Camilla Nesbitt e il marito Pietro Valsecchi nel 1991 hanno creato la Taodue, dando vita ad una grande striscia di successi, sia per quanto riguarda il cinema che la televisione. In un’intervista rilasciata a La verità, la produttrice ha chiarito il suo punto di vista nei confronti del caso Weinstein, ma anche parlato dei momenti più importanti della sua carriera oltre che del più grande successo da lei ottenuto insieme ai suoi familiari. Nata da padre inglese (un suo avo ha scoperto la Dancalia, nel Corno d’Africa) e da madre pugliese, la Nesbitt ha trascorso la sua infanzia a Roma anche se l’incontro con il mercato audiovisivo p avvenuto a Milano: “Un mio amico mi aveva chiesto di aiutarlo con i buyer stranieri, e ho scoperto un settore che mi attraeva e mi interessava. Così nel 1987 creo una mia società, la Nova Film, finché nel 1991 incontro Pietro Valsecchi e con lui fondo la Taodue e faccio due figli, Filippo e Virginia”.
Il grande successo di Checco Zalone
La Taodue ha permesso a Camilla Nesbitt di ottenere importanti record nel mondo del cinema, soprattutto grazie alla collaborazione con Checco Zalone. È stato il figlio Filippo a consigliare una collaborazione con il comico pugliese visto per la prima volta a Zelig. I suoi film hanno ottenuto i migliori incassi della storia del cinema italiano per complessivi 175 milioni di euro (il più visto è stato l’ultimo, Quo vado, che ha incassato nel 2016 ben 65 milioni di euro). Tali pellicole hanno permesso di esportare il nostro cinema anche all’estero, l’ultima sfida alla quale la Taodue sta lavorando è infatti un remake di Quo vado in Francia. Camila Nesbitt racconta le ragioni dell’incredibile successo di Luca Medici, tanto diverso dagli standard impegnati tipici della Taodue: “Zalone ha sempre una morale nelle sue favole. È laurato in giurisprudenza, è musicista, legge molto, è molto colto anche musicalmente, non fa parlare di sé, ha una moglie e due figlie di cui non leggete mai. Il suo è un linguaggio universale, tant’è vero che piace anche all’estero. E pensare che ha cominciato facendo musica ai matrimoni”.
Tanti casi Weinstein anche in Italia
Nell’intervista rilasciata da Camilla Nesbitt a La verità non manca il riferimento al caso Harvey Weinstein, il potente e ricco produttore cinematografico americano, accusato di molestie e abusi sessuali nei confronti di giovani attrici e soubrette . Pur esprimendo la sua contrarietà nei confronti di Weinstein e del suo comportamento, la produttrice di Taodue si è detta contraria alla ricerca di un unico colpevole in una pratica diffusa nel mondo dello spettacolo e non solo in esso: “Non vorrei che si parlasse così diffusamente di Mister Weinstein per circoscrivere il reato delle molestie sessuali a un singolo protagonista e occultare così i vizi e i difetti del mondo di Hollywood e del cinema. Sicuramente anche in Italia avvengono cose simili, ma non solamente negli ambienti del cinema e della televisione”. Infine, un ultimo riferimento alla sua vita privata che la Nesbitt preferisce tenere riservata. Alla domanda relativa al momento più bello della sua vita: “Personale, la nascita dei miei due figli. Professionale: il record di spettatori al cinema e in tv”.