo, non volle rinunciare al mantenimento degli equilibri e lo fece condannare comunque. Massimo Polidoro (Cicap) ha spiegato che le crocifissioni potevano essere di due tipi. Gesù fu prima inchiodato al legno e poi fissato alla croce. Sul Golgota c’erano tre croci, una delle quali destinata a Gesù. A volte ci si chiede se il Signore ci abbia abbandonato e questo accade in diverse situazioni negative, come ha fatto notare Silvana Giacobini. Vittorio Messori, giornalista e scrittore ha invece spiegato che coloro che furono crocifissi con Gesù non erano due ladroni ma quelli che noi avremmo definito oggi come due terroristi. Egli ha raccontato anche di come il trave verticale che serviva per la crocifissione restava sempre fisso nel terreno, mentre il condannato veniva affisso per i polsi. Se fossero state bucate le mani, infatti, si sarebbero lacerate. Appesi in questo modo, i crocifissi erano costretti a fare forza sui polsi per tirarsi su e respirare. Quando non ci riuscivano più perché venivano loro a mancare le forze, allora ecco che morivano per asfissia. Riguardo alla resurrezione, Missori ritiene che sia un’assurdità pensare che tutta questa storia sia sta inventata.
Per quanto riguarda la condanna di Gesù, invece, Alessandro Cecchi Paone ritiene che anche la Chiesa di oggi prima di Papa Francesco lo avrebbe condannato. Secondo Paolo Brosio invece noi abbiamo bisogno di Gesù in questo momento, per risolvere dalla morte che ci sta circondando. Dobbiamo dunque raccoglierci in preghiera, perché solo lo spirito Santo potrà farci riconoscere Gesù. Gesù, prelevato dalla croce, fu seppellito nel luogo dove ora si trova il Santo Sepolcro, ma lì il suo corpo alla domenica, cioè tre giorni dopo, non fu più ritrovato. Egli apparve prima a Maria Maddalena e poi anche agli 11 che erano riuniti a tavola. Oggi sulla sua tomba ogni giorno si recano a pregare migliaia di pellegrini. Secondo le scritture, dopo la resurrezione, Gesù sarebbe asceso al cielo accompagnato dagli angeli. Proprio di angeli si è tornati a parlare questa sera, per proseguire il discorso lasciato in sospeso la scorsa settimana. Tra gli ospiti presenti in studio c’era il professor Piergiorgio Odifreddi. Ci sono persone che credono fermamente all’esistenza degli angeli, perché hanno avuto modo di constatare la loro presenza. Don Davide Banzato ha fatto notare come tutti noi abbiamo un angelo custode e possiamo pregarlo. Una sensitiva aveva anche raccontato la scorsa settimana di come gli angeli le detterebbero dei messaggi che lei poi provvede a trascrivere. La figura del messo alato, aveva fatto notare Silvana Giacobini, esisteva già nel paganesimo ed è riconosciuta persino dall’Islam.
La sensitiva Susy è tornata in studio accompagnata da alcune persone che sono testimoni diretti del dono che lei sostiene di avere. Un ragazzo ad esempio ha raccontato di aver perso la mamma e di essersi messo in contatto per caso con questa signora, senza avere alcuna pretesa e soprattutto senza essere disposto ad accettare qualunque cosa lei gli avesse raccontato. Eppure da quella persona ha ottenuto delle conferme. La donna gli ha detto cose che nessuno, a parte lui e sua madre avrebbero potuto sapere e questo gli ha fatto capire che era sincera. Sul finale ci si è collegati poi anche con Sandra Milo, che era insieme a sua figlia Azzurra per raccontare del miracolo che ha interessato la ragazza al momento della nascita. Sembrava proprio che per lei non ci fossero speranze, invece è riuscita a salvarsi.
Replica La strada dei miracoli, puntata 24 marzo 2016: come vederla in video streaming – È possibile vedere o rivedere la puntata de La strada dei miracoli andata in onda giovedì 24 marzo 2016 su Rete 4 in video streaming sul web grazie al servizio offerto da Video Mediaset, cliccando qui.