Romeo e Giulietta il cui titolo originale è The Most Excellent and Lamentable Tragedy of Romeo ad Juliet, è una delle più grandi opere realizzate dal celeberrimo scrittore inglese William Shakespeare. Tragedia divisa in cinque atti ambientata tra Verona e Mantova nell’Italia del Cinquecento, racconta della tragica vicenda sentimentale di due innamorati divisi dall’astio delle rispettive e nobili famiglie: i Montecchi e i Capuleti. Stasera, martedì 14 febbraio 2017, Rai 4 manderà in onda il film Romeo e Juliet, con Hailee Steinfeld, che ne racconta la storia. Una tragedia che lo scrittore britannico ha realizzato tra l’anno 1594 e 1596 in un periodo in cui si stava avvicinando decisamente alle commedie romantiche, tant’è che i successivi lavori furono Sogno di una notte di mezza estate, Il mercante di Venezia, Molto rumore per nulla, Come vi piace, La dodicesima notte e Le allegri comari di Windsor. C’è da sottolineare come la storia raccontata in questo capolavoro non è stata inventata dall’artista inglese bensì sia una rielaborazione di una vicenda già raccontata da altri scrittori come il francese Pierre Boaistiau e da Arthur Brooke, con delle sostanziali variazioni che hanno permesso alla versione shakespeariana di diventare un po’ il simbolo dell’amore e del romanticismo.
La rielaborazione che William Shakespeare ha eseguito nella tragedia di Romeo e Giulietta nella Verona del ‘500, ha permesso di dare una chiave di lettura differente. Per l’artista britannico l’amor tra i due protagonisti diventa simbolo dell’amore tragico. Un modo per raccontare quella che era la crisi del mondo culturale della società civile in cui si è ritrovato a vivere lo stesso Shakespeare. Una visione di un mondo nel quale sembra regnare l’anarchia, con le figure importanti del potere temporale della Chiesa e quello politico del Principe che non riescono ad imporre l’ordine, sia nel concreto delle vicende quotidiane, che per quanto concerne la spiritualità. Infatti, a differenza della versioni di Boaistiau in cui i due amanti vengono praticamente indicati come colpevoli di un’unione vissuta in maniera aperta e quindi di aver voluto seguire il loro cuore, in quella di Shakespeare c’è l’esaltazione dell’amore di Romeo nei confronti di Giulietta e viceversa, con i due amanti che sono pronti a sfidare qualsiasi cosa pur di stare insieme. Un amore talmente forte che porta i protagonisti a suicidarsi, entrambi consci di non poter più stare al fianco del proprio amato.