Scopriamo qualche notizia in più sulla pellicola in onda oggi su Rete 4 alle ore 14:50, L’uomo dalle due ombre. Il film è stato girato interamente nella Nizza degli anni 80, la location è stata scelta per le innumerevoli ambientazioni che la vecchia città francese presentava, esse si prestavano benissimo alle scene zeppe di sparatorie che il film contiene. Ai botteghini il film si è ben comportato, facendo guadagnare abbondantemente le case di produzione che lo hanno prodotto. All’epoca una leggera polemica è nata relativamente alle date di uscita, che inizialmente dovevano essere coincidenti in Italia, Belgio e Francia, ma che di fatto è stata anticipata solamente in Francia.
La pellicola in onda oggi su Rete 4 alle 14:50 – L’uomo dalle due ombre – è un film del 1971, diretto da Terence Young. Bel film di azione, nato da una collaborazione Franco-Italo-Belga e prodotto dalle case di produzione Belgique Ciné, Fair Film e Les Films Corona. Il lavoro cinematografico ha visto la scenografia di Tony Roman. Il cast presenta attori di buon calibro, tra cui spicca Charles Bronson, e si innesta in quel filone di film d’azione che tanto piace al pubblico d’oltre oceano. Il film è stato più volte proposto sui piccoli schermi italiani negli ultimi tempi, mai però in prime time. Il lavoro è la riedizione cinematografica del volume “Ride the Nightmare”, scritto da Richard Matheson e pubblicato nel 1959.
La trama ripercorre la vita di Joe Moran (interpretato da Charles Bronson), un militare che durante la guerra di Corea combatte nell’esercito americano. Egli viene incarcerato in Germania con l’accusa di insubordinazione, per aver colpito un suo superiore diretto. In carcere Joe conosce altri detenuti, e fa soprattutto amicizia con Vermont (interpretato da Michel Constantin) e “”Katanga”” (al secolo Jean Topart). I tre stanchi della vita in carcere decidono di darsi alla fuga, coinvolgendo in essa anche il Capitano Ross, ex comandante di Joe, che deve scontare una pena nello stesso carcere tedesco con l’accusa di mercato nero. La fuga riesce ottimamente ma mentre i quattro si danno alla macchia avviene un imprevisto. Un poliziotto tedesco li scopre, ma viene ucciso sadicamente da uno dei fuggitivi. Joe a questo punto si rende conto che la fuga era andata oltre, e decide di abbandonare il gruppo e continuare da solo la sua corsa verso la libertà. La sua decisione si rivela giusta, visto che lui riesce a darsi alla macchia, mentre i suoi tre compagni di avventura vengono ripresi dalle forze dell’ordine tedesche, e incarcerati nuovamente. Joe 10 anni dopo non pensa più a quella fuga, egli si è rifatto una vita, ha cambiato nome in Martin, si è sposato e si guadagna la vita onestamente affittando barche e vivendo felicemente con la moglie Fabien (Liv Ullmann) e la figlia dodicenne. improvvisamente però il passato, come spesso avviene, ritorna, questa volta sotto forma dei tre ex colleghi che hanno partecipato alla fuga. Essi nel frattempo sono diventati dei sanguinari trafficanti di droga, e rintracciato l’ex militare cercano di coinvolgerlo nei loro loschi traffici. L’intento è quello di vendicarsi della sua fuga, e allo stesso tempo di sfruttarlo al fine di contrabbandare sostanze stupefacenti, grazie alle barche che Joe noleggia. Il lavoro cinematografico continua su questa falsa riga, e vede il rapimento della famiglia dell’ex militare, a questo punto a lui non rimane più scelta, e inizia una battaglia senza esclusione di colpi contro i suoi ex compagni. Joe nonostante il pericolo riesce a uccidere tutti i banditi, e di fatto si riappropria della sua vita, una vita che per un attimo era ritornata indietro fino agli orrori di quella guerra di Corea, che da militare era stata l’ultima azione legata all’esercito americano.