Il botta e risposta tra Lisa Fusco e le ‘bimbe’ di Giulia De Lellis continua, passando a luoghi più appropriati. La soubrette ha infatti deciso di passare ai fatti e punire tutte quelle persone che l’hanno minacciata e diffamata nelle ultime settimane, dopo che lei le ha criticate per il loro atteggiamento tenuto nei social network. Lei stessa ha confermato di essersi rivolta alla Procura della Repubblica, denunciando tutti coloro che l’hanno accusata ingiustamente facendole passare un vero e proprio incubo. La conferma è arrivata nell’intervista rilasciata a 361 Magazine (clicca qui per vedere il video) nella quale la Fusco ha mostrato anche gli atti che documentano come la sue non siano semplici parole prive di fondamento. Ora le fan più agguerrite di Giulia De Lellis saranno chiamate a difendersi anche se non tutte hanno smesso di esprimersi duramente contro la Fusco. Quale sarà il prossimo capitolo di questa intricata vicenda?
Lisa Fusco passa ai fatti e denuncia le ‘bimbe’ di Giulia De Lellis
Tutto aveva avuto inizio quando le sostenitrici di Giulia De Lellis avevano dichiarato il proprio voto contro Cristiano Malgioglio, spingendo Lisa Fusco ad inviare un messaggio aereo sopra la casa del Grande Fratello Vip 2. Con esso aveva informato l’amico di avere le ‘bimbe’ contro di lui, motivo per cui si era scatenato un vero polverone mediatico. La stessa Fusco, intervistata dal settimanale Nuovo, aveva ammesso di essere stata presa di mira da alcune sostenitrice a causa delle quali stava vivendo un vero e proprio incubo: “Mi hanno augurato le cose peggiori – ha spiegato la Fusco -. Da quel giorno vivo un incubo e ormai non dormo più. Mi hanno davvero terrorizzato. Hanno riempito le pagine dei mie social network di insulti. Mi hanno definita ‘demente’ e ‘nana malefica’, hanno insultato mia madre e hanno minacciato di sfregiarmi con l’acido all’uscita degli studi di Pomeriggio 5 e persino di uccidermi”. Proprio questo accanimento, ha spinto la soubrette a chiedere aiuto ai suoi avvocati che hanno deciso di rivolgersi a chi di dovere per tutelare la cliente.