La prima serata di Iris è dedicata a uno dei film più famosi della storia del cinema: La corazzata Potemkin, di Sergej Michajlovic Ejzenštejn. Lo scorso anno la pellicola La ha festeggiato i 90 dalla prima proiezione aperta al pubblico, avvenuta il 21 gennaio 1926. “Oggi Bronenosec Potëmkin ci appare non meno vivo e coinvolgente di novant’anni fa. E la tematica principale del film conserva tutta la sua attualità: accanto alla Libertà e all’Uguaglianza dell’umanità è necessaria la Fratellanza, la rinuncia alla violenza, il riconoscimento del legame che lega tutti noi sulla Terra”, ha detto Naum Kleiman, per decenni direttore della cineteca di Mosca, in occasione dell’anniversario. La celebre scena della scalinata, clicca qui per vederla, fa parte del quarto atto dal titolo “La scalinata di Odessa”: “Fu proprio la scalinata con il suo “movimento” a suggerire l’idea della scena e a provocare, con la sua fuga, la fantasia del regista, dando origine a una nuova “forma a spirale”, ha scritto Ejzenštejn. Ricordiamo che il film va in onda su Iris a partire dalle 21.10 ma sarà possibile vederlo anche in streaming grazie al portale di Mediaset, sui propri dispositivi mobile cliccando qui.
CURIOSITÀ
Una pellicola di genere guerra, drammatica e bellica che è stata affidata alla regia di Sergej Michajlovic Ejzenstejn, il soggetto è stato scritto da Nina Agadzanove-Sutko e la sceneggiatura è stata invece estesa dallo stesso regista che ha anche realizzato il montaggio con Grigorij Vasil’evic Aleksandrov. La produzione del film è stata firmata da Goskino e la direzione della fotografia è stata curata da Eduard Tisse mentre le musiche della colonna sonora sono state scritte da Edmund Meisel con Nikolaj Kriukov e Dmitrij Dmitrievvic Sostakovic, la scenografia invece, è stata ideata da Vasili Rachals. Il film è stato prodotto in URSS nel 1925 e la sua durata nella versione cinematografica è di 75 minuti circa. Che dire di un film sul quale tutto è stato detto, scritto, teorizzato e analizzato? Non molto se non che, tra le curiosità e le divergenze con la realtà, proprio la scena della scalinata di Odessa è un fake storico perché il massacro nella città, oggi ucraina, avvenne di notte in viuzze interne e non sulla scalinata e durante le ore di sole, ma la location era ideale per le espressioni artistiche del regista. Proprio la tensione della scalinata, della carrozzina, del bambino e della madre, nel film ‘Gli Intoccabili /The Untouchables’, Brian de Palma ha reso omaggio a quella scena con la sua altrettanto famosa in stop-motion ed alta tensione, nella quale Kevin Costner si tuffa per fermare la carrozzina lanciando la pistola a Andy Garcia. (agg. di Cinzia Costa)
NEL CAST VLADIMIR BARSKIJ
Il celebre film La corazzata Potemkin va in onda su Iris oggi, giovedì 26 ottobre 2017, alle ore 21.10. Una pellicola che sta raggiungendo, proiezione dopo proiezione, restaurata, studiata, analizzata in ogni frames, il secolo di vita. La Corazzata Potemkin/L’incrociatore Potemkin o, più semplicemente, La corazzata Potemkin è un film russo datato 1926, ovviamente in bianco/nero e muto. Un vero documento del cinema mondiale. La regia è stata curata dal famoso regista baltico, un vero nome di culto nei circuiti del cinema d’essai, Sergej Michajlovic Ejzenštejn, noto al mondo per le sue pellicole basate su un realismo romantico, a volte crudo, spesso intriso di quella malinconia tipicamente russa come il successivo ‘Aleksandr Nevskij’ o la trilogia dedicata ad Ivan il Terribile, ‘Ivan Groznyj’, terminata nell’immediato dopo guerra. Protagonista delle vicende della famosa corazzata, l’attore Vladimir Barskij, il famigerato Capitano Golikov dal carattere duro, a tratti spietato, anti-eroe per eccellenza. Da segnalare nelle musiche de ‘La Corazzata Potemkin /l’incrociatore Potemkin’, la presenza diretta e compartecipata di una grande maestro e pioniere della musica moderna, Dmitrij Dmitrievic Šostakovic. Ma ecco la trama del film nel dettaglio.
LA CORAZZATA POTEMKIN, LA TRAMA DEL FILM
Al di là della divertente espressione di un Fantozzi irriverente e simbolo di un’Italia godereccia a piccolo borghese, La Corazzata Potemkin/L’incrociatore Potemkin è un vero documento storico oltre che essere allo stesso tempo una pellicola da scuola del cinema per la complessità e le teorie cinematografiche espresse da tutto il cinema di Sergej Michajlovic Ejzenštejn, in quegli anni faro, assieme alla Germania espressionista di Murnau, Lotte Eisner e Robert Wiene, senza dimenticare Fritz Lang. Strutturato in cinque atti, la vicenda racconta l’epopea dei marinai imbarcati sulla corazzata da guerra russa. La sceneggiatura, curata dallo stesso Ejzenštejn, scrittore di fama oltre che regista, ha voluto per questo lungometraggio una miscela di fatti realmente accaduti e vicende inventate, ma in stile con il mood dell’epoca, una Russia nella cui struttura sociale la Rivoluzione raggiungeva il primo decennio di mutazioni ideologiche, ed il cinema ancora non era nemico del pensiero marxista. Nel primo atto, ‘Uomini e Vermi’, i marinai, ancorati al largo dell’isola di Tundra, iniziano a reclamare la loro dignità nel momento in cui si accorgono che il rancio di cui si nutrono è in gran parte composto da alimenti scaduti, ma il medico di bordo corrotto, nega l’evidenza. Nel secondo atto, ‘Dramma sul Ponte’, gli insubordinati ricevono la possibilità di non essere giustiziati se accetteranno di mangiare il rancio senza ribellione. Il diniego continua costringendo il comandante ad ordinare prima i riti religiosi destinati ai condannati a morte, in seguito la fucilazione. Ma il plotone non accetta e non esegue l’ordine. Negli atti successivi le vicende della nave si spostano in successione verso la terraferma, verso l’epilogo storico, drammatico della ‘Scalinata d’Odessa’, la classica scena della carrozzina che precipita dalla famosa scalinata della città baltica, il plotone che marcia su ritmi e scansioni musicali tremende.