Il mondo della musica avrà anche delle opinioni contrastanti su Justin Bieber, ma non si può negare che il cantante sia un vero e proprio fenomeno mediatico, vantando milioni di fan. Il suo profilo Twitter qualche mese fa ha raggiunto e superato la soglia di 100 milioni di follower, risultato che gli ha permesso anche di piazzarsi inevitabilmente nella classifica dei cantanti più twittati del pianeta. Nello specifico, Bieber si è piazzato al quarto posto di questa interessante, che lo vede comunque al secondo posto tra gli artisti del continente americano. A sorpresa, infatti, sono i paesi orientali a vantare i migliori risultati su Twitter: i cinguettii più frequenti sono quelli dei BTS, la band dei Bangtan Boys, un gruppo sudcoreano che si è formato nel 2013 a Seul. Al secondo posto si piazza sembre una gruppo della Corea del Sud ovvero i Seventee. Terza, a sorpresa, è Camila Cabello, seguita proprio da Bieber. Nella top ten si piazzano anche due ex One Direction ovvero Harry Styles e Niall Horan.
Nuovi guai giudiziari per Justin Bieber e i suoi collaboratori?
Il cambiamento di Justin Bieber è evidente tra i suoi fan che da mesi non sentono parlare di colpi di testa, arresti o altri gesti più che criticabili. La prima ad essersene accorta è stata la sua attuale fidanzata Selena Gomez che ha deciso di concedere all’artista una seconda possibilità, dopo la fine della burrascosa storia avvenuta (dopo un lungo tira e molla) nel 2015. E proprio nel periodo in cui la pop star di fama mondiale sembra voler dimenticare gli eccessi del passato, è un suo fedele collaboratore ad essere colto in fallo. Protagonista di questa brutta avventura è Michael Arana, il trentaduenne capo della sicurezza di Bieber, che qualche ora fa è stato arrestato per guida in stato di ebrezza. Secondo quanto riporta il Local 10 News, Arana avrebbe causato un incidente a Miami nel quale sarebbe stata coinvolta anche un’auto della Polizia. Le analisi alle quali è stato sottoposto l’agente di Bieber avrebbero dimostrato un tasso alcolico superiore alla media. Da qui, l’inevitabile arresto.