Questa sera, lunedì 11 luglio 2016, i fans di Outcast rimarranno a bocca asciutta. Il sesto episodio della serie creata da Robert Kirkman non andrà infatti in onda su Fox come previsto dal palinsesto, per via di alcuni problemi di programmazione dell’emittente madre Cinemax. Giusto il tempo di riallinearsi con casa base e si ritorna in pista: il sesto episodio di Outcast verrà trasmesso in Italia il 18 luglio prossimo. Nel frattempo, il nome di Robert Kirkman è al centro in questi giorni di una forte polemica sollevata da John Carpenter, per molti considerato uno dei papà dell’horror per via di molte pellicole importanti fra cui Halloween e La cosa. Durante il WTF Podcast, Carpenter ha avuto modo di parlare di The Walking Dead, la serie apocalittica con cui Kirkman ha tenuto banco nelle prime serate da diversi anni. Secondo Carpenter la serie sarebbe una scopiazzatura de La notte dei morti viventi di George Romero, da cui lo showrunner continuerebbe ad attingere senza sosta. Niente di nuovo all’orizzonte, dato che lo stesso Romero appena un anno fa aveva puntato il dito contro la serie definendola più una telenovela in stile The Talking Dead. Ovviamente non in generale, ma dopo la prima stagione ed in seguito al licenziamento di Frank Darabont. La prima serata di questa sera sarà invece concentrata su due episodi di The Family, in prima Tv assoluta, mentre a seguire alle 22:40, sarà possibile conoscere qualcosa di più di Outcast grazie ad uno special di mezzora con interviste agli attori ed allo showrunner.
Lontana da tutta la polemica che vede Robert Kirkman in lotta con un colosso come John Carpenter, la serie Outcast continua a spopolare sia in America che negli altri Paesi, tanto da mantenere un rating costante di 8.0 a puntata. Nello show, vediamo Patrick Fugit nei panni del protagonista Kyle Barnes, un personaggio oscuro e controverso che si distacca molto dalla sua realtà. L’attore ha di recente rivelato su Tv Sister che per interpretare Kyle ha dovuto anche imparare l’accento del Sud ed ha ammesso di essersi pure divertito. “Quando sono andato a fare il provino, non c’era una richiesta specifica per l’accento. Chiedevano più che altro che ci fosse una leggera inflessione del Sud e così mi sono detto ‘okay, mi basta andare lì e parlare come un texano. Ad un certo punto si andava avanti e indietro su questo particolare perché l’accento era troppo e non volevano che Kyle somigliasse ad un bifolco. Alla fine del secondo episodio ero diventato come uno che vive nei boschi del West Virginia”. L’accento, il look ed il modo di muoversi non sono le uniche cose che Patrick Fugit ha dovuto imparare per diventare Kyle Barnes. Dato che Outcast parla di esorcismo, di pratiche e di religione, sarebbe facile pensare che l’attore abbia dovuto fare una ricerca su queste tematiche. In realtà Fugit ha rivelato che è tutto l’opposto. E’ Anderson ad essere specializzato in acqua santa, salvia e croci, mentre Kyle è solo “una sorta di negazione di ciò che è accaduto alla madre” e che tutto il resto lo potrà sempre imparare nel corso delle puntate.