Il produttore Bibi Ballandi è morto ieri, giovedì 15 febbraio, all’ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola. Dal 2005 lottava contro il cancro, aveva 71 anni.Come ultimo atto di generosità, la famiglia ha autorizzato la donazione delle cornee. Nella giornata di oggi, venerdì 16 febbraio, il Comune di Imola a messo a disposizione la sala dell’Annunziata in via Fratelli Bandiera per la camera ardente, aperta dalle 10 alle 19, e dalle 8 alle 9 di domani. Il feretro verrà poi portato a Baricella, il paese della bassa bolognese dove Ballandi era nato, per il rito funebre che si terrà alle 11.00 e sarà celebrato da monsignor Ernesto Vecchi, vescovo ausiliare emerito di Bologna e amico personale di Ballandi. In tanti hanno ricordato la sua amicizia con Lucio Dalla: “Era buono, Lucio”, aveva detto commentando la morte dell’amico con cui ogni mattina alle 7 era solito sentirsi al telefono.
Il ricordo di Adriano Celentano
Bibi Ballandi aveva un rapporto particolare con Fiorello: “È mio figlio. Io sono il babbo che gli è mancato presto, lui il figlio che non ho mai avuto”, aveva detto una volta il produttore. A lui, lo showman siciliano doveva il suo passaggio in Rai e la sua rinascita artistica dai tempi di “Stasera pago io”. Anche Beppe Fiorello, fratello minore di Rosario, era legato al produttore: “Fa più rumore un albero che cade di cento che crescono” (cit. bibi ballandi)mi diceva sempre così per insegnarmi a non mollare mai quando gli altri dimenticheranno i numerosi successi magari per aver fatto un solo ed ingenuo errore. Grande e dolcissimo amico. #bibiballandi”, è stato il suo ricordo su Twitter. Anche Adriana Celentano ha scritto parole piene di stima e rispetto per il produttore: “Ciao Bibi, indimenticabile amico e punto di riferimento insostituibile – ha detto il Molleggiato – Saggio, allegro, buono, umile nonostante la tua grande professionalità, affidabile, sempre pronto a mettere pace e risolvere ogni problema con serenità e generosità. I tuoi proverbi erano perle di simpatica saggezza. Mi mancherai. Non abbandonarci da lassù e seguita a guidare tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di lavorare con te”, le parole del Molleggiato sul sito IlMondodiAdriano.it.
La devozione per Padre Pio
Ballando era molto devoto a Padre Pio: “Dopo aver pregato per la guarigione dell’amico Bibi Ballandi, si inchinano alla volontà del Signore e ora invocano la sua misericordia per l’anima buona e generosa di questo autentico uomo di fede e vogliono far sentire la loro vicinanza alla signora Lella, che condivideva la profonda religiosità del marito”, è il messaggio dei frati minori cappuccini di San Giovanni Rotondo. “Era antica e profonda la devozione di Bibi verso il Cappuccino stigmatizzato, probabilmente ereditata da Lucio Dalla, come lungo e intenso era il legame del produttore televisivo con i confratelli del Santo, che fu mediato dalla comune amica Elena Balestri, dirigente della Rai deceduta nel maggio del 2014. Bibi portava sempre con sé, nel portafogli, un’immaginetta del Frate di Pietrelcina e, quando gli impegni di lavoro lo conducevano in Puglia, cercava di trovare il tempo per fare una sosta, anche di pochi minuti, a San Giovanni Rotondo”, spiegano i frati, come riportato sull’Immediato. L’ultimo pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo Bibi e Lella Ballandi lo hanno compiuto il 15 novembre scorso, in coincidenza con l’arrivo della statua originale della Madonna Pellegrina di Fatima.