Le Iene tornano ad occuparsi di don Michele Barone, il sacerdote arrestato per violenze su una 13enne. La piccola, che soffre di una malattia psichica facilmente curabile, ha subito maltrattamenti ed esorcismi. Il programma ha realizzato un nuovo servizio sul sacerdote e sulla sua setta. L’inviato Gaetano Pecoraro ha infatti raccolto i racconti di alcune ex seguaci: «Non voleva che dicessimo niente delle violenze». Ci sono ragazze che ammettono altri episodi: «Ci provava un po’ con tutte. Una volta mi mise le mani sul seno… A lui piaceva toccare». Un’altra ragazza, chiamata Giada, fa una terribile confessione: «Dentro la sagrestia mi costrinse ad avere un rapporto orale completo. Mi ha baciata e mi ha abbassato la testa verso i suoi pantaloni. Mi disse che ne aveva bisogno». La ragazza spiega che spesso la chiamava a parte e che una volta provò ad avere con lei un rapporto sessuale completo. Diana invece si tira indietro dal raccontare la sua storia e i genitori spiegano di averglielo impedito per proteggerla. «Qualche ragazza potrebbe farsi male…». Dal servizio emerge infatti un particolare: «Don Michele Barone è il cugino di un camorrista, braccio destro di Michele Zagaria del clan dei Casalesi». (agg. di Silvana Palazzo)
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DON MICHELE BARONE ARRESTATO, NUOVO SERVIZIO A LE IENE
Don Michele Barone non sarebbe un esorcista: a sostenerlo è l’Associazione internazionale esorcisti creata da padre Gabriele Amorth. Il prete, al centro di un’oscura vicenta e di accuse di violenze sessuale aggravata, è stato arrestato inoltre nei giorni scorsi. Al centro di un servizio trasmesso di recente da Le Iene, don Michele Barone dovrà rispondere del proprio operato anche per quanto riguarda i presunti esorcismi adottati per le sedicenti cure di una 13enne del Casertano. Un caso complicato, che ha spinto la sorella della vittima a richiedere l’intervento delle autorità perché insospettita dai metodi del prete. Le Iene ne avevano parlato grazie ad un servizio di Gaetano Pecoraro, che ritornerà ad occuparsi della vicenda anche nella puntata del programma di Italia 1 di questa sera, domenica 25 febbraio 2018. Attualmente don Michele Barone si trova in carcere nel Casertano su ordine del gip di Santa Maria Capua Vetere e nel mirino della Giustizia sono finiti anche i genitori della 13enne, oltre ad un dirigente della Polizia che sarebbe collegato al caso.
L’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE SACERDOTI PRENDE LE DISTANZE
L’Associazione internazionale esorcisti non ci sta e conferma tramite comunicato ufficiale che don Michele Barone non è mai stato insignito del titolo di esorcista. Il prete non risulta nemmeno iscritto all’Associazione e non avrebbe quindi potuto mai mettere in atto le norme volute dalla Chiesa e stabilite grazie ai Praenotanda del Rito degli Esorcismi. Come sottolinea La Repubblica, i parrocchiani di don Michele Barone e tutti gli altri fedeli sono stati invitati dall’Associazione a “non affidarsi ciecamente ad alcun sacerdote” e di verificare presso il Vescovo e la Curia Diocesana della veridicità di eventuali nomine. Il dubbio sui metodi di don Michele Barone era saltato agli occhi della sorella di una 13enne, finita al centro di un servizio de Le Iene. Il sacerdote avrebbe infatti convinto i genitori della ragazzina che quest’ultima era posseduta da diversi demoni e che per questo aveva bisogno di essere sottoposta a regole rigide. Anche raccapriccianti, se si pensa che la 13enne è stata nutrita per diverso tempo solo con latte e biscotti, per via di un ipotetico intervento dell’Arcangelo Gabriele che parlava direttamente al prete. E non solo, perché uno psichiatra contattato da Le Iene avrebbe individuato nel comportamento di don Barone una chiara azione manipolatoria sia fisica che psichiatrica. La sorella era stata inoltre testimone di un episodio violento, in cui il sacerdote non aveva esitato a ricorrere alla forza fisica pur di scacciare, a suo dire, il demonio dal corpo della ragazzina. A nulla sono servite le richieste della ragazza ai genitori di porre fine alla tragedia: il risultato è che la ragazza stessa è stata allontanata dalla famiglia e le è stato vietato di ritornare a casa.
IL VESCOVO SPINILLO AVEVA GIA’ MESSO IN ATTO LA SOSPENSIONE
Riguardo all’arresto di don Michele Barone, il vescovo Angelo Spinillo della Diocesi di Aversa ha voluto prendere le distanze. L’alto prelato ha sottolineato tuttavia che le indagini in corso nei confronti del prete non implicano necessariamente una sua colpevolezza, così come quelle che interessano lo stesso Vescovo. E’ ancora da chiarire la posizione di quest’ultimo in merito alla vicenda, sia per le violenze sessuali aggravate di cui è stato accusato don Barone sia per l’esorcismo praticato su una 13enne del Casertano. Il Vescovo Spinillo avrebbe in realtà confermato a Pupia Tv di essere a conoscenza che don Michele Barone esercitava il ruolo di esorcista senza alcuna autorizzazione da parte della Chiesa, grazie ad alcune informazioni ottenute dai fedeli. Per questo aveva provveduto a formulare dei richiami, sia in privato che tramite i canali ufficiali. Il prelato tuttavia non avrebbe deciso in quel caso di intervenire per fermare don Barone perché all’epoca dei fatti non erano emersi i particolari delle indagini della Polizia. La sospensione delle facoltà ministeriali del sacerdote era arrivata inoltre lo scorso 16 febbraio, sottolinea una nota ufficiale della Curia.