Ti ricordi di me? Recensione: cosa ci è piaciuto, cosa non ha funzionato nel film con Ambra Angiolini – ‘Ti ricord(era)i di me?’ sembra chiedere il film di Rolando Ravello. La favoletta del regista romano, con Ambria Angiolini e Edoardo Leo protagonisti, si lascia vedere ma difficilmente resterà impresso nella memoria dello spettatore. La storia è raccontata da una prospettiva originale e accattivante, ma non decolla mai del tutto dal punto di vista emozionale. ‘Ti ricordi di me’ è un film che non riesce ad andare oltre l’apparenza: Ravello racconta una storiella moderna senza troppe pretese. Non aspettatevi dunque batticuore o fazzoletti asciuga lacrime ai titoli di coda, perchè le emozioni restano lontane anche dai più generosi. La partenza sprint del film stimola la curiosità dello spettatore e si evolve in sintonia con il resto del copione. La seconda opera di Ravello, però, non riesce a massimizzare le capacità di Paolo Genovese (Tutta colpa di Freud, Perfetti Sconosciuti etc) alla sceneggiatura e le potenzialità di Leo, arenandosi sul più bello.
Bea e Roberto sono i protagonisti di ‘Ti ricordi di me?”, due ragazzi problematici legati da un destino inarrestabile. Lei soffre di narcolessia e amnesie, lui è un cleptomane. Il nido d’amore diventa paradossalmente lo studio della psicologa presso la quale sono in cura. Giorno dopo giorno Roberto supera la sua timidezza e le barriere che Bea frappone tra lei e l’uomo. Il tradimento del compagno sconvolge la sua esistenza, ma spiana la strada ad un romantico inizio proprio con Roberto. I colpi di scena, ovviamente, non mancheranno…
La pellicola scorre via liscia per tutti i 91 minuti, grazie alla presenza di un buon Edoardo Leo. ‘Ti ricordi di me’ è una favoletta moderna, godibile in tutta la sua narrazione. Il regista Rolando Ravello gioca con tatto e originalità sugli aspetti drammatici del film, strappando più di un sorriso ai telespettatori e regalando un finale degno delle favole dei nostri tempi.