Grande successo per “Rocco Chinnici – È così lieve il tuo bacio sulla fronte” che ieri sera su Rai 1 è stato visto da 4 milioni 780 mila spettatori e il 20,1% di share dominando la prima serata. Il film tv tratto dal libro di Caterina Chinnici, figlia del magistrato ucciso dalla mafia, ha conquistato anche il web: moltissimi i tweet con l’hashtag #RoccoChinnici. “Spero che molti giovani stasera siano davanti la tv a vedere il film su #RoccoChinnici ancora oggi simbolo di integrità morale e forte senso dello stato. Un esempio per me durante la mia adolescenza, un esempio per tutti coloro che dicono no alla mafia” ha scritto un utente su Twitter. Altri hanno proposto di portare questa storia nelle scuole: “Io farei vedere questi film a scuola. Perché i bambini devono conoscere questi grandi Eroi. #RoccoChinnici”. E ancora: “La fiction su #RoccoChinnici che fa il 20% di share è un bel segnale: c’è ancora una parte di Paese che dà valore a ciò che in televisione è cultura, storia e informazione”. (agg. Elisa Porcelluzzi)
IL REGISTA MICHELE SOAVI
Alla regia di Rocco Chinnici, è così lieve il tuo bacio alla fronte c’è il regista italiano Michele Soavi. Moltissimi l’hanno amato per la sua carriera nel cinema horror, allievo del maestro Dario Argento ha iniziato a lavorare con lui in capolavori del genere come Tenebre, Phenomena e Opera come regista di seconda unità. Proprio negli anni ottanta ha iniziato la sua carriera da regista in capolavori del genere come Deliria, La chiesa e la setta. Nel 1994 esce il suo film Dellamorte Dellamore il cui protagonista è una riproposizione su celluloide di Dylan Dog. Michele Soavi è reduce da un grande successo in televisione con Roccho Schiavone. In carriera in televisione ha diretto anche miniserie di grande successo come Uno bianca con Kim Rossi Stuart. In carriera Michele Soavi ha lavorato come regista della seconda unità con Terry Gilliam in Le avventure del Barone di Munchausen e I fratelli Grim e l’incantevole strega. (agg. di Matteo Fantozzi)
COME SEGUIRLO IN DIRETTA STREAMING
Sta per andare in onda su Rai 1 il film Rocco Chinnici, è così lieve il tuo bacio sulla fronte, omaggio al noto giudice che dedico la sua vita alla mafia. Le anticipazioni ci raccontano del coraggio di quest’uomo e le immagini che possiamo vedere sono sicuramente molto emozionanti e colp’iscono dritto al cuore. Sulla pagina Twitter di RaiPlay possiamo trovare anche alcune parole che ci fanno capire quale sarà l’emozione che si respirerà questa sera: “I mafiosi sono vigliacchi e asssasini. Lo spaccio di droga è un delitto di lesa umanità. Imparate a pensare con la vostra testa”. Rocco Chinnici, è così lieve il tuo bacio sulla fronte va in onda su Rai 1 e potremo seguirlo anche in diretta streaming sui nostri dispositivi mobili come pc, tablet e smartphone grazie a Raiplay, cliccando qui. Staremo a vedere se il pubblico sarà attivo anche sui social network come accade spesso in queste serate. (agg. di Matteo Fantozzi)
FILM DEDICATO ALLA MEMORIA DEL GIUDICE
E’ un film dedicato alla memoria di Rocco Chinnici quello che va in onda questa sera su Raiuno. Sergio Castellitto cercherà di dare voce ad un uomo la cui morte ha lasciato una ferita insanabile nel cuore dei figli. Tra i primi a vedere quanto accaduto a Rocco Chinnici sono stati i figli minori Giovanni ed Elvira. “Io ed Elvira eravamo ancora in pigiama. Sentimmo un boato, un’esplosione. Sembrava la fine del mondo. Era successo qualcosa di tremendo a papà. Lo capimmo subito, senza neanche affacciarci al balcone. Scendemmo precipitosamente, dal terzo piano, giù per le scale. C’era fumo, fumo dappertutto. Vedemmo prima il corpo del portiere, a terra, il povero Stefano, ma non riuscivamo a trovare papà. Girammo attorno, con l’angoscia nel cuore. Lo scoprii io. Gridai a Elvira: “Guarda, è lì”. Non auguro a nessun figlio, anzi proprio a nessuno, di vedere con i propri occhi uno strazio simile. Ci chinammo, urlammo di disperazione, ci abbracciammo. Poi rimanemmo ammutoliti” – si legge su Vanity Fair. Caterina, l’altra figlia del giudice, ha aggiunto: “Mio padre era un uomo molto semplice. Il suo era un impegno di cittadino che credeva in quei valori e si adoperava per la propria terra. Per questo non gli sarebbe piaciuto esser chiamato “eroe”. Per lui era normalità” (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
LA STORIA DI UN UOMO SEMPLICE
Rocco Chinnici non è stato solo uno dei più importanti magistrati italiani, ideatore di quello che è poi passato alla storia come il pool antimafia, ma è stato anche un uomo e un padre. Era il rappresentate dei genitori al liceo dei figli ed era sempre presente ai consigli di classe. Amava le piante, cucinare e ballare il valzer. Era un uomo molto semplice con un forte senso della giustizia che lo spinse a mettere in pericolo la sua vita e a portare avanti quella che era diventata una “missione” nonostante le minacce. «Una mia eventuale condanna a morte – disse – scaturirà dallo stesso cervello criminale che ha già ucciso Terranova, Mattarella, Costa e La Torre». Nell’attentato in cui perse la vita Rocco Chinnici, non il primo uomo dello Stato ad essere ucciso dalla mafia, per la prima volta fu usata un’autobomba. Con lui morirono gli uomini della scorta e il portiere del suo palazzo. Una storia vera, forte e che fa riflettere come quelle di tutti gli uomini che hanno messo davanti ai propri interessi quelli dello Stato (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
SERGIO CASTELLITTO RACCONTA ROCCO CHINNNICI
Un uomo, un lavoratore, un grande combattente che, nonostante i primi avvertimenti, non si è mai tirato indietro nella sua lotta alla mafia. Dopo il successo del ciclo Liberi Sognatori su Canale 5, anche Rai1 decide di scegliere questa serata per mandare in onda il tilm tv dedicato a Rocco Chinnici. Era il luglio del 1983 quando Rocco Chinnici fu ucciso dalla mafia per via del suo lavoro certosino ma in tv questa sera conosceremo anche il marito, l’amico, il padre, un vero e proprio omaggio ad un uomo dai grandi valori e che questa volta avrà il volto di Sergio Castellitto. “Un uomo speciale proprio per la sua normalità, non c’è gesto più rivoluzionario che conservare la sua normalità. Un lavoro svolto in un momento in cui la parola mafia era quasi indicibile ci rendiamo conto di quanto questo uomo fosse così avanti da essere ucciso, eliminato, il primo gesto militare della mafia. Questo portarti la morte a casa”, Sergio Castellitto racconta così la vita e la fine della vita di Rocco Chinnici che visse e combattè all’epoca di una mafia più violenta ma meno intelligente di quella di oggi, laureata e ben nascosta. Cos’altro saprà raccontarci con il suo personaggio? Clicca qui per ascoltare le parole dell’attore. (Hedda Hopper)
L’INCIPIT DEL FILM TV
Questa sera, martedì 13 gennaio 2018, alle 21.25 su Rai 1 va in onda il film tv “Rocco Chinnici, è così lieve il tuo bacio sulla fronte”, diretto da Michele Soavi e prodotto da da Rai Fiction e Casanova Multimedia di Luca Barbareschi. Il film è tratto dal libro “È così lieve il tuo bacio sulla fronte” di di Caterina Chinnici, figlia di Rocco, e racconta la storia di un giudice ma anche di un padre, assassinato dalla mafia a Palermo nel luglio del 1983. Sergio Castellitto interpreta il magistrato del pool antimafia: “Rocco Chinnici era un uomo che si alzava alle 4 del mattino e lavorava. Entrava nel suo studio, lasciava al porta aperta per controllare che i figli si alzassero per tempo. Preparava il caffè e alle 8 usciva. Nonostante i suoi impegni di magistrato, era il rappresentante di classe del liceo dove andavano i figli. Non ha mai perso un consiglio di classe. Questo tenere tutto assieme è, fra le tante, la lezione più forte per me. Noi siamo abituati a vedere le persone per il loro ruolo, l’attore, il politico. E ci dimentichiamo che dietro c’è l’uomo con le sue paure. Ecco dietro Rocco c’è il padre, l’amico, il giardiniere, il marito”, ha detto l’attore parlando di Chimici.
LE PAROLE DEL REGISTA E DEL PRODUTTORE
Il film racconta la vita professionale di Chinnici, ma anche il romanzo di formazione di Caterina Chinnici (interpretato da Cristiana Dell’Anna) che negli anni ’70 – in cui la mafia commetteva efferati delitti come quelli di Piersanti Mattarella e Carlo Alberto Dalla Chiesa – decide di diventare magistrato come suo padre. Il regista Michele Soavi, in una nota di regia, ha spiegato come si è approcciato a questa vicenda: “Ho cercato di non raccontare l’ennesimo film sulla mafia dalle tinte forti, ma di concentrarmi sulla storia di una famiglia che si ama. Contraddizioni, piccoli conflitti, ma soprattutto la normalità della famiglia Chinnici, su cui incombe la guerra dichiarata allo Stato dalla criminalità organizzata”. Luca Barbareschi, produttore de film, si è detto orgoglioso di questo lavoro: “Sono orgoglioso di poter raccontare un’eredità di valori profonda e importante: come un padre ha passato il testimone alla propria figlia dal punto di vista professionale e umano. Ma soprattutto le ha trasmesso un profondo valore etico della giustizia e le ha lasciato un’eredità morale che ha permesso a Caterina di sopportare un dolore terribile, come la perdita di un padre”.