Nella seconda serata di Sky Atlantic di oggi, venerdì 10 marzo 2017, andrà in onda il sesto episodio di The Bridge 3 – La serie originale, in prima Tv assoluta. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana precedente: una volta ritrovato il simbolo babilonese e fatti i collegamenti con il foglietto trovato sul frigorifero di Morton, la squadra inizia a fare i dovuti collegamenti. Intanto, Jeanette (Sarah-Sofie Boussnina) avanza dei dubbi riguardo alla permanenza della rivale in amore nella sua casa. Asa (Anna Björk) non intende ccontinuare a sopportare quella presenza, nonostante il marito le faccia notare che il suo comportamento è più vicino a quello di una 12enne. Nel frattempo, Tina (Ida Engvoll) manifesta la sua preoccupazione per le minacce di morte ricevute in seguito al pedinamento di Anna. Nel frattempo, Annika (Louise Peterhoff) manifesta ancora una volta la propria gelosia verso l’amante, ma questi, stufo, le intima di scendere dalla propria auto. Dopo aver parlato con Freddie (Nicolas Bro), Saga (Sofia Helin) ottiene un indizio su Claes (Reuben Sallmander), l’ex socio del gallerista ed ex marito di Asa. Saga e Henrik (Thure Lindhardt) raggiungono quindi il magnate per interrogarlo riguardo a questi particolari, a partire dall’odio che potrebbe averlo spinto a commettere quegli omicidi. Mentre la squadra cerca ancora degli indizi, la madre di Saga informa il terapeuta degli ultimi aggiornamenti sulla figlia. La detective invece viene informata dal capo che Hans (Dag Malmberg) sta per essere attaccato al respiratore. Nel frattempo, Tina chiede l’aiuto di John (Rafael Pettersson) per proseguire le sue indagini e gli consegna il numero di telefono su cui vuole che indaghi. Anche se inizialmente il partner rifiuta, alla fine le consegna ciò che vuole. Henrik invece fa un pallido tentativo di conquistare Saga, che per una volta rifiuta di incontrarla. Il giorno dopo, Tina continua a premere perché la verità venga fuori, ma il capo le fa notare che sta cercando di infangare un morto e che quindi non potrà fare altro che peggiorare sia la sua situazione che quella di molti altri. La squadra viene poi avvisata di un nuovo omicidio, brutale, in cui la vittima è stata appena al soffitto all’interno di una botte. Un video mostra gli ultimi attimi di vita dell’uomo ed anche il pasaggio del killer, anche se di spalle. Risalgono quindi alla giovane Anna, la moglie della vittima, ma Saga sceglie di non interrogarla perché troppo sensibile, lasciando il compito a Henrik. Tramite la madre, la detective scopre che Anna in precedenza lo aveva tradito con un altro uomo, che alla fine si è suicidato. Grazie ad Emil (Adam Pålsson), Saga ottiene conferma che gli ultimi omicidi sono collegati allo stesso serial killer. Grazie all’analisi della scena del crimine, si scopre che l’ultima vittima aveva nei pantaloni la parte sottratta al caso precedente. Saga inizia a notare che gli organi sottratti hanno un preciso significato, collegati alle stesse vittime. Quella sera, il capo sorpende Saga ancora al lavoro e le consiglia di andare via, avanzando anche l’ipotesi che possa aver bisogno di una pausa, ma la detective rifiuta, nonostante abbia appena scoperto che la madre si è suicidata.
Nel prossimo episodio, vedremo Saga sempre più compromessa dalle tragedie che la circondano. La morte della madre, per mano propria, solleverà antichi rancori e dissapori, così come sensi di colpa inespressi. Potrà contare sul supporto di Henrik, con cui ora può avvertire più di qualche punto in comune, oltre che al rapporto con il capo, che nonostante tutto si sta rivelando molto comprensiva nei suoi confronti. Ancora una volta verrà però chiamata ad affrontare la morte, viste le gravi condizioni di salute di Hans, che potrebbero portarlo alla fine dei suoi giorni. In tutto questo, il modus operandi sul campo della giovane detective appare sempre più mutato. L’abbiamo vista infatti rinunciare ad un interrogatorio perché consapevole di poter fare leva sulle fragilità di una testimone, un evento particolare che fino ad ora non era mai accaduto.