Luciano De Crescenzo è ancora oggi, a quasi novant’anni suonati, un grande rappresentante dell’Italia nel mondo. Non solo dell’Italia, ma anche di quella Napoli e di quella sua ‘napoletanità’ che lo ha reso celebre nel mondo, oltre che simpaticissimo. L’ex ingegnere IBM è uno che ha spaziato in tutte le arti possibili, tra cui romanzi, giornalismo, sceneggiatura e, ovviamente, spettacolo. Già perché Luciano De Crescenzo è stato ed è ancora un artista a tutto tondo, uno che ha saputo spaziare in diversi campi e ottenere sempre un successo planetario, soprattutto con i suoi libri. Dei Best sellers che lo hanno reso un autore tradotto in tantissime lingue, uno dei pochi nostri contemporanei a fare davero ‘il botto’ come scrittore. Uomo colto, raffinato e di grande cultura, anche se non alieno alla battuta e allo scherzo. Ricordiamoci, in fondo, che De Crescenzo è sempre un figlio della solare e gaudente Napoli: chi meglio di lui può essere incline al gioco e alla risata? La sua fama è stata giustamente celebrata in un documentario, intitolato ‘Così parlò De Crescenzo’.
IL FILM SU LUCIANO DE CRESCENZO
La sua vita è stata talmente straordinaria che, giunto a novant’anni, era lecito che qualcuno gli dedicasse un documentario sulla sua vita. All’interno è possibile vedere tutta una serie di attori e personaggi dello spettacolo che hanno conosciuto e amato il famoso scrittore napoletano, oltre ad averlo vissuto da vicino. Tra i primi sostenitori c’è stato sicuramente il noto uomo di spettacolo e musicista (suona infatti, come tutti sanno, il clarinetto) Renzo Arbore. Fu Arbore, infatti, ad intuire per primo le potenzialità di Luciano De Crescenzo sia come scittore ma, soprattutto, come intrattenitore colto e brillante uomo di spettacolo. Un uomo di spettacolo che avrebbe portato all’interno della televisione italiana quella sana napoletanità che è da sempre sintomo di allegria e di spensieratezza, oltre che di gioia di vivere. Ma Renzo Arbore non è il solo ad essere intervistato nel documentario-film ‘Così parlò De Crescenzo.’ A dire la sua c’è stata anche la famosa attrice italiana Isabella Rossellini, che, con un sorriso sarcastico sulla bocca, ha confermato le sue grandi arti seduttorie.
IL TEORICO DELL’AMORE
Lo dicevamo in precedenza, Luciano De Crescenzo è senza ombra di dubbio un grande seduttore e latin lover, come ha confermato un’attrice d’eccezione come Isabella Rossellini. Ma Luciano De Crescenzo è anche un vero teorico dell’amore, uno che, oltre sul campo, è avvezzo a parlarne nei suoi libri. Spesso con un grande senso di ironia, pungente e al tempo stesso bonaria, senza cattiveria. Sulle pagine de ‘Il Mattino’, De Crescenzo ha parlato di cosa sia questo grande sentimento sciorinando citazioni latine, nemmeno troppo ricercate: ‘Cartesio soleva dire “Cogito ergo sum”, mentre io dico “Amo ergo sum“. Grazie al sentimento d’amore possiamo affinare la nostra intera individualità, possiamo confrontarci con l’altro e crescere. In sostanza è un’energia che alimenta tutto il nostro corpo e tutta la nostra anima.’ Poi, una dichiarazione che è in forte contrasto con la sua fama di seduttore: ‘Per un bel periodo di tempo della mia vita ho dirottato tutte le mie energie ‘amorose’ verso l’amicizia. E’ un sentimento che nel corso del tempo ho sentito molto vicino alla mia definizione di “uomo libero”.
LA STORIA CON LA ROSSELLINI e L’AMICIZIA CON BUD SPENCER
La vita privata e sentimentale di Luciano De Crescenzo è stata a dir poco turbolenta. Tra i tanti amori, veri o presunti, c’è stato quello con Isabella Rossellini, la bellissima figlia d’arte del regista Roberto. Un legame solido che sarebbe potuto sfociare in un matrimonio ma che, purtroppo, andò a monte. Lo stesso Luciano De Crescenzo ha ammesso che i due avrebbero dovuto convolare a nozze, salvo poi terminare la loro storia in maniera brusca e forse inaspettata.
E’ lo stesso scrittore che lo ha raccontato sulle pagine del quotidiano online Dagospia: ‘Degli impegni di lavoro la portarono a New York e fummo costretti a separarci. In fin dei conti, però, è stata la nostra fortuna: probabilmente la storia sarebbe finita lo stesso e adesso non ci vorremmo così bene.’ Ma non solo. Pochi sanno che De Crescenzo e Bud Spencer erano anche compagni di scuola e vicini di casa. Racconta lo scrittore: ‘Era solo grazie alla sua grande mole che potevo passare incolume attraverso ‘il pallonetto’, una sorta di via Pal molto pericolosa’. Il grande Bud era così nei film come nella vita: un grande e grosso gigante buono.