Sono passati due mesi dalla sua scomparsa, quando il corpo di Assunta Marsala, per tutti Susy, viene ritrovato da due pastori nella campagna di Epipoli, poco distante da Siracusa. E’ il 2 gennaio del 1999, quasi due mesi dopo quel 17 novembre in cui Susy è stata vista per l’ultima volta. Il suo corpo presenta diverse ferite, forse causate dagli animali, ed a torso nudo. Il caso verrà approfondito nello Speciale di Chi l’ha visto in onda questa sera, 3 agosto 2016, su Rai 3 e a cura di Ercole Rocchetti. La modalità con cui è stato ritrovato il cadavere della diciassettenne insospettisce il magistrato incaricato del caso, tanto da voler accertare le cause della morte con alcuni esami. Quel giorno infatti pioveva, ma sugli stivaletti della ragazza vengono ritrovati puliti. Questo indica quindi che il corpo sia stato trasportato in quella campagna dopo la morte. L’autopsia, come riporta l’archivio della trasmissione, viene ultimata nel maggio di quell’anno e rivela che Susy Marsala è stata strangolata lo stesso giorno in cui è scomparsa. La sorella Maria ed il cognato, Filippo Barbagallo, raccontano che la ragazza si era allontanata dall’abitazione fuggendo attraverso la finestrella del garage che dava sulla strada. Un percorso che arriva fino al luogo del ritrovamento e che le forze dell’ordine effettuano più volte, notando che a quell’ora sarebbero state molte le persone che avrebbero potuto incontrare Susy. Si deve arrivare al 2001 per avere un’apparente svolta nel caso: viene iscritto nel registro degli indagati il cognato, Filippo Barbagallo. La ragazza si era molto legata all’uomo, anche per via delle fragilità che attraversava in quel momento, come spiegato in una puntata di Blu Notte del 2007. Susy Marsala aveva infatti subito un aborto ed era entrata in depressione, particolare che inizialmente fa sospettare il marito Francesco che possa aver compiuto un folle gesto. Secondo gli inquirenti, Barbagallo aveva ucciso la cognata per via di una passione non corrisposta, nata dalla recente vicinanza. Successivamente invece, nel 2006, l’imputato viene prosciolto ed il caso rimane senza un colpevole. Vani i tentativi della madre di Susy Marsala che richiede nel 2011 che il caso venga riaperto e che vengano controllati alcuni indumenti della ragazza con le più moderne tecnologie. Il Procuratore rigetta la richiesta e chiude il caso, lasciando che il mistero non trovi mai una soluzione.