Su Rete 4 andrà in onda la prima puntata speciale di “Quarto Grado – I documenti”, condotta da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero. Ampio spazio verrà dedicata ai casi ancora irrisolti sulla morte di Marco Vannini e la sparizione di Isabella Noventa. Aggiornamenti anche sull’omicidio di Maria Ungureanu, la bambina di San Salvatore Telesino in provincia di Benevento. Vi ricordiamo che oltre a poter vedere “Quarto Grado” sintonizzandovi su Rete 4, potrete seguire il programma anche in diretta streaming sul sito di Mediaset, effettuando il login qui.
Stasera, venerdì 29 luglio 2016, sul piccolo schermo di Rete 4 ci sarà spazio per Quarto Grado – I documenti: tra gli altri, verrà ripreso anche il caso di Maria Ungureanu. In un’intervista rilasciata a Napoli Fanpage, la criminologa Ursula Franco – che è stata chiamata ad affiancare il legale di Petru Daniel Ciocan – ha cercato di delineare l’idea che lei ha in merito a quello che potrebbe essere successo alla piccola lo scorso giugno. “Dal poco che emerge dalle indagini” ha spiegato “ritengo che la morte della Ungureanu sia intervenuta in seguito ad un incidente di gioco. Maria, con tutta probabilità, in compagnia di altri bambini, si è recata nel giardino dove ha trovato la morte semplicemente per fare un bagno e prendendo esempio dai suoi compagni di gioco si è spogliata e gettata nelle acque della piscina. I graffi sulla schiena di Maria provano che la bambina entrò nel giardino attraverso un’apertura nella rete che solo chi frequentava quel parco poteva conoscere”. Stasera, verranno ripercorsi tutti i dettagli del caso.
Questa sera a Quarto Grado si parlerà a lungo della morte di Marco Vannini, il giovane morto nel maggio 2015 a casa della fidanzata Martina Cintoli. Settimana scorsa Viola Giorgini, fidanzata di Federico Cintoli e imputata anch’essa nel processo sulla morte di Vannini con l’accusa di omissione di soccorso, ha scritto una una lettera aperta alla redazione di Mecenate TV. “Vorrei rivolgermi a tutte quelle persone che quotidianamente ci augurano l’ergastolo, la pena di morte e di morire bruciati al rogo, con la speranza che esista ancora un briciolo di umanità e di coscienza in loro… Non vi siete mai chiesti se state quotidianamente accusando una persona innocente?”, scrive Valeria. Nel corso della lunga lettera critica i programma che analizzano nei minimi dettagli la tragica vicenda che la vede protagonista: “Non ho mai creduto che questi programmi potessero aiutare a comprendere la verità… anzi, mi domando tutt’ora perché ne venga fatto così tanto uso, non basta la giustizia?”. Infine parla del fidanzato: “Questa tragedia ha coinvolto tutti… La sofferenza però, è grande anche dalla mia parte ma posso dire di avere ancora una casa e la possibilità di vivere in famiglia. Cosa che invece non ha Federico (con il quale non condividerei nulla se lo sapessi colpevole) che, a seguito NON DELL’ACCADUTO ma della pressione mediatica e anche della conseguente ondata di odio delle persone, ha rinunciato a vivere nella proprio casa e vive lontano dai suoi familiari. E non per mancata volontà di affrontare l’evento, ma per la necessità di sopravvivere”. Marina la mamma di Marco ha così commentato la lettera di Valentina: “La cosa che mi ha indispettita di più di quella lettera è il passaggio dove dice che Federico non può più vivere con i suoi genitori per la pressione mediatica che subisce. Ma lei si ricorda quando è morto Marco? Realizza che non potrà più vivere con noi? No di Marco non parla. Non una parola carina per Marco, è come archiviato, e questo mi ha fatto male”, riporta Civonline.it.
Questa sera, venerdì 29 luglio 2016, su Rete 4 va in onda il primo dei due appuntamenti con Quarto Grado – I documenti. Nelle due serate, condotte come sempre da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, verrano analizzati alcuni dei principali casi di cronaca degli ultimi mesi, che la redazione del programma ricostruirà attraverso documenti, immagini e interrogatori. Nello speciale di stasera saranno tre i casi trattati: l’omicidio di Marco Vannini, la scomparsa di Isabella Noventa e il caso di Maria Ungureanu. Settimana scorsa uno dei soccorritori del 118, Cristian Cutini Calsiti, è stato ascoltato come testimone al processo contro la famiglia Ciontoli: “Marco Vannini si aggrappava a noi e chiedeva aiuto”, ha detto l’uomo. Marco è morto in seguito a un colpo di pistola partito all’interno della casa della fidanzata Martina: a premere il grilletto sarebbe stato il padre della ragazza, Antonio Ciontoli. L’intera famiglia Ciontoli è finita a processo con l’accusa di concorso in omicidio volontario. Di omissione di soccorso risponde invece Viola Giorgini, fidanzata di Federico Ciontoli, fratello di Martina. Proseguono le indagini sulla scomparsa di Isabella Noventa. La Procura di Padova ha disposto il dissequestro delle quattro vetture intestate ai fratelli Sorgato e a Manuela Cacco. Tutti e tre sono in carcere perché coinvolti nell’omicidio della segretaria padovana. Oltre alle auto sono stati dissequestrati anche alcuni coltelli di proprietà di Debora Sorgato. Per quanto riguarda la morte della piccola Maria Ungureanu, si attendono gli esiti degli esami su degli indumenti di Daniel Ciocan e della completa analisi della sua auto.