Il prossimo episodio di Catturandi – Nel nome del padre, andra in onda lunedì prossimo alle 21.15 e già sono note alcune delle anticipazioni che riguardano la prossima puntata della fiction con Leo Gullotta, Anita Caprioli e Alessio Boni. Tito Vergara, come abbiamo già visto nei scorsi momenti della serie televisiva, ha telefonato a Nicosia: in realtà l’uomo non è assolutamente intenzionato a fare affari con i boss della malavita, ma ha intenzione di farli arrestare tutti. Intanto tra Palma e Valerio esploderà la passione che i due hanno cercato di tenere a freno nelle scorse puntate di Catturandi – Nel nome del padre: cosa farà l’uomo con la moglie? Lui gli è debitore per essergli rimasto accanto dopo i fatti che l’hanno visto coinvolto alla scuola Diaz durante la manifestazione no – global di Genova 2001, ma a un certo punto non riesce più a tener dentro quello che prova per Palma e lo confessa a sua moglie, che reagisce molto male.
Alina viene mandata dal padre a Milano in queste nuove scene di Catturandi – Nel nome del padre, e la ragazza lo insulta pesantemente, ricordandogli il periodo in cui era un alcolista. Poco dopo l’uomo chiama Nicosia, e sembra voler prendere accordi per pagare il pizzo ai boss della mafia per continuare con la sua attività imprenditoriale. Aiello sembra essere ricattato da dei criminali, che gli dicono che ha solo tre giorni di tempo per risanare un debito, mentre Palma scopre che Ivan allena i bambini in difficoltà del quartiere per sviarli dalla cattiva strada. Turi Vastano esce di casa per andare in ospedale e viene seguito da Palma e Ivan, che a un certo punto rimangono da soli in ascensore con lui. Anche Rosa e Aiello lo seguono al terzo piano, ma non riescono a capire cosa Turi Vastano sia andato a fare dato che esce solo pochi minuti dopo. Turi Vastano va di nuovo in ospedale, e Palma e Ivan si sono resi conto che l’infermiere che si trovava insieme a lui nell’ascensore è lo stesso con cui si incontra il mafioso quando ritorna nella struttura sanitaria. I due membri di Catturandi decidono quindi di mettere una cimice nell’ascensore, e intanto Ivan chiede a Palma di uscire: Valerio sente tutto e sembra essere molto geloso. La donna, fingendo di dover uscire con Ivan, avvicina Tito e cerca di entrarci in confidenza: alla fine della puntata l’uomo verrà informato della vera identità di Palma, ossia che è un membro della squadra anti – mafia Catturandi. Intanto la donna scopre che Turi ha davvero degli affari con l’infermiere e, grazie alla cimice piazzata nell’ascensore dell’ospedale, scopre che il mafioso gli ha passato una bustina con la scusa di una stretta di mano.
La coraggiosa decisione di Turi Vergara di non sottomettersi ai boss mafiosi di Catturandi – Nel nome del padre, gli è costata molto cara: Nicola Sciacca, infatti, ha deciso di vendicarsi rapendo sua figlia Alina. La ragazza si reca a Monreale per visitare la famosa Cattedrale, ma in realtà gli è stata tesa una trappola: lì stanno andando anche i tirapiedi di Sciacca, decisi a rapirla. Palma e la sua squadra credevano che nel mirino dei criminali ci fosse il padre della ragazza, Tito ma, fortunatamente, si accorgono in tempo dell’imboscata. Palma e il suo collega decidono di salvare l’operazione e non esporsi e sventare il rapimento investendo Alina con la macchina. Valerio cerca di avvertire Tito del pericolo, e gli consiglia di allontanare Alina da Palermo: l’imprenditore le comunica quindi che deve tornare a Milano, ma la ragazza si arrabbia tantissimo e gli rinfaccia il periodo in cui abusava di alcol. Palma va al funerale di Calabrese e non si spiega perché l’uomo l’abbia chiamata proprio la notte in cui è morto.
Nel corso di questo nuovo episodio di Catturandi – Nel nome del padre, Turi Vastano avrebbe dovuto incontrarsi con Tito Vergara a un ristorante per discutere del prezzo da pagare per continuare a lavorare al suo campo di energia eolica. L’uomo, una volta giunto all’incontro, lo respinge in malo modo e va a pranzare con sua figlia Alina, con la quale sembra aver ricostruito di nuovo un buon rapporto. Natale Sciacca, dal suo nascondiglio, guarda un discorso che l’uomo fa alla televisione, denunciando pubblicamente la sua contrarietà al sistema mafioso e paragonandosi alla montagna di Maometto che è unamovibile. Da un’intercettazione in cui i criminali fanno riferimento al proverbio citato dall’uomo, Palma capisce che stanno macchinando qualcosa ai suoi danni. In un momento precedente, la donna accompagna Valerio da un benzinaio, dove recupera la sua fede nuziale che aveva perso in precedenza.
Grande momento ricco di adrenalina in questa scena di Catturandi – Nel nome del padre: Palma viene chiamata al lavoro dalla sua squadra: devono entrare assolutamente in casa del mafioso Turi Vastano per piazzare delle cimici. Per farlo, i poliziotti si recano alla festa dove è andata la famiglia del criminale, e manomettono il motore della loro macchina. Quando questa si ferma in mezzo alla strada, credono sia un guasto, e chiamano Turi Vastano per farsi venire a prendere: quando questi esce di casa, i membri della squadra Catturandi entrano in casa per mettere le telecamere per intercettare Turi. Proprio mentre Palma e Ivan stanno cercando di mettere a posto il lampadario, entra in casa il padre dell’uomo che, fortunatamente, non si accorge di nulla. Dopo qualche minuto, approfittando del fatto che l’uomo va in bagno, riescono a uscire, solo qualche secondo prima che entri in casa anche Turi Vastano con la sua famiglia. Nella notte Palma riceve una misteriosa telefonata da Arrigo Calabrese che però, dopo qualche rantolo, attacca. Tito viene chiamato da Turi Vastano.
La puntata di Catturandi – Nel nome del padre, inizia con Palma che ripercorre un momento particolare che ha vissuto con il padre, assassinato nel 1999. Un bambino le dà in mano un foglio giallo, che si scopre essere una pagella, che viene presa dall’uomo e questo fatto sembra turbarlo abbastanza. Per venire a capo di quell’arrabbiatura incomprensibile, Palma deve parlare con sua madre, con cui non è in ottimi rapporti: la chiama al telefono ma, subito dopo, riattacca. Cerca così di mettersi in contatto con il commissario Calabresi, che però si trova in malattia. L’uomo si trova in ospedale, e Palma si reca da lui per raccontargli il ricordo del padre venuto alla luce durante il suo incontro con lo psicologo, ma vengono interrotti da una telefonata che riporta la donna al suo lavoro. Intanto la squadra Catturandi di Palermo segue i movimenti della famiglia del mafioso Turi Vastano, che sembra recarsi a una cerimonia.
Catturandi – Nel nome del padre, torna questa sera su Rai 1 alle 21.45: la serie televisiva con Anita Caprioli, Alessio Boni e Leo Gullotta vedrà Alina correre un grave pericolo, dato che sembra essere stata adocchiata dal boss Sciacca che vuole rapirla. Il criminale, infatti, vuole punire il padre che si è schierato pubblicamente contro il sistema mafioso. Intanto Palma Toscano è decisa a scoprire cosa è accaduto al padre e cercherà di raggiungere la verità con ogni mezzo necessario: in questi nuovi episodi in onda questa sera, infatti, sembra che incontrerà una persona che in passato ha lavorato con suo padre e che sembra essere a conoscenza di qualche particolare importante. Riuscirà a mettere insieme un ulteriore tassello per arrivare alla verità? Catturandi – Nel nome del padre, è una fiction composta da sei puntate e tornerà sugli schermi della televisione pubblica lunedì sera prossimo, e promette di essere un altro successo nella lista delle serie tv dirette dal regista Fabrizio Costa.
Va in onda questa sera la seconda puntata di “Catturandi – Nel nome del padre”, che verrà trasmessa su Rai Due a partire dalle 21.25. In questo secondo episodio della fiction vedremo Sciacca ordinare il rapimento di Alina, la figlia di Tito Vergani, che si è pubblicamente schierato contro la mafia. Nel frattempo Parlma, sotto falsa identità, incontrerà Tito. Valerio invece comuunicherà alla moglie di amare un’altra. Vi ricordiamo che oltre a poter vedere “Catturandi – Nel nome del padre” sintonizzandovi su Rai Uno, potrete seguire la fiction anche in diretta streaming su Rai.tv, cliccando qui. – Nella serata di ieri abbiamo avuto un piccolo assaggio dilla nuova fiction proposta da Rai 1, Catturandi – Nel nome del padre: la serie, con Anita Caprioli e Alessio Boni, è pronta per tornare sul piccolo schermo del primo canale nazionale già oggi – martedì 13 settembre 2016 – con un doppio appuntamento settimanale. Il terzo episodio, invece (salvo cambi di programmazione) andrà in scena il prossimo lunedì, 19 settembre 2016. Nel cast, oltre ai già citati, c’è anche Leo Gullotta, che veste i panni dell’avvocato Ruggero Mazzamuto. “Questa fiction, a differenza di altre, è ricavata da un libro il cui titolo è ‘Catturandi’” ha spiegato l’attore in un’intervista esclusiva rilasciata a Resto al Sud “Quest’ultimo non è un nome inventato, bensì è l’unica squadra mobile in Italia che da anni cattura i mafiosi. Il libro, scritto da uno degli uomini di questa squadra, sottolinea il concetto di uomini onesti e sani moralmente che credono in uno Stato democratico in cui ognuno di noi ha la possibilità di scegliere il bene”. In merito al suo ruolo, Leo Gullotta ha poi specificato: “Interpreto un avvocato che accompagna un giovane di nascita siciliana, anche se di fatto cresciuto in Inghilterra, che è diventato grande manager. Vesto i panni di un accorato, uomo che è a conoscenza delle segrete cose delle malavita e che situerà essere la chiave risolutrice di questa storia…”. Curiosi di scoprire quali sono i segreti di cui Mazzamuto è a conoscenza?
Antica Caprioli tornerà protagonisti sul piccolo schermo di Rai 1 stasera, martedì 13 settembre 2016, con il secondo appuntamento con Catturandi – Nel nome del padre, la fiction che racconta la lotta contro la mafia della squadra speciale di Palermo. “È un ruolo che mi ha affascinato subito, non mi era mai capitato di impersonare una donna così” ha confessato l’attrice in un’intervista esclusiva rilasciata a Tv Sorrisi e Canzoni, parlando appunto di Palma Toscano “Mi piace perché non è un’eroina in senso classico, una super donna. È invece una persona molto istintiva, vera, che è rimasta sconvolta dalla scomparsa in circostanze misteriose del padre, anch’egli poliziotto”. In merito alla relazione che Palma ha con il Valerio Vento (Massimo Ghini), Anita Caprioli ha invece voluto specificare: “Anche se non posso svelarvi i particolari di questa storia per non rovinare l’effetto sorpresa, voglio precisare che lui non rappresenta il classico capo da cui le dipende…”. Pronti a rivederla in azione? Nel secondo episodio la Catturandi sarà ancora sulle tracce di Sciacca, che ha intenzione di rapire Alina. Intanto, però, Palma, continuerà le ricerche a proposito di suo padre…
Catturandi – Nel nome del padre, la fiction con Anita Caprioli e Alessio Boni, è pronta a tornare sul piccolo schermo di Rai 1 anche oggi – martedì 13 settembre 2016 – con la seconda puntata in programma. Le anticipazioni rivelano che Palma sarà pronta ad incontrare un vecchio collega del padre, determinata a scoprire di più su di lui e su quello che gli è successo. Nel frattempo, la figlia di Tito – Alina – finisce nel mirino della mafia e del boss Sciacca. Riusciranno ad impedire che venga rapita? Prima di ritrovare tutti i protagonisti sul piccolo schermo, può essere utile andare a scoprire quali sono stati i dati del debutto della fiction di Rai 1, in termini di audience: i numeri – nonostante gli abbiamo permesso di raggiungere il gradino più altro del podio – non sono proprio eccellenti. Catturandi – Nel nome del padre, infatti, ha portato a casa uno share del 14.86% con 3 milioni e 477mila telespettatori, quando il concerto dei Pooh ha toccato il 13.19% di share con 2 milioni e 425mila telespettatori. Anche il ritorno di Pechino Express ha saputo davvero conquistare, catturando l’attenzione di 2 milioni e 826mila appassionati. La fiction ha occupato sì il primo posto, ma riuscirà a fare di meglio più tardi?
Catturandi – Nel nome del padre parla di una squadra d’élite impegnata nella pluriennale ricerca di un supercriminale mafioso, Sciacca. Nella prima puntata viene presentato il personaggio principale, Palma, e la sua ricerca ossessiva del nemico. Twitter non ha accolto con entusiasmo la fiction che definisce “una promessa mancata”; troppo artificiosi gli accenti degli attori (e per i puristi siciliani questo è un grave errore) e alcune scene sfiorano il ridicolo in quanto inverosimili. Ecco i commenti perplessi: “Primo break pubblicitario di #Catturandi , per ora una promessa mancata, ma diamo fiducia e vediamo come procede”, “Cioè, la poliziotta si distrae con il latitante davanti? Bah!”, “E dopo sta scenetta surreale al benzinaio posso anche cambiare canale. Manco le fiction ridicole di mediaset”, “ma quando fanno un film a palermo non potrebbero mettere almeno un cornuto che parla palermitano?”, “Se una fiction è girata a Palermo, allora devono recitare attori palermitani! Invece fanno recitare catanesi, romani e milanesi!”. Eppure qualcuno apprezza la protagonista Anita Caprioli: “La Caprioli all’apice della sua femminilità, e non è poca”.
Ieri sera, lunedì 12 settembre, su Rai 1 ha preso il via la nuova fiction in sei puntate che racconta la lotta tra Stato e Mafia da un punto di vista nuovo: attraverso le vicende della Catturandi di Palermo, la squadra della Polizia che si occupa dell’arresto dei grandi latitanti. Questa sera, martedì 13 settembre, alle 21.25 va in onda la seconda puntata. I protagonisti della serie, diretta da Fabrizio Costa, sono: Anita Caprioli, Alessio Boni, Massimo Ghini e Leo Gullotta. Alla guida della Catturandi c’è Palma Toscano, decisa a catturare Natale Sciacca. Ma nel corso delle sue indagini Palma deve fare i conti con la realtà: i mafiosi sono volti insospettabili e gli amici possono tradirti. Inoltre Palma cerca una soluzione anche per la misteriosa morte del padre, eroe della Polizia. Vediamo le anticipazioni della seconda puntata. Palma Toscano (Anita Caprioli) e la Catturandi cercano ancora di trovare Sciacca (Vincenzo Amato). Il boss, chiuso nel suo nascondiglio, continua a regnare sul suo impero: Sciacca ordina il rapimento di Alina (Marta Gastini) la figlia di Tito Vegani (Alessio Boni), che si è schierato pubblicamente contro la mafia. Ma anche Tito sembra nascondere qualcosa… Palma vuole scoprire la verità sulla morte del padre e incontra un suo vecchio amico e collega: ma sia lui che la madre di Palma non possono, o non vogliono, aiutarla. Intanto Valerio (Massimo Ghini) comunica alla moglie di amare un’altra donna.
Catturandi – Nel nome del padre fa riferimento ai Catturandi, la squadra di poliziotti d’élite incaricati di cercare i latitanti della mafia. La protagonista Palma Toscano cerca il suo Sciacca con un’ossessiva frenesia dovuta a una ricerca ben più profonda e attivata dai traumi insoluti del passato. Un inseguimento folle e febbrile che per arrivare a un punto (questa è la prima cosa che si intuisce, fin dalle prime immagini) deve passare necessariamente dalla pacificazione con il passato. Emblematica è la scena di Palma di fronte a Palazzolo, pronta ad arrestarlo (e ad avanzare di carriera) se non fosse per quel ricordo d’infanzia che le si insinua in testa e la blocca, permettendo al criminale di avere la meglio. Freud s’inserisce con grande linearità nel filone dell’inseguimento e dei latitanti nascosti. E spesso le cose non sono come sembrano: i nemici possono nascondersi ovunque, anche dietro le facciate più rispettabili.- Nel vasto panorama Rai, le fiction sono sconfinate. Tantissime, diversificate, di tanti temi. Ma l’argomento mafia è uno dei prediletti delle crime-serie nostrane. Da “La Piovra” in poi, i film, filmetti, serie TV, miniserie e sceneggiati proliferano sempre di più nelle prime serate targate Rai. Ecco perché una nuova fiction sulla mafia deve avere un plus rispetto alle altre per conquistarsi una certa rispettabilità. E “Catturandi” ha un sapore di “già visto”, oltre a una serie di inaccuratezze e certe scene davvero troppo inverosimili per essere credibili. A partire dagli accenti siciliani “mal simulati” fino a certe artificiosità della trama e di regia. Tito nella seconda puntata verrà perseguitato dalla mafia mentre Palma troverà sè stessa e l’amore prima di trovare il criminale. La storia di una donna che cerca qualcuno (o qualcosa) che forse deve trovare scavando in sé stessa è sempre interessante, ma non originalissima. A questo punto la fiducia è nei prossimi episodi: il triangolo amoroso e le apparenze ingannevoli faranno decollare la storia?
Palma, colpita da Palazzolo per colpa di un attimo di distrazione, ha scoperto che Valerio, l’uomo con cui ha trascorso la notte, è il suo nuovo capo. Tormentata dai ricordi confusi, Palma inizia a capire che deve trovare sé stessa per trovare il nemico. Per questo, nel frattempo, incontra un vecchio collega del padre, anche se quest’ultimo sembra non volerla aiutare. E sentimentalmente il quadro è ancora più turbolento: Valerio, di cui Palma si era invaghita durante una notte speciale, confessa alla moglie di amare un’altra persona. Ma i problemi personali dell’agente Toscano vanno prontamente accantonati: la ricerca di Sciacca arriva a una svolta importante. E Tito Vergani, il banchiere che ha dichiarato guerra alla mafia, è nel mirino del mafioso.
Tito Vergani passa del tempo con la figlia e riesce a conoscerla meglio. La giovane Alina si diverte e scopre un padre che non immaginava. Intanto Palma, dopo i primi momenti di rabbia per essere stata demansionata (a causa del suo blocco davanti a Palazzolo, che ne ha approfittato per colpirla a sangue), fa pace con il collega Jack che aveva fatto rapporto e anche con il suo neo-capo Valerio, che le confessa di essere intrappolato in un matrimonio infelice e in tante frustrazioni lavorative, a causa di uno spiacevole incidente avvenuto alla Diaz durante il G8. Grazie a Vittorio, Palma torna operativa con Ivan, che scopre essere cacciato dalla narcotici per aver picchiato un superiore (anche se il collega nega). I due sono sulle tracce di Vastano, un complice di Sciacca, e il pedinamento li porta a Vergani che in presenza del campo di energia eolica (un affare di centinaia di migliaia di euro) dichiara il suo no alla mafia, nonostante le Madonie siano un territorio di Sciacca.
Palma interroga chiunque possa sapere qualcosa su Sciaccae il suo cerchio sempre più stretto. Interroga l’anziano Vinicio Vitale, che le dà il nome del fidato Palazzolo. Sulle tracce del complice, insieme alla sua squadra d’élite, Palma si riserva di pensare almeno qualche istante alla notte precedente con Valerio. L’inseguimento di Palazzolo in auto coinvolge tutta la squadra ma si risolve con un nulla di fatto. Valerio intanto richiama Palma, che casualmente trova Palazzolo alla stazione di rifornimento di benzina. A un passo da lui, Palma viene travolta dai ricordi d’infanzia e l’uomo ha la meglio. Le sbatte violentemente la testa contro un camion ma riesce a scappare nonostante l’intervento dei colleghi. Tito intanto incontra l’avvocato che lo seguirà, Ruggero Mazzamuto.
Palma conosce Valerio Vento una sera, durante un furto occasionale commesso da un bambino. I due chiacchierano e ballano nella piazza deserta mentre Tito Vergani scopre le meraviglie e i dolori di Palermo. La serata si conclude con Palma a letto con Valerio, mentre il proprietario della masseria e il primario, che secondo Sciacca lo avevano tradito, vengono trovati morti. Intanto Tito Vergani, un ricco uomo d’affari supportato dalla sorella hacker, scende a Palermo con la figlia adolescente Alina. L’uomo vuole ampliare un parco eolico e gli servono finanziamenti. Svegliata da una telefonata, Palma lascia Valerio addormentato a torna subito al lavoro, dove le annunciano gli omicidi avvenuti nella notte. Intanto Tito arriva in aeroporto con la figlia e fa subito i conti con una torrida e controversa Palermo.
Palma lavora nella squadra dei “Catturandi”, che da 6 anni cercano di arrivare a Raffaele Sciacca. Tormentata e provata, la Toscano dirige le operazioni alla ricerca del criminale, che da tempo si rivela infruttuosa. Affiancata dall’inquieto collega Leoni, trasferito suo malgrado dalla narcotici ed esasperato dall’immobilismo della “caccia”, Palma segue Sciacca passo passo, cercando di intercettarlo e raggiungerlo. Ma non arriva a lui, bensì solo al suo vice. Tra Palma e Sciacca s’instaura un gioco gatto-topo, con il mafioso che riesce sempre a prevedere i passi della polizia e stare all’erta. Nel suggestivo contesto della sicilia bruciata dal sole e bagnata dal sangue, si dispiega nella prima delle sei puntate la ricerca ossessiva del criminale. La squadra dei Catturandi intanto è assediata dai media e dai giornalisti che li interrogano sulla lotta contro la mafia. Palma viene promossa dal suo capo, che sa che ha un conto in sospeso con l’uomo.
“Catturandi – Nel nome del Padre” debutta su Raiuno lunedì 12 settembre con la prima puntata e la storia di una donna forte. Palma Toscano vive e lavora a Palermo e molto presto si renderà conto che nulla è come appare: i mafiosi possono nascondersi dietro i volti rassicuranti degli amici, dei colleghi o di persone apparentemente rispettiabili. Palma e gli altri della “squadra d’élite” sono poliziotti speciali, bravissimi a nascondersi e ad attuare la sorveglianza elettronica, pronti ai trucchi dei nemici e a scalfire la facciata di rispettabilità dietro cui si nasconde la mafia. Lo scopo di Palma è uno e molto chiaro: catturare l’ultimo capo, Natale Sciacca. La donna è ostinata e determinata ma deve fare i conti con un doloroso background: la morte del padre, che l’ha segnata e convinta a fare questo mestiere.
Parte oggi su Rai Uno la nuova fiction “Catturandi – Nel nome del padre”, in onda alle 21.25. Nella prima puntata vedremo i vice questore Palma Toscano, a capo di una squadra speciale della polizia di Palermo, fallire l’arresto del mafioso Sciacca e di un suo collaboratore, che viene però ferito. La caccia al latitante passerà quindi nelle mani di Valerio Vento. Vi ricordiamo che oltre a poter vedere “Catturandi – Nel nome del padre” sintonizzandovi su Rai Uno, potrete seguire la fiction con Anita Caprioli anche in diretta streaming sul sito di Rai.tv, cliccando qui. – Palma Toscano sarà al centro della nuova fiction di Raiuno, Catturandi – Nel nome del padre. Una squadra speciale dedicata all’arresto dei boss latitanti e un vice questore donna che porta dentro di sè non solo la voglia di riscatto ma anche la voglia di verità per la misteriosa morte del padre (da qui il titolo della fiction al via questa sera). Naturalmente al suo passato si intrecceranno presente e futuo ma soprattutto il suo lavoro passato alla ricerca di Sciacca, boss dei boss ancora latitanti e sempre un passo davanti a lei e alla sua squadra. Amore e mafia saranno i filoni di questa nuova serie che sa già di visto ma che potrebbe contenere importanti dettagli di novità. Sarà così? Lo scopriremo solo con gli ascolti di domani.
Per il debutto di Catturandi – nel nome del padre Rai 1 ha previsto un doppio appuntamento, quello di stasera lunedì 12 settembre, e di domani. Una partenza che di certo aiuterà i tanti appassionati del genere ad addentrarsi all’interno della trama, che vedrà una squadra d’élite della polizia di Palermo impegnata nella ricerca dei più pericolosi latitanti della Sicilia. “Una serie pirandelliana, ma allo stesso tempo coraggiosa: racconta una mafia siciliana che non è più quella del pastore che bada alle pecore, ma è sempre più radicata nelle istituzioni”, con queste parole i protagonisti della fiction si sono espressi per descrivere il nuovo prodotto Rai a Tv sorrisi e canzoni. La serie tv, inoltre, riporterà sul piccolo schermo un volto molto amato dal pubblico, si tratta di Leo Gullotta, che vestirà i panni dell’avvocato Ruggero Mazzamuto. Ricordiamo che in seguito al doppio appuntamento previsto per oggi e domani, la serie tv sarà trasmessa ogni lunedì, in prima serata, su Rai 1.
Sarà Anita Caprioli la protagonista della fiction Catturandi – Nel nome del padre, in partenza oggi – lunedì 12 settembre 2016 – sul piccolo schermo di Rai 1: l’attrice vestirà i panni di Palma Toscano, a capo di un team della Polizia di Palermo che ha il compito di mettere dietro le sbarre pezzi grossi del mondo della criminalità. In un’intervista esclusiva rilasciata a Quotidiano.net, Anita Caprioli ha spiegato alcune delle caratteristiche del ruolo che si è trovata ad interpretare: “È un personaggio un po’ di ordinato” ammette in riferimento a Palma “nel senso che non è un’eroina perfetta, una super poliziotta. Abbiamo cercato di farne una figura il più possibile vicina alla realtà, anche con caratteristiche e limiti simili a tanti. Ha una vita sentimentale abbastanza disastrosa e un’emotività talvolta eccessiva, che la fa non essere adeguata alle situazioni, nonostante il suo grandissimo intuito”. A partire dalle 21.15, anche il pubblico del primo canale nazionale avrà occasione di conoscerla più da vicino.
È la fiction, composta di sei puntate, che partirà oggi – lunedì 12 settembre 2016 – sul piccolo schermo di Rai 1 in prima serata: la protagonista sarà Palma Toscano, interpretata da Anita Caprioli, a capo di una squadra speciale della Polizia di Palermo che si occupa di mettere a segno arresti di criminali di grosso calibro. Al suo fianco ci sarà Valerio Vento (Massimo Ghini), con il quale Palma condivide ben più di un rapporto professionale: insieme a loro opera anche Ivan (Raniero Monaco di Lapo), che può essere definito come il braccio destro della protagonista. Ma c’è anche un altro uomo che farà nuovamente capolino nella vita della donna, provocandole un momento di distrazione e facendo così fuggire un collaboratore di Sciacca, importante boss a cui stanno dando la caccia: il padre, Luca Toscano. Palma inizierà alcune sedute dallo psicologo per capire come mai, di fronte al ricordo del padre – eroe della lotta alla mafia, morto anni e anni prima – ha avuto un blocco del genere. Che cosa si nasconde dietro alla sua morte? Che cosa c’è che lei non sa?
È in partenza stasera, lunedì 12 settembre 2016, la nuova serie proposta da Rai 1 e organizzata in sei serate differenti, Catturandi – Nel nome del padre: nel cast, oltre alla protagonista Palma interpretata da Anita Caprioli, c’è anche Leo Gullotta, che veste i panni del misterioso avvocato palermitano Ruggero Mazzamuto. In un’intervista esclusiva rilasciata a TvZoom, l’attore ha raccontato quali sono alcune della caratteristiche che renderanno il suo personaggio sempre più interessante agli occhi del pubblico: “A differenza degli altri, l’avvocato Mazzamuto è l’unico di cui non si saprà nulla” ha sottolineato “È uno che costruisce stando ai margini della storia, sembra elegante, leggero, distaccato, molto sbiadito, ma in realtà non lo è affatto. Più la storia va avanti e più lo spettatore sentirà la necessità di seguire le sue mosse”. Ruggero Mazzamuto si troverà ad assistere il banchiere milanese Tito Vergani (Alessio Boni), appena approdato a Palermo con la figlia Alina (Marta Gastini) per finanziare un progetto riguardante l’energia eolica: lo stesso Tito che finirà però invischiato con la mafia, attirando l’attenzione di Palma e della sua squadra…
È tempo di nuove proposte sul piccolo schermo di Rai 1: oggi, lunedì 12 settembre 2016, è in partenza infatti la serie Catturandi – Nel nome del padre, che vede protagonisti Anita Caprioli e Alessio Boni. Un prodotto organizzato in sei appuntamenti (il secondo già in onda domani, martedì 13 settembre), diretto da Fabrizio Costa: la fiction racconta le indagini e i pedinamenti della squadra guidata da Palma Toscano (Anita Caprioli), che ha il compito di mettersi sulle tracce e incastrare i grandi latitanti, in un continuo scontro con la mafia. Naturalmente, dal momento che l’obiettivo del team è proprio questo, non mancherà il personaggio criminale, cattivo per eccellenza, per il quale è stato scelto il nome di Natale Sciacca, e che è stato interpretato da Vincenzo Amato. Nel cast, inoltre, ci saranno Massimo Ghini nei panni di Valerio Vento, l’avvocato Ruggero Mazzamuto (Leo Gullotta) e anche Alessio Boni a prestare il volto all’oscuro banchiere Tito Vergani. Marta Gastini, invece, interpreterà la figlia di Tito, Alina.
Il primo appuntamento con Catturandi – Nel nome del padre prenderà il via proprio stasera, lunedì 12 settembre 2016, sul piccolo schermo di Rai 1 a partire dalle 21.25: durante un’operazione, il vice questore Palma Toscano fallirà l’arresto del potente boss criminale Natale Sciacca, ma riuscirà a mettere in manette il suo vice, Toni Cannizzaro. Monaco, il capo di Palma, le garantisce che rimarrà al suo posto, ma subito dopo – mentre la Toscano sta per catturare un collaboratore di Sciacca – si blocca, dal momento che un ricordo le affiora la mente. Quando rientra in ufficio incontra Valerio Vento, e Monaco le comunica che sarà lui – d’ora in avanti – il vece questore a capo della squadra, e le consiglia di farsi vedere da uno psicologo. Nel frattempo, Tito Vergani si trasferisce a Palermo insieme alla figlia Alina, con l’obiettivo di finanziare l’ampliamento di un parco eolico. Ad assisterlo, mentre cerca di recuperare il rapporto con Alina, ci sarà l’avvocato Ruggero Mazzamuto: Tito, però, è minacciato dal mafioso Turi Vastano, e la squadra inizia a sospettare che l’uomo sia in contatto con Sciacca…