Gerardo De Sapio è uno dei protagonisti della puntata di questa sera di Sono innocente, condotta da Alberto Matano: l’uomo, brigadiere dei Carabinieri di Avellino, ha lavorato trent’anni tra le fila delle forze dell’ordine e non in un settore qualsiasi, ma in quello della lotta contro la criminalità organizzata. Il suo incubo inizia l’8 marzo 2008 quando viene arrestato dai suoi stessi colleghi: l’accusa, è di favoreggiamento del clan mafioso Genovese. Un’accusa molto pesante, che Gerardo De Sapio fa fatica a digerire: lui che per trenta lunghi anni ha combattuto proprio contro quelle stesse cose di cui lo si accusava. Trasferito in carcere, passerà nove giorni dietro le sbarre del carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. Sarà assolto solo un anno dopo, nel 2009, per non aver commesso il fatto, ma la vergogna nel suo animo peserà comunque come un macigno.
I motivi dell’arresto del brigadiere Gerardo De Sapio erano legati a delle intercettazioni avvenute in carcere, che nominavano il suo nome di battesino: un accusa che poi sarà rivelata falsa, così come rivelato dal Gup Miraglia Del Giudice. Visti i danni subiti, soprattutto a livello psicologico, Gerardo De Sapio ha chiesto un risarcimento pari a un milione di euro allo Stato, che però gli è stato negato. Ha ricevuto solo un indennizzo di tremila euro: in questi anni De Sapio ha continuato a dare battaglia legale per far sì che fossero perseguite le persone responsabili del suo arresto, cosa che per ora non è successo. Sentiremo la sua storia questa sera a Sono Innocente: la sua, come tante altre, è una storia fatta di ingiustizie ed errori giudiziari, che hanno inesorabilmente rovinato la vita a una persona che non se lo meritava.