, che in Gomorra 2 interpreta Gennaro Savastano, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport svelando anche un’altra sua passione, il calcio. Sulla serie ha sottolineato: “Io penso che come le squadre di calcio i risultati si ottengano con il sacrificio e con le grandi qualità. Ci sono stati tanti colpi di scena e poi c’è stato anche un lavoro importante sui personaggi e liberatà creativa”. Sul calcio: “Non dico per scaramanzia dove possa arrivare il Napoli. Con Maurizio Sarri ho visto gioco e capacità di sacrificio. Se non vendiamo GOnzalo Higuain e facciamo tre acquisti possiamo raggiungere la Juventus. Ho cercato di convincere il mio amico Ibrahimovic’ a venire a Napoli, ma…“.
Tra i protagonisti principali di Gomorra 2 c’è ovviametne Gennaro Savastano, interpretato dal poliedrico Salvatore Esposito. Il ragazzo oltre a interpretare questa parte è anche un napoletano doc, molto attaccato alla sua terra e proprio per questo ha accettato di lavorare in un prodotto che sensibilizzasse il pubblico di tutta l’Italia su un argomento molto delicato. Oggi Salvatore Esposito ha dedicato un post proprio alla sua città, riprendendo in una foto il Vesuvio avvolto da uno splendido arcobaleno. Nel commento ha scritto semplicemente: “#Napoli #TerraMia”, clicca qui per la foto e per i commenti dei follower.
Nell’ultimo episodio di ”Gomorra 2” ha perso la vita uno dei personaggi più importanti della serie, Salvatore Conte. Per questo il rapper Clementino gli ha voluto dedicare un post, anche perchè ha svelato che l’attore che lo interpreta, Marco Palvetti, è un suo grande amico. Su Facebook il cantante ha postato una foto che lo ritrae a tavola proprio con Palvetti e a commento scrive: “Per tante persone sei Salvatore Conte di Gomorra! Per me rimani sempre e solo Marco! Complimenti fratello mio, super interpretazione, sei assolutamente uno dei migliori attori italiani di ora”, clicca qui per la foto e per i commenti dei follower.
I fan dei Gomorra 2 – La Serie sono davvero tantissimi e non mancano i personaggi celebri. Nella schiera dei volti noti che seguono la serie tv ispirata al libro di Roberto Saviano sembrerebbe esserci anche Sandro Piccinini, commentatore Mediaset che gli amanti di calcio sicuramente conoscono. In rete molti utenti che magari non riescono a vedere la puntata in contemporanea con la prima messa in onda su Sky si sono lamentati in questi giorni per gli spoiler che si possono trovere sui social e Piccinini ha deciso di intervenire a riguardo prendendo come esempio proprio il suo pane quotidiano e cioè le partite di calcio: “Ragazzi, se non volete sapere come va una puntata di #Gomorra2 non si sta su Twitter, è come non voler sapere il risultato di una partita”. Uno “sfogo” che ha raccolto molti consensi, come testimoniano gli oltre 150 like collezionati. Clicca qui per vedere il tweet e tutti i commenti.
Nella prima stagione di Gomorra, abbiamo visto Genny Savastano, interpretato dall’attore Salvatore Esposito, ancora in fase acerba, ma l’incarcerazione del padre sembra avergli fatto fare quel salto di qualità che i fans si aspettavano da tempo. In un’intervista a Blogo, Esposito infatti rivla che Genny sarà “più maturo, più consapevole, più cattivo. Ma non lo si vedrà”. E sarà anche diversa la sua struttura fisica dato che l’attore, per sottolineare il cambiamento importante del proprio personaggio, ha aumentato la massa muscolare. In Gomorra 2, come ci viene svelato dal trailer, vedremo Genny entrare in forte contrasto con Don Pietro. E questo perché il padre, ora latitante, vuole riprendere le redini del clan e non apprezza alcune azioni che interprenderà il figlio. Dal canto suo, Genny invece non vorrà mollare il potere appena acquisito e cercherà di costruirsi un’identità propria che fuoriesca dall’ombra paterna.
, la serie in onda su Sky Atlantic ogni martedì, sta riscuotendo un successo davvero incredibile. La seconda stagione tratta dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano, si sta delineando in maniera efficace e sorprendente, ecco perché la morte di Salvatore Conte ha generato attimi di sgomento e confusione collettiva. Alessandra Langella, in Gomorra 2 interpreta il ruolo di Nina, la prima persona al mondo capace di dire di “no” a Conte innamorato di lei. Il personaggio di Nina è forte, determinato e genuino, esattamente come l’attrice che lo interpreta. Durante il corso della serie infatti, la trans riceve costantemente insulti e pesanti offese che, per forza di cose la costringono a pianti liberatori. Ma, dietro le sue lacrime non c’è finzione: ecco cosa ha raccontato l’attrice trans al Corriere della Sera. “Anche nella vita, come nella serie, rispondo agli insulti di ogni tipo che ricevo in strada. Tra i tanti, il meno peggio è ‘ricchione’. Ma sono sempre stata una ragazza nata con il corpo di un uomo, e quando torno a casa inizio a piangere. In realtà, nella serie, non recitavo: ho vissuto davvero molte situazioni analoghe. Ho avuto una storia con un uomo che per i primi sei mesi non voleva uscite pubbliche, solo dopo mi presentò alla sua famiglia e mi fece i conoscere il bambino nato da una precedente relazione. Siamo stati insieme tre anni, poi mi ha lasciato perché troppo geloso per le scene di nudo in ‘Gomorra’”. Di seguito, Alessandra racconta il perché gli uomini vanno a trans, affermando di farlo solo per una questione di sesso e basta. “Io cerco di fare quello che fanno tutte le ragazze della mia età: lavoro molto come parrucchiera, anche perché spendo parecchi soldi per cercare di diventare sempre più donna e per questo mia madre sta facendo molti sacrifici. Poi, nella vita di tutti i giorni, oltre al lavoro ci sono gli aperitivi con le amiche. Queste sono le cose belle della mia vita, ma ogni giorno devo confrontarmi anche con la cattiveria delle persone”. E sul successo di Gomorra? “Spero di aver fatto capire la realtà della diversità alle persone, e sono fiera di essere diventata famosa e di aver portato i miei sentimenti puliti e la mia bellezza. Ho avuto la fortuna di nascere uomo, ma con un piede 36, un corpicino esile e senza pomo d’Adamo. La mia forza è la mia sorellina, morta di cancro a 15 anni. Allora decisi di far passare un po’ di tempo e poi raccontare tutto a mia madre, farle capire che io ero una donna e che come tale doveva amarmi, perché ero accanto a lei”.