“The verdict” è il titolo originale della decima ed ultima puntata di American Crime story, quella che vedremo in onda su Fox Crime settimana prossima. Nell’episodio che verrà trasmesso mercoledì 8 giugno 2016 vedremo gli avvocati dell’accusa e della difesa alle prese con le arringhe finali prima che la giuria si ritiri per deliberare sul verdetto atteso col fiato sospeso non solo dall’imputato e dagli avvocati di entrambe le parti, ma anche dalla comunità, profondamente coinvolta nel capitolo finale di questo caso mediatico con al centro O. J. Simpson.
Nella prima serata di oggi, mercoledì 1 giugno 2016, Fox Crime trasmetterà in prima Tv assoluta un nuovo episodio di American Crime Story, la serie crime con Cuba Gooding Jr. e John Travolta. La puntata che andrà in onda è la nona, dal titolo “I nastri della verità”. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: la giuria è scossa e le guardie fanno fatica a tenerli a bada. Tutti richiedono la presenza dell’agente Adam (Rick Otto) che in tanti mesi ha conquistato la loro fiducia. Il malcoltento però è eccessivo e i giurati sono stanchi di passare i giorni rinchiusi nell’hotel, vittime di tante restrizioni. Mesi prima, la giuria scelta è elettrizzata di poter decidere il verdetto finale per il processo di O.J. Simpson (Cuba Gooding Jr.). Ognuno scopre però che per fare il giurato non potrà comportarsi come vuole. Non si può usare la piscina, la televisione è interdetta ed anche i libri devono avere l’approvazione delle guardie. L’isolamento prevede inoltre che non possano parlare del caso, nemmeno fra di loro e non possono rivolgere la parola a nessuno degi altri ospiti dell’hotel. All’inizio, nonostante tutto, l’emozione di partecipare alla giuria è più forte di tante altre cose. Ma tutto è destinato a cambiare. Nel presente, Darden (Sterling K. Brown) cerca di scusarsi, ma Marcia (Sarah Paulson) è troppo furiosa per il fallimento dell’ultima udienza. Anche Garcetti (Bruce Greenwood) è furioso per ciò che è successo e pretende che trovino qualsiasi tipo di soluzione. Nel passato, i giurati iniziano a litigare fra loro anche per cose banali, come quale programma guardare alla televisione. Nel presente, Marcia chiama a testimoniare un esperto del DNA, ma l’eccessivo tecnicismo inizia ad annoiare la giuria. Il genetista però afferma che le uniche tracce presenti sulla scena del crimine sono di O.J. e che solo 1 individuo su 5 milioni potrebbe possedere un corredo genetico simile. I termini rimangono però troppo difficili perché il messaggio arrivi in modo corretto. Per questo, Marcia decide di attaccare la cortina di ferro della giuria scelta da Cochran (Courtney B. Vance), in modo da poter introdurre i sostituti che sosterrebbero invece l’accusa. Intanto, Robert (David Schwimmer) inizia ad avere di nuovo dei dubbi che O.J. possa essere colpevole, ma cerca di non farlo capire all’amico. In un secondo momento, confessa alla moglie di non reggere più quella tensione e di volere solo che il processo finisca al più presto. Non può infatti andarsene senza destare sospetti, anche nell’opinione pubblica. Marcia riesce ad estromettere diversi giurati grazie a false dichiarazioni iniziali ed Ito (Kenneth Choi) supporta tutte le sue decisioni. I giurati però continuano ad essere scontenti della loro situazione, fino a che un giorno si presentano in massa vestiti a lutto. La loro contestazione è silenziosa, ma di grande visibilità mediatica. Il giudice è costretto alla fine a rimandare di continuo l’udienza. Più tardi, una giornata particolarmente nervosa insinua che le guardie trattino in maniera diversa i giurati afroamericani. Ito decide di sostituire le guardie, ma provoca solo un aumento del malumore. Cochran invece non riesce a capire più quali giurati siano ancora dalla sua parte e si insinua che il processo possa essere annullato. O.J. chiede di poter testimoniare e per farlo stare buono, Cochran accetta di fare delle prove che tuttavia si rivelano pericolose per l’atteggiamento dell’imputato.
Viene scoperta l’esistenza di registrazioni che potrebbero scagionare O.J. Simpson. Nei nastri il detective Furhman, responsabile del ritrovamento del guanto, ripete più volte parole offensive verso gli afroamericani ed ammette diverse effrazioni del codice, fra cui il falsificamento delle prove e le testimonianze false. Il problema che si presenta è però che fra queste ingiurie ci sono anche quelle rivolte verso la moglie di Ito ed il processo potrebbe quindi essere annullato. La moglie del giudice avrebbe infatti negato di conoscere Fuhrman solo per permettere ad Ito di prendere in carico il caso. L’atmosfera si fa bollente quando Cochran, pur di ottenere che la giuria ascolti i nastri, solleva un polverone mediatico e sposta l’attenzione da O.J. a Fuhrman.