Maurizio Crozza è tornato in onda sul canale Nove con il suo one man show, Fratelli di Crozza, andato in onda ieri sera, venerdì 23 febbraio 2018, in prima serata. Il comico genovese, oltre a vestire i panni di Luigi Di Maio, il candidato premier per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle, ha anche imitato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, coinvolto nell’inchiesta di Fanpage, Bloody Money, riguardante politica, rifiuti, affari e tangenti tra Campania, Veneto e Lombardia. Crozza/De Luca ha difeso il figlio Roberto che, nella realtà, proprio a causa di questo scandalo, si è dimesso dalla carica di assessore al Bilancio del Comune di Salerno ed è indagato per corruzione. Queste sono state le battute di Maurizio Crozza riportate dal quotidiano La Stampa: “Il mio Robertino è così puro e innocente che è lui che appare alla Vergine Maria. Siamo vittime di un attacco tale che Gino Strada, il Dalai Lama e il Panda del Wwf hanno lanciato l’hashtag #jesuisrobertodeluca”. (Aggiornamento di Fabio Morasca)
MAURIZIO CROZZA NEI PANNI DI LUIGI DI MAIO
Maurizio Crozza torna a vestire i panni del suo particolare Di Maio (nella versione software Di MAiOS) nel suo programma in onda su Canale Nove. Al centro dell’imitazione del comico genovese non potevano non esserci i temi scottanti degli ultimi giorni, il fango o le accuse (dipende dai punti di vista) che sono piovuti sul candidato e Crozza non poteva fare a meno di portarli in video inscenando una sorta di intervista a cui Di Mario non ha saputo rispondere poi in modo così brillante. “A differenza degli altri partiti, i nostri candidati….” la promessa è sempre questa ma alla fine i candidati del Movimento 5 Stelle non sono poi riusciti a rimanere così fedeli al loro manifesto iniziale e il comico lo fa notare al suo ospite che ad un certo punto non può far altro che “arrampicarsi sugli specchi” e prendere tempo: “Ricalcolo, ricalcolo. No, niente prendevo tempo. Attendere prego, cerco argomento al quale aggrapparmi… trovato: onestà, onestà.”
LE ACCUSE A DI MAiOS
Le risate non mancano, almeno per chi ama il genere, soprattutto quando a fine intervista, per vergogna, il finto di Maio si nasconde usando proprio i cappucci tipici dei Massoni. Proprio nei giorni scorsi il cosiddetto scandolo rimorsopoli ha lasciato il posto alle “accuse” si Massoneria per i candidati del Movimento che Di Maio ha liquidato dicendo: “I 3 o 4 candidati che hanno omesso di specificare la loro iscrizione alla Loggia saranno denunciati”. Secondo l’inchiesta de Il Giornale sembra che gli iscritti siano oltre 30 e questo rischia di essere un pericolo alle prossime elezioni. I suoi candidati alla fine rimarranno o avranno modo di trovare spazio in altri partiti rimanendo fedeli alla Massoneria? Clicca qui per vedere il video del momento.