Le ultime notizie su Marco Boni, il 16enne misteriosamente scomparso da una settimana da Riva del Garda, fanno sempre di più ipotizzare la fuga volontaria del giovane studente modello. Ignoto, al momento, il motivo del suo presunto allontanamento. Intanto, nelle passate ore è giunta una svolta importante, poiché è stato diffuso l’ultimo fotogramma che immortala proprio il ragazzo il pomeriggio dello scorso 16 febbraio, giorno della scomparsa, alle 14.47. Marco passeggia per le vie del centro in direzione Sud ma, come spiega L’Adige online, non sarebbe più stato ripreso dalle medesime telecamere mentre fa ritorno. Marco, stando alle immagini, si sarebbe diretto verso la Pinale o verso la Gardesana, probabilmente imboccando il sentiero ciclopedale o verso la statale, forse con l’intento di chiedere un passaggio e proseguire verso sud. Oggi inoltre, nel corso della nuova puntata di Mattino 5, due testimoni di Vallio Terme, nei pressi di Salò, hanno raccontato di aver visto un giovane rassomigliante proprio a Marco a tre giorni dalla sua sparizione. Il ragazzo indossava un cappuccio in testa. “Ho chiesto sei Marco? Ma lui ha detto di no, che era di Brescia e si chiamava Francesco”, ha raccontato una testimone. “Ma non aveva l’accento di Brescia”, le ha fatto eco un secondo testimone. Due testimonianze che andrebbero ad avvalorare sempre di più la tesi della fuga volontaria. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MARCO BONI, IL CASO A QUARTO GRADO
E’ giallo per la scomparsa del 16enne Marco Boni, il ragazzo di Riva del Garda che in queste ore è al centro delle ricerche di un forte dispiegamento delle forze dell’ordine. Le autorità hanno infatti coinvolto le unità cinofile della Guardia di Finanza e persino i droni per coprire un’area che va da Brescia a Bolzano. Due testimoni affermano tra l’altro di aver avvistato il ragazzo nel Bresciano, precisamente a Vallio Terme, all’inizio di questa settimana. Si parla infatti di un arco di tempo che va dalle 16.30 e le 17.30 dello scorso lunedì, come sottolineato dal Vicequestore aggiunto di Trento, Salvatore Ascione. Il caso di Marco Boni verrà approfondito nella puntata di Quarto Grado di questa sera, venerdì 23 febbraio 2018, occasione che darà modo di analizzare i diversi particolari del mistero. Rimane da appurare le cause che avrebbero spinto il 16enne a quello che sembra: non si esclude nessuna pista.
L’ipotesi sperata dalla famiglia è che Marco abbia scelto di andarsene via di casa per allontanarsi per qualche giorno da qualcosa di spiacevole, anche se non è chiaro che cosa possa essere successo nella vita del giovane scomparso. I tabulati telefonici non hanno permesso tuttavia agli investigatori di poter individuare gli ultimi spostamenti di Marco, che si fermano in quella casa di Alboletta, località di Riva del Garda, dove il ragazzo era solito trascorrere il tempo prima del ritorno a casa, a Tione. Sul posto sarebbero ritrovati il caricabatterie del cellulare, sottolinea L’Adige, e 160 euro in contanti.
MARCO BONI, CONTINUANO AD ARRIVARE SEGNALAZIONI
Continuano ad arrivare segnalazioni su Marco Boni, il ragazzo di appena 16 anni scomparso nel nulla da Riva del Garda in questi giorni. Una riguarda Vallio terme ed un’altra la zona di Salò, come riferito da un anziano che avrebbe riconosciuto il ragazzo grazie alle foto diffuse dalla famiglia. Intanto le autorità prevedono di estendere ulteriormente le ricerche e di impegnare diverse squadre questo week end per battere a tappeto diversi km, dall’appartamento di Alboletta fino alle zone interessate dagli ultimi avvistamenti. Le ricerche continuano comunque senza interruzione dallo scorso venerdì, quando la famiglia ha lanciato l’allarme.
Per favorire il ritrovamento, sottolinea Quotidiano, la Polizia di Trento ha distribuito nuove foto del 16enne nella speranza che qualcuno possa riconoscerlo. Il cellulare del ragazzo invece risulta spento dallo scorso 16 febbraio, quando ha comunicato alla madre che sarebbe andato a fare una passeggiata a Riva del Garda, sui monti nelle vicinanze. Commovente la lettera dei compagni di classe, che hanno voluto dirigere un appello proprio a Marco Boni. ‘Noi ci siamo’, hanno sottolineato nello scritto gli amici del 16enne, a cui va il merito di essere riuscito a farsi voler bene per la sua originalità.