I maghi / Violano la legge? Ciarlatani e truffe, i rischi dei casi più emblematici denunciati (Quinta Colonna, 19 settembre 2016)

- La Redazione

I maghi, cosa prevede la legge? In studio a Quinta Colonna, alcuni veggenti noti ai telespettatori parleranno della loro esperienza. Anticipazioni del 19 settembre 2016. 

Quinta_Colonna_Facebook_r439 Quinta Colonna

Questa sera a Quinta Colonna si parla di maghi, di ciarlatani e inevitabili truffe che nel corso degli anni si sono succeduti nel corso dei vari maghi o presunti tali che si presentano in televisione come per strada, con il grado di vittime che purtroppo varia da età, condizione e grado di cultura davvero tra le più disparate. Sono tanti i casi emblematici che questa sera verranno discussi, mentre sono sempre di più quelli denunciati alla Guardia di Finanza in tutta Italia. L’associazione Onap – Osservatore Nazionale Abusi Psicologici – riporta sul suo giornale scientifico l’esperienza di alcune normali pratiche di tutti i giorni che rischiano di portare a delle truffe. Le storie presentante come reali attingono dalla magia nera, a pratiche più laiche che trattano di raggiri diffusi, facendo leva sostanzialmente di distrazione, errori, ingenuità, avidità, minore capacità di vaglio critico dovuto all’età, ma ancora condizioni di salute e cultura. Per l’Onap, «ogni caso di magia e raggiro vede all’opera leve inconsce ed emozionati, dove la razionalità e il pensiero critico viene fatto svanire sotto l’influsso di potenti figure carismatiche che attraverso parola, linguaggio e ritualismo vanno ad incidere negli strati più profondi della coscienza».

In passato ci si rivolgeva a loro per pozioni o riti contro il malocchio, ma negli ultimi decenni i maghi hanno preso sempre più la forma di veggenti e guaritori. Non è passato molto tempo da quando le emittenti proponevano il loro mago personale, in grado di fare diverse cose, dal risolvere alcuni problemi d’amore ad attirare la fortuna professionale. Per non parlare del campo della salute e del malocchio che erano i più gettonati. Con l’aumentare della visibilità, anche i maghi hanno ottenuto un maggiore spazio per parlare dei propri servizi, ma il dubbio rimane. Perché le persone continuano a rivolgersi a loro? E soprattutto, esistono leggi che regolamentano il loro ruolo? Se ne discuterà nella prima serata di oggi, lunedì 19 settembre 2016, a Quinta Colonna, il programma condotto da Paolo Del Debbio che andrà in onda su Rete Quattro. Durante la trasmissione interverranno anche alcuni maghi noti sul piccolo schermo per raccontare la loro esperienza. Risale al 1951 una sentenza della Cassazione con cui si stabilisce che la cartomanzia non può essere esercitata, nemmeno all’interno della propria abitazione. Le sanzioni previste all’epoca vennero tuttavia depenalizzate nell’81, quando la Cassazione ha ammesso che non esisteva alcuna norma penale dirette al divieto di esercitare la cartomanzia, ma che la legge punisce “chiunque, pubblicamente, cerca con qualsiasi impostura, anche gratuitamente, di abusare della credulità popolare, se dal fatto può derivare un turbamento dell’ordine pubblico” [art.661 c.p]. Nello specifico una sentenza del ’95 stabilisce che l’attività di mago rientra nei mestieri che “sfruttano l’incredulità altrui traendo profitto da pratiche presentate come diretta a predire il futuro o a evitare malanni o gli effetti di “fatture” al cliente”. Questa nota è stata confermata successivamente anche dall’Antitrust, come riporta Cicap.org. 







© RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori