Per la trasmissione Verissimo, l’inviato Jonathan incontrerà l’artista italiano Zucchero. Il cantante ha da poco rilasciato il suo ultimo album di inediti “Black Cat” e l’ormai già famoso singolo “Partigiano reggiano”. Zucchero, pseudonimo di Adelmo Fornaciari, nasce a Reggio Emilia nel 1955. Il nome d’arte Zucchero viene scelto in relazione al soprannome che aveva alle scuole elementari. Il giovane Adelmo si appassiona in tenera età al calcio giocando come portiere per pochi anni. Dopo il diploma come perito meccanico, infatti, Zucchero si iscrive a veterinaria all’università, ma nel frattempo cresce il desiderio di fare musica. Inizia ad avvicinarsi alla musica grazie agli insegnamenti di un compagno di studi americano, che lo avvicina ai generi del suo paese e allo studio della chitarra. Affermatosi localmente come Zucchero, dopo le esperienza come componente di piccole band, si presenta a Sanremo giovani del 1982 con il brano “Una notte che vola via”, piazzandosi, fra gli altri, anche davanti a Vasco Rossi. Il suo album d’esordio, “Un po’ di Zucchero”, si rivela qualcosa di già sentito, a causa anche della collaborazione discografica. Difatti la musica del vero Zucchero Fornaciari inizia da un viaggio compiuto a San Francisco, dove conosce il produttore Corrado Rustici e si orienta verso un sound blues ed a tratti soul molto tipico degli USA. Il 1985 è l’anno della prima svolta artistica grazie all’album “Zucchero & The Randy Jackson Band” e al singolo “Donne” con cui partecipa a Sanremo. Gli anni immediatamente successivi sono quelli della consacrazione in campo nazionale e al raggiungimento di un equilibrio fra la sua voce e la sua lingua ed una sonorità Rhythm & Blues. L’idolo di Zucchero di questi anni è sicuramente il britannico Joe Cocker, a cui il Fornaciari resterà legato in maniera indissolubile per il modo di cantare e la posa stessa durante i brani. Nel 1987 Zucchero ottiene anche la grande opportunità di esibirsi con il suo idolo, per l’occasione una versione di “With a Little help from my friends”, brano storico di Cocker. L’album “Blue’s”, prodotto in collaborazione con Gino Paoli che ne cura i testi, è il primo vero successo commerciale e regala a Zucchero un posto di rilievo nella musica italiana. Le fortune dell’artista emiliano si moltiplicano negli anni Novanta, in cui collabora con numerosi altri artisti italiani, come Pavarotti e Lucio Dalla, ma anche mostri sacri dall’estero come Miles Davis e Ray Charles. Zucchero diviene in questi anni l’artista italiano più “internazionale”, cosmopolita, mantenendo però inalterate i legami con il genere Blues americano. Sono gli anni dei tour con Eric Clapton, dell’amicizia con Sting. Dagli anni Duemila ha parzialmente recuperato anche un sound diverso dal rhythm and blues, con canzoni più melodiche e dolci all’orecchio. A questi anni risalgono anche le amicizie con Bono Vox, Bryan Adams ed anche Bocelli. Nel 2014 ha fornito una reinterpretazione della musica latina con l’album “Sesion Cubana”. Al 2016, Zucchero è uno degli artisti viventi di maggior successo in Italia, con oltre 60 milioni di copie vendute.