“Un pezzo di pane”, così Federica Lucaferri definisce il comportamento di Fausto Brizzi nei suoi confronti. L’attrice romana, che interpreta il ruolo di Tamara in “Poveri ma ricchi” e il sequel, ha commentato le accuse di molestie sessuali rivolte al regista. Avendo lavorato a stretto contatto con lui, la 21enne dice la sua sullo scandalo che sta travolgendo il cinema italiano. «Sono rimasta abbastanza scioccata, quello che conosco io è un uomo gentile, paterno, disponibile e molto a modo», racconta Lucaferri al Corriere della Sera in merito al filmato delle Iene. Per questo è rimasta sorprese dalle accuse: «Non ci credo. Però nemmeno posso metterci la mano sul fuoco, non è mica mio fratello». Il suo provino con Fausto Brizzi è stato normalissimo: appuntamento il 19 luglio dell’anno scorso alle due di pomeriggio negli uffici della Wildside, dove l’hanno accolta due addette al casting. Il regista lo ha visto una settimana dopo nel suo ufficio-loft di San Lorenzo, dove si è presentata con il suo ragazzo e dove ha trovato altre quattro persone, tra cui l’aiuto regista. «Eravamo seduti intorno al tavolo e Fausto mi spiegava com’era il film. Io lo ascoltavo stupita, dubbiosa, non avevo capito che mi aveva già presa. Guarda che Tamara sei tu, mi ha detto e io non ci potevo credere».
FEDERICA LUCAFERRI SU FAUSTO BRIZZI: “NON CREDO ALLE ACCUSE”
Mai un atteggiamento ambiguo o sconveniente, mai un problema con Fausto Brizzi per Federica Lucaferri, che ha avuto modo di conoscere il regista sul set di “Poveri ma ricchi” e il sequel. Anche per questo stenta a credere alle accuse, attraverso le Iene, di molestie sessuali. La Warner Bros Italia intanto ha deciso che “Poveri ma ricchissimi” uscirà senza il credit del regista, con cui non intende lavorare mai più, e questa è invece una decisione che in parte comprende, ma sottolinea anche nell’intervista al Corriere della Sera che però «la verità non è stata ancora accertata». D’altra parte le dispiace per il regista: «Fausto ci credeva tanto in questo film, si parlava già del terzo». L’attrice, che ha frequentato l’ufficio-loft di Brizzi, ha raccontato di essersi trovata da sola con il regista in un’occasione, alla seconda lettura del copione, e ha assicurato che si è comportato benissimo con lei. «È sempre stato professionale, non mi ha mai mancato di rispetto, anzi mi ha fatto un discorsetto serio: non accontentarti, Federica, e ricordati che nel cinema l’unica cosa che non dovrai saper fare alla perfezione è soltanto volare».
“DA QUESTA STORIA VOGLIO RESTARE FUORI”
Federica Lucaferri non può testimoniare episodi sconvenienti nel mondo del cinema, quindi nessun caso di molestie per quanto la riguarda. Questo anche perché dice di saper riconoscere un’audizione serie da una trappola: «I provini non si fanno a casa del regista e non è lui che ti telefona, ovvio. Ci si affida a un’agenzia, che prende contatto con il direttore del casting e ti fissa un appuntamento, a cui di solito ci sono anche i tecnici delle riprese e una spalla per le battute. Quando ero più piccola mi portavano i miei genitori». Una volta, ad esempio, un regista la invito a prendere un caffè: «Non ho accettato. Se vuoi vedere come recito, parla con il mio agente». Le accusatrici di Fausto Brizzi alle Iene hanno parlato di “uno sguardo da pazzo”, ma lei quegli occhi rossi non li ha mai visti. In questi giorni comunque non ha chiamato il regista, ma ha ribadito la sua posizione: «Non credo che sia colpevole, però mai dire mai. E comunque da questa storia voglio restare fuori».