COMMENTO, A GUENADE NEI MISTERI SEPOLTI DAL TEMPO
Atmosfere noir ieri sera per Canale 5, che con i Delitti della salina ha portato sul piccolo schermo un’indagine investigativa che racchiude passato e presente. Il mistero delle mani mozzate, che riaffiorano dalla salina di Guenade, cela infatti un segreto sepolto quasi un secolo prima, quando un serial killer ha messo fine alla vita di una serie di giovani donne, misteriosamente scomparse e mai più ritrovate. Il ritmo della narrazione è lento, quasi statico, come a voler fermare il tempo in quella bolla fra passato e presente in cui i protagonisti di oggi si ritrovano a fare i conti con i dubbi del passato.
In questo incedere graduale, quasi sfumato, il killer del presente continua a fare le proprie mosse, muovendo le pedine di un macabro gioco che coinvolge gli eredi delle vittime di cento anni prima. Perfetto, nel ruolo del capitano Franck Mercoeur, l’attore Anthony Maugendre, che è riuscito a trasmettere al protagonista tutta la malinconia di un uomo che, così come le vittime della salina, è intrappolato da un dolore senza fine.