, storica collaboratrice di Fabrizio Corona e imputata con l’ex re dei paparazzi nel processo milanese sui 2,6 milioni di euro trovati in Austria e in un controsoffitto, ha commentato le richieste di condanna. Il pm ha, infatti, chiesto 2 anni e 4 mesi di reclusione per lei e 5 anni di carcere per l’ex agente fotografico. «Fabrizio è un gran lavoratore e io e lui non abbiamo mai ammazzato nessuno, mentre c’è tanta gente che, a differenza nostra, i soldi li ha portati alle Cayman», ha dichiarato Francesca Persi, come riportato dall’Ansa. Le richieste di pena hanno sorpreso la collaboratrice di Fabrizio Corona, che ai cronisti ha dichiarato di considerarle alte. Nonostante ciò, continua a credere nella giustizia e nella verità. Per il pm, come ha avuto modo di precisare durante la requisitoria, Fabrizio Corona va inoltre indagato anche per un altro reato, l’appropriazione indebita. (agg. di Silvana Palazzo)
Avrebbe occultato il suo tesoro da 2,6 milioni di euro per sottrarlo alle verifiche dell’autorità giudiziaria e al sequestro, arrivato poi con la disposizione della Sezione misure di prevenzione: lo sostiene il pm Alessandra Dolci, che ha chiesto 5 anni di reclusione per l’ex agente fotografico. Durante la requisitoria il pm ha spiegato che Corona avrebbe nascosto 1,7 milioni di euro in contanti nel controsoffitto di Francesca Persi per renderli “non tracciabili”, come accaduto in passato quando ha portato denaro in Svizzera o a San Marino. Il pm ha aggiunto che quel denaro potrebbe arrivare dal nero della Fenice, la vecchia società di Corona, dai proventi di reati commessi in passato o di evasioni fatte in passato con soldi poi allocati altrove. La difesa dell’ex agente fotografico sostiene invece che quella somma sarebbe frutto del “nero” accumulato tra il 2008 e il 2012, mentre quelli portati in Austria sarebbero frutto del “nero” prodotto tra 2015 e 2016. (agg. di Silvana Palazzo)
Fabrizio Corona vuole giustizia e lo ha urlato in tribunale a Milano, dove l’ex fotografo dei vip è sotto processo. Show all’inizio dell’udienza a causa della produzione di atti da parte dell’accusa. «Vergogna, voglio giustizia», ha urlato l’ex re dei paparazzi, che da tempo lamenta errori nell’inchiesta da parte della polizia e della procura. Il presidente del collegio, Guido Salvini, ha dovuto interrompere momentaneamente l’udienza e disporre l’espulsione dall’aula dell’ex agente fotografico.
«Corona questa è un’udienza importante per lei, stia tranquillo», aveva detto lo stesso Salvini prima di interrompere l’udienza. Tra l’altro il pm Alessandra Dolci aveva deciso di rinunciare alla produzione di nuovi atti per chiudere oggi la requisitoria e procedere con la richiesta della pena. Fabrizio Corona è poi stato riammesso in un secondo momento. Il presidente ha chiesto alla difesa se l’imputato «volesse assistere ora tranquillamente e rispettosamente alla discussione» del pm. Il legale Ivano Chiesa ha chiesto scusa a nome del suo assistito: «Ha perso la pazienza, purtroppo è il suo carattere e gli è già costato caro». Il giudice ha quindi ricordato che in caso di altro allontanamento, l’espulsione diventa definitiva.
Fabrizio Corona è accusato di intestazione fittizia dei beni alla coimputata Francesca Persi per un tesoretto di 2,6 milioni di euro trovato nel controsoffitto dell’abitazione della collaboratrice e nelle cassette di sicurezza in Austria. Il pm ha chiesto una condanna a 5 anni per Fabrizio Corona, che va indagato anche per un altro reato, l’appropriazione indebita. Per Francesca Persi, invece, sono stati chiesti 2 anni e 4 mesi. La sentenza è prevista lunedì 12 giugno.