FUNNY MONEY – COME FARE I SOLDI SENZA LAVORARE/ Le curiosità sul film con Whoopi Goldberg e Dianne Wiest in onda su Canale 5
Funny Money – Come fare soldi senza lavorare è il film in onda su Canale 5 oggi, sabato 25 giugno 2016. Nel cast: Whoopi Goldberg e Dianne Wiest, alla regia Donald Petrie. Il dettaglio

Funny Money – Come fare soldi senza lavorare, è il film in onda su Canale 5 oggi, sabato 25 giugno 2016. La pellicola è stata rilasciata in Italia nell’ottobre del 1996, e ha avuto nel nostro paese un buon impatto al box office, totalizzando oltre 1 milione di euro, l’incasso italiano ha portato il ricavo dei biglietti ad oltre 11 milioni di euro totali. Funny Money è stato girato integralmente in America con molte delle scene che hanno visto come sfondo gli immensi grattaceli di New York City. Durante la sua uscita, il lavoro cinematografavo ha avuto molte critiche relativamente al ruolo nella società americana, dipinta per molti con uno sfondo eccessivamente maschilista, ma che nei fatti ricalcava perfettamente la società dell’epoca.
, – Funny Money – Come fare i soldi senza lavorare è il film in onda su Canale 5 oggi, sabato 25 giugno 2016. Una brillante commedia che è stata prodotta e distribuita in America nel 1996, diretta da Donald Petrie. Il lavoro cinematografico vede la partecipazione nel ruolo di attori principali della brava Whoopi Goldberg e di Dianne Wiest, nonchè l’intervento della casa di produzione nota con il nome di Frederic Golchan Productions, le musiche di Christopher Tyng, e la distribuzione italiana da parte della Kidmark. Il film è stato più volte programmato nel passato sui piccoli schermi italiani, attirando sempre gli interessi degli appassionati del genere. Ma ecco nel detaglio la trama del film.
, – La commedia verte tutta sull’ostracismo, della cultura economica americana della fine del secolo scorso, verso il professionismo femminile, poi nel tempo affermatosi anche nel paese a stelle e strisce. Tutto nasce dal malcontento di Laurel Ayres (interpretata dalla magnifica Whoopi Goldberg), essa è un affermata consulente finanziaria di successo, nella rampante Wall Street degli anni novanta. La meritata promozione che deve ottenere nella società di consulenza in cui lavora, e che gli è stata tante volte promessa, gli viene soffiata sul filo di lana da un collega “maschio”. Egli non è più meritevole, ma viene ritenuto più capace dalla direzione aziendale grazie solamente al suo sesso, questo, porta Laurel a una furiosa litigata, seguita dal suo licenziamento e dalla decisione di fondare una agenzia di consulenza finanziaria totalmente nuova. La sua società non viene presa però in considerazione da nessun investitore in quanto diretta da una donna. Laurel, vicina al fallimento, e a rischio di perdere la sua stessa casa ricevuta in eredità dal padre, e data in garanzia per recepire i soldi per aprire la nuova impresa, aguzza l’ingegno e fa entrare in società un fantomatico socio maschile, Robert S. Cutty. Grazie all’escamotage, gli affari decollano e portano Laurel a conquistare il meritato successo, che però viene messo a dura prova da un inchiesta giornalistica portata avanti con buona dose di cattiveria da Cindy Mason, (interpretata dalla Kazan), che fa notare a tutti come Cutty di fatto non sia stato mai visto da nessuno. Laurel pensa di “far morire” il suo socio, ma non riesce nell’intento. Aiutata allora dalla segretaria del suo ex collega di lavoro, Sally, (interpretata dalla Wiest) invece di fare morire il suo socio lo fa ….rinascere. Lauriel opta infatti per interpretare ella stessa l’uomo d’affari, e grazie ad una su vicina di casa esperta in trucco e sua grande amica, si trasforma in un canuto uomo d’affari, Cutty per l’appunto. Cosi travestita partecipa alle conferenze stampa e a innumerevoli incontri con gli investitori. Alla fine durante la consegna di un prestigioso premio Luriel stanca del travestimento svela a tutti il suo trucco, la sua rivelazione fa scoppiare uno scandalo a livello mondiale, con titoli sui quotidiani finanziari di tutto il mondo, e con la rivalsa sulla società maschilista che l’aveva fino a poco tempo fa rifiutata.
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