Tra i grandi protagonisti della serata su Rai Uno Roberto Bolle – Danza con me c’è anche il canautore britannico Sting. Questi ha preso il centro del palcoscenico mostrando tutta la sua bravura e ancora una volta l’intensità con la quale decide di confrontarsi con il pubblico presente. Svela un’altra delle sue virtù e cioè quella di suonare davvero molto bene il contrabasso. La gente che segue da casa si esalta sui social network con chi afferma: “C’è pure Sting, questo è il programma migliore del 2018“. Forse è un po’ presto dirlo visto che siamo al 1° gennaio, ma di certo non è un personaggio da vedere tutte le sere sulla televisione italiana. Ha accompagnato la danza di Roberto Bolle insieme a un ballerino siriano che è stato minacciato a morte dall’Isis e ha contro il padre per questa sua professione. Questi ha raccontato che calcare lo stesso palcoscenico di Roberto Bolle e Sting lo emoziona ed è la cosa più bella che poteva accadergli. (agg. di Matteo Fantozzi)
“MI PIACE SENTIRMI ITALIANO”
Il nuovo anno su Rai 1 si apre nel segno dello spettacolo con la S maiuscola. Una prima serata con Sting all’insegna del ballo ma anche della musica grazie al programma Roberto Bolle – Danza con me. Infatti tra gli ospiti più attesi spicca il celebre cantante britannico Gordon Matthew Thomas Summer, meglio conosciuto dai propri fan con il nome d’arte di Sting. Un artista straordinario che in carriera oltre ad essere stato per tanti anni il leader dei The Police ed uno eccelso solista, ha anche ottenuto quattro nomination ai Premi Oscar per aver firmato altrettante colonne sonore, ultima delle quali per il film Jim: The James Foley Story in questo 2017. Tra l’altro Sting ha un rapporto preferenziale con il nostro Paese essendo proprietario di una bellissima tenuta in Toscana dove produce vino ed olio. Un’italianità che lui stesso ha voluto rimarcare nella recente intervista rilasciata al quotidiano La Stampa: “Il fatto di sentirmi un po’ italiano è una delle cose belle della mia vita.. Ho una tenuta in Toscana in cui produciamo vini e olio. Zucchero, che è un grande intenditore oltre che mio amico, apprezza molto i miei prodotti e ne vado fiero. Mi piace sentirmi un po’ parte di questo Paese”.
STING, “ADATTO LA MUSICA AL RACCONTO”
Sting è stato recentemente ospite a Cesena per prendere parte al Festival Imaginaction dedicato al mondo dei videoclip. Durante il suo intervento, l’artista britannico ha voluto parlare di tantissime tematiche partendo dal suo modo di comporre musica evidenziando il concetto di essere essenzialmente un narratore che adatta lo stile di musica al caso specifico: “Sono un narratore dunque se una storia richiede il country o il jazz allora cerco di adattare la musica a quello che sto raccontando..”. Un piccolo passaggio lo ha voluto dedicare ai grandi artisti che negli ultimi anni ci hanno lasciato anzitempo come David Bowie, Prince e George Michael dicendosi sicuro che la loro musica li renda immortali. Infine, Sting ha voluto ricordare la prima parte della propria vita, quella in cui svolse la professione di insegnante di inglese: “In classe si deve insegnare e ciò che importa è coinvolgere. Ma anche da artista il mio compito è quello di entusiasmare. Alla fine stare su un palco o dietro una cattedra sono cose molto simili”.
“DOVEROSO NON RIMANERE INSENSIBILE DI FRONTE ALLE INGIUSTIZIE”
Sempre nell’ambito della sua partecipazione al Festival di Cesena, Sting ha voluto toccare anche delle tematiche che esulano dalla sua professione di artista ed in particolare degli attentati terroristici partendo da quello dell’11 settembre a New York. Sting ha anche voluto ricordare come sia dovere degli artisti non rimanere insensibili dinnanzi alle ingiustizie ed alle pazzie del genere umano: “Abito a New York e di quel giorno ricordo tutto, ancora oggi a volte sogno quella distruzione… Sono una rockstar ma non dimentico di essere anche un cittadino. Voto, ho le mie idee politiche, leggo i giornali e a 66 anni credo di essermi fatto un’idea di cosa è giusto e cosa sbagliato. Chi fa il mio mestiere ha il dovere di non rimanere insensibile di fronte alle ingiustizie e alle pazzie perpetrate da chi si dovrebbe vergognare di far parte del genere umano”.