Ancora novità importanti in merito al caso di Alessandro Neri, la cui morte continua a rappresentare un giallo oltremodo ingarbugliato. Dell’argomento se ne occuperà anche oggi la trasmissione Pomeriggio 5 con le ultime novità, intanto come riporta Fanpage.it pare che la chiave del delitto possa essere rappresentata proprio dalla vistosa 500 rossa trovata in centro a Spoltore, in provincia di Pescara e appartenente proprio al giovane ucciso brutalmente. Stando a quanto riferito dall’autopsia eseguita sul corpo del 28enne, la morte sarebbe sopraggiunta almeno due giorni prima del parcheggio della sua auto in centro. Questo andrebbe a confermare come non sarebbe stato affatto Neri a parcheggiare la vettura la quale sarebbe stata portata in quel punto esatto dall’assassino o da un complice allo scopo di depistare. Ma chi era alla guida dell’auto? Su questo aspetto di stanno concentrando le indagini le quali mirano alla ricerca di indizi e testimonianze utili all’identificazione del soggetto misterioso. Ignoto anche il movente, anche se le ipotesi attualmente al vaglio continuano a privilegiare la pista economica riconducendola però ad un delitto a sfondo familiare. Non si esclude infatti che l’omicidio di Alessandro possa andarsi a collocare in un contesto di vendette e recriminazioni. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
SEQUESTRATA UN’AUTO IN CASA DEL NONNO: SVOLTA VICINA?
Il giallo di Alessandro Neri, da giorni continua ad essere al centro delle principali trasmissioni tv. In attesa della nuova puntata di Chi l’ha visto, anche Pomeriggio 5 affronterà il caso proponendo alcuni documenti esclusivi. Nel frattempo, la pista economica sembra essere quella maggiormente battuta dagli inquirenti. Per tale ragione sarebbe subentrata anche la Guardia di Finanza compiendo degli accertamenti indispensabili e ricostruire la storia patrimoniale della famiglia. Come specifica l’Ansa, le analisi in corso riguarderanno anche i conti ed i movimenti economici del ragazzo per capire se potranno o meno far trapelare elementi inediti. Le indagini intanto proseguono senza sosta. Come riporta Corriere.it, i carabinieri oggi si sono recati presso l’abitazione del nonno di Alessandro, Giuliano teatino, e qui è stata sequestrata un’auto, una Audi Q5, portata via con un carro attrezzi. La medesima villa è frequentata da un altro nipote del proprietariol, Gaetano, attualmente all’estero e che un paio di anni fa ha preso in mano le redini dell’azienda vitivinicola del nonno. Questa potrebbe rappresentare una svolta nelle indagini che vedrebbero al centro una storia di eredità e liti tra familiari. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
INDAGA ANCHE LA FINANZA
L’omicidio di Alessandro Neri, il 29enne di Spoltore in provincia di Pescara, presenta ancora dei punti oscuri da chiarire. Il suo corpo è stato ritrovato infatti privo di vita lo scorso giovedì, nelle vicinanze del cimitero di San Silvestro ed a due giorni di distanza dal ritrovamento della sua auto presso un parcheggio. Le autorità indagano in queste ore sulle relazioni professionali della famiglia e sul collegamento fra la madre della vittima ed alcuni parenti italo-venezuelani, per via della rottura dei rapporti avvenuta alcuni mesi fa. Nella puntata di stasera, mercoledì 14 marzo 2018, Chi l’ha visto approfondirà l’omicidio di Alessandro Neri e le ultime notizie. Non si esclude peraltro, sottolinea Rete 8, che il movente del delitto possa essere ricondotto alla vita personale del giovane. I timori sono infatti che possa essere entrato nel mirino di qualcuno interessato al suo patrimonio, per via della sua forte generosità. Si indaga per questo nella cerchia di amicizie di Alessandro Neri, sia fra le vecchie conoscenze che le persone con cui aveva stretto legami di recente.
TRE I POSSIBILI MOVENTI DEL DELITTO
E’ caccia al killer: chi ha ucciso Alessandro Neri? Il 29enne della provincia di Pescara è stato raggiunto da due colpi d’arma da fuoco che lo hanno colpito all’emitorace ed alla testa. Quest’ultimo è stato il colpo mortale, come rivela l’autopsia effettuata in queste ore. Non è ancora chiaro tuttavia se il ragazzo sia stato ucciso nel luogo del ritrovamento oppure se trasportato nella periferia sud della città in un secondo momento. Secondo la ricostruzione de Il Tempo, i moventi collegati all’omicidio di Alessandro Neri potrebbero essere tre, da quello economico a quello della droga, fino al delitto passionale. I dubbi riguardo al secondo sospetto riguardano in particolare alcune frequentazioni fra la vittima e dei pregiudicati. Ulteriori informazioni potrebbero emergere nei prossimi giorni grazie all’analisi dei tabulati telefonici di Neri, così come la visione delle telecamere di videosorveglianza che avrebbero ripreso l’arrivo dell’auto della vittima nella zona del centro in cui è stata ritrovata lo scorso martedì.
IL GIALLO DELL’AUTO DELLA VITTIMA
La Fiat 500 di Alessandro Neri potrebbe rivelarsi centrale nelle indagini, per via del giallo che ruota anche attorno al mezzo. Non è chiaro infatti se qualcuno possa aver sottratto l’auto della vittima subito dopo il delitto ed averla trasportata sul luogo di ritrovamento, nel parcheggio che si trova in via Mazzini di Pescara, oppure se sia stato lo stesso 29enne a lasciarla sul posto. Le notizie certe sulle sue ultime ore di vita riguardano per ora il primo pomeriggio lo scorso 5 marzo, quando il ragazzo accompagna Laura ad un supermercato della zona e le riferisce che non sarebbe tornato per cena. Come sottolinea Today, non è da escludere che l’assassino di Alessandro Neri abbia scelto appositamente il luogo in cui abbandonare l’auto del giovane sapendo che le telecamere circostanti non sarebbero state utili alle autorità. Secondo alcuni testimoni, il mezzo non sarebbe stato presente nel parcheggio nelle ore successive alla scomparsa del 29enne, ma solo alcuni giorni dopo.