“Sono un immigrato anch’io”, confida Guillermo del Toro “sfidando” Donald Trump. Questo accadeva alla Notte degli Oscar 2018. “Sono cresciuto in Messico e ammiravo i film stranieri come E.T. o quelli di Frank Capra. E solo pochi giorni fa mi sono detto: se ti trovi sul podio non dimenticare che fai parte di un lignaggio di cineasti e così voglio dedicare questo premio ai giovani registi che ci fanno vedere tante cose nuove”, ha detto. “Ero un bambino, abitavo in Messico e non pensavo che mai mi sarebbe successo tutto questo, ma ci sono persone che sognano e con questi sogni si può parlare anche di cose reali se si ha immaginazione. Quest’ultima è una porta: apritela ed entrate”. Tra gli altri momenti degni di nota, anche la famosa statuetta rubata a Frances McDormand, premiata come Miglior Attrice Protagonista per la pellicola dal titolo “Tre manifesti a Ebbing, Missouri”. Durante la notte, il premio era stato portato via, prelevato da un tavolo del Governor’s Ball dove – come da tradizione insegna – la McDormand si era recata una volta finita la cerimonia. Così come riporta Corriere.it: “È infatti a questo party ufficiale che le statuette vengono etichettate con il nome del vincitore. C’è però un lieto fine. La statuetta è stata ritrovata e il responsabile è stato già arrestato dalla polizia”, si legge. Tutto è bene quel che finisce bene? Sicuramente lo strepitoso discorso dell’attrice, è già segnato come uno dei momenti storici di questa 90esima edizione giunta al termine senza però, particolari sorprese. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
IL DISCORSO DI FRANCES MCDORMAND
Il red carpet delle star, le ha viste sfilare in compagnia di molti personaggi differenti. Da mariti, mogli, fidanzati, fidanzate, accompagnatori misteriosi, amici, mamme e colleghi. Ecco perchè, oltre ad essere una manifestazione dedicata al cinema, la Notte degli Oscar è anche un modo per sfilare in grande stile mostrando abiti firmati e acconciature da copiare. Altro argomento d’interesse collettivo sono i discorsi. Tra i tanti, quello che ha colpito maggiormente è stato quello di Frances McDormand, vincitrice del premio come Miglior Attrice Protagonista per Tre manifesti a Ebbing, Missouri. “Mettetevi comodi perché ho un po’ di cose da dire”, ha esordito la McDormand. Poi ha invitato tutte le donne che hanno vinto/nominate un Oscar ad alzarsi in piedi: “Meryl, se lo fai tu, lo faranno anche tutte le altre”, ha dichiarato rivolta a Meryl Streep. Poi ha concluso così il suo discorso: “Tutte abbiamo storie da raccontare e progetti che abbiamo bisogno di finanziare. Non parlateci di queste cose alle feste di stasera. Invitateci nel vostro ufficio tra un paio di giorni o venite al nostro, come preferite, e vi diremo tutto. Ho due parole prima di lasciarvi stasera, signore e signori: INCLUSION RIDER”. “L’inclusion rider” è una clausola che può essere inserita nei contratti di lavoro per garantire un certo livello di inclusività, e quindi la presenza di donne, minoranze etniche e altre persone abitualmente poco rappresentate sullo schermo. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
GUADAGNINO CONQUISTA UN SOLO OSCAR
L’avventura di Luca Guadagnino si è conclusa con l’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. “Chiamami col tuo nome” era candidato in quattro categorie – miglior film, migliore attore protagonista, miglior canzone e migliore sceneggiatura adattata – e il premio più atteso era proprio quello che la pellicola ha infatti ricevuto. Tra i momenti più commoventi della lunga Notte, proprio Ivory (quasi 90enne) ritirare l’Oscar per avere adattato a film il romanzo di André Aciman, in cui si racconta la storia di un amore omosessuale nell’Italia del 1983. “Che siamo omo o eterosessuali tutti siamo passati attraverso l’esperienza del primo amore”, ha confessato Ivory ritirando il premio, poi i ringraziamenti: “Ringrazio Luca Guadagnino per la sua sensibilità di regista”. Con questo premio, escludendo quelli alla carriera, lo sceneggiatore e regista americano è il più anziano vincitore della storia degli Oscar. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
IL TRIONFO DI TRE MANIFESTI A EBBING MISSUORI
E’ stato un vero trionfo, anche se atteso, per Tre manifesti a Ebbing, Missuori alla notte degli Oscar 2018. Il film ha raccolto due statuette con il premio come ”Miglior attrice protagonista” a Frances McDormand e quello per miglior attore non protagonista a Sam Rockwell. Una grande soddisfazione per Martin McDonagh che nonostante non fosse candidato né come miglior regia né come miglior film ha visto ”Tre manifesti a Ebbing, Missouri” apprezzato dalla giuria presente che non può che aver gradito interpretazioni coraggiose e un film costruito in maniera perfetta. La pellicola ha avuto un buon impatto anche sul mercato italiano con risposta da parte del pubblico e anche da parte della critica nostrana. Di certo per “Tre Manifesti a Ebbing, Missouri” non è stata una serata da protagonista, ma sono arrivate comunque belle soddisfazioni. (agg. di Matteo Fantozzi)
LE DICHIARAZIONI DI GARY OLDMAN
Il premio come Migliore attore protagonista agli Oscar 2018 è andato a Gary Oldman per la sua incredibile interpretazione di Winston Churchill nel film L’ora più buia. Un riconoscimento arrivato a quasi 60 anni e dopo una lunga carriera nella quale ha recitato in film quali Harry Potter e Il cavaliere oscuro. Sul palco, Oldman ha ringraziato la moglie Gisele, alla quale si è unito in matrimonio (il quinto) solo qualche mese fa: “Sono profondamente grato all’America per tutti i regali meravigliosi che mi ha fatto: una casa, la mia famiglia e adesso l’Oscar”. E non poteva mancare il ricordo alla mamma, che come lui ha ammesso è una “giovane di 99 anni”, alla quale ha detto: “Adesso puoi mettere su il bollitore, mamma, torno a casa con un Oscar!”. La vittoria di Gary Goldman mantiene i pronostici della vigilia, proprio come accaduto anche per la migliore attrice protagonista ovvero la bravissima Frances McDormand.
LA MIGLIOR SCENEGGIATURA A JORDAN PEELE
La 90esima edizione degli Oscar ha sancito una spinta al cambiamento, come dimostrato dalla vittoria conquistata dal genere fantasy di ‘Shape of Water’ come da pronostico. Ma tra le novità del giorno non può certo passare inosservata quella relativa alla vittoria di Jordan Peele, autore e regista di Scappa – Get Out come migliore sceneggiatura originale. Molto popolare negli Stati Uniti anche come attore comico, Peele ha colpito nel vivo al suo primo film da autore, conquistando per la prima volta nella storia la sceneggiatura originale per una persona di colore. Nel suo discorso tenuto alla consegna del premio, Peele ha ricordato quanto sia stato difficile arrivare a questo punto, ringraziando tutte le persone che lo hanno aiutato ad ottenere un simile riconoscimento: parole commoventi rivolte al suo pubblico e alla madre, alla quale viene dato il merito di averlo cresciuto senza odiare il diverso. [Agg. di Dorigo Annalisa]
TUTTI I VINCITORI
Non ci sono sorprese tra i vincitori degli Oscar 2018. Come da pronostico, a trionfare nella categoria più importante, quella del miglior film, è stata la pellicola “La forma dell’acqua” che ha portato a casa anche il premio miglior regia, miglior sceneggiatura e miglior colonna sonora originale. Anche per l’Italia arriva una statuetta. Il film di Luca Guadagnino “Chiamami col tuo nome” porta a casa una stuatuetta grazie al maestro americano James Ivory nella categoria “Miglior sceneggiatura non originale”.
Ecco tutti i premi: Miglior film: La forma dell’acqua – The Shape of Water; Miglior regia: Guillermo del Toro per La forma dell’acqua – The Shape of Water; Migliore attore protagonista: Gary Oldman per L’ora più buia; Migliore attrice protagonista: Frances McDormand per Tre manifesti a Ebbing, Missouri; Migliore attrice non protagonista: Allison Janney per Tonya; Migliore attore non protagonista: Sam Rockwell per Tre manifesti a Ebbing, Missouri; Migliore sceneggiatura originale: Jordan Peele per Scappa – Get Out; Migliore sceneggiatura non originale: James Ivory per Chiamami col tuo nome; Miglior fotografia: Roger Deakins per Blade Runner 2049; Miglior montaggio: Lee Smith per Dunkirk; Miglior scenografia: Shane Vieau per La forma dell’acqua – The Shape of Water; Migliori costumi: Mark Bridges per Il filo nascosto; Miglior colonna sonora originale: Alexandre Desplat per La forma dell’acqua – The Shape of Water; Miglior canzone originale: Coco; Miglior trucco e acconciature: L’ora più buia; Miglior sonoro: Dunkirk; Miglior montaggio sonoro: Dunkirk; Migliori effetti speciali: Blade Runner 2049; Miglior film d’animazione: Lee Unkrich e Darla K. Anderson per Coco; Miglior film straniero: Una donna fantastica; Miglior documentario: Bryan Fogel e Dan Cogan per Icarus (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
ALLISON JANNEY MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
La grande notte degli Oscar porta un riconoscimento molto importante per Allison Janney di Tonya, che si aggiudica il premio per la miglior attrice non protagonista. L’entusiamo è alle stelle, si respira aria di festa per la notte degli Oscar ma soprattutto per l’arrivo dei protagonisti dell’ultimo Star Wars che annunciano l’Oscar per il miglior cortometraggio animato. Vincono Glen Keane e il super Kobe Bryant. Per quanto riguarda il miglior film d’animazione: Coco di Lee Unkrich e Adrian Molina. Si tratta della seconda statutetta per Unkrich, che aveva già esultato con Toy Story 3. Sul palco sale anche Danielle Vega, poi Sufjan Stevens con Mystery of Love, brano del film Chiamami col tuo nome. (Aggiornamento Jacopo D’Antuono)
LA RICHIESTA DI BURKE
Tarana Burke, fondatrice del movimento #MeToo, ha chiesto a Ryan Seacrest di abbandonare la copertura televisiva del red carpet degli Oscar, sulla scia delle accuse di molestie sessuali da parte della sua ormai ex stilista Suzie Hardy, che l’ha accusato di aggressioni sessuali molto aggressive e molestie sessuali, tra cui afferrare la sua vagina con vigore e strofinarsi sul suo corpo con un’erezione, mentre la coppia stava lavorando per E! News. Parlando al magazine Variety, la Burke ha detto che il popolare conduttore americano dovrebbe essere rimosso dalla trasmissione degli Oscar di E! per evitare l’imbarazzo delle celebrità femminili di evitarlo o meno durante tutta la cerimonia: “Questo non riguarda la sua colpevolezza o innocenza”, ha aggiunto Burke. “Si tratta di un’accusa che è viva, e finché non lo risolvono, lui non dovrebbe essere dei nostri”. Seacrest, dal canto suo, ha smentito le accuse, definendole “spericolate” e rispondendo anche a Variety con una colonna ospite intitolata “Cosa è successo dopo che sono stato maledettamente accusato di molestie”. Un’indagine di un “consulente esterno” a nome di E! ha riferito che vi erano “prove insufficienti a sostegno delle affermazioni contro Seacrest e che pertanto non potevano essere provate”. La Burke, che ha partecipato ai Golden Globes a gennaio come ospite di Michelle Williams, ha anche rivelato che le è stato detto da un certo numero di attrici quanto l’assenza di Harvey Weinstein agli Oscar del 2018 sia stato motivo di sollievo per non dover fingere più con e senza telecamere. “Ho sentito di attrici che hanno detto, ‘Non capisci quanto sia strano che non sia qui perché [Weinstein] era sempre presente.” (Aggiornamento Sebastiano Cascone)
L’ABITO DI MARGOT ROBBIE FARA’ STORIA
La notte degli Oscar 2018 è molto attesa per tanti motivi e non solo per la consegna delle statuette. Tra questi c’è grande attesa di vedere soprattutto le splendide attrici presentarsi sul red carpet. Tra le più attese c’è Margot Robbie che è stata nominata nella categoria Miglior attrice protagonista per il ruolo di Tonya in I, Tonya. Ad alimentare la curiosità ci ha pensato la stylist più nota di Hollywood Kate Young che ha sottolineato: “Non posso dire nulla ora, ma sappiate che l’abito di Margot Robbie farà la storia”. Pare che si stia lavorando da mesi questo splendido abito che potrebbe avere delle particolarità da tenere sotto osservazione. Kate Young sottolinea: “La cosa fondamentale per noi stylist è trovare la collaborazione giusta con i fashion designer e le maison. L’abito di Margot Robbie l’abbiamo trovato due mesi fa, poi tre settimane fa abbiamo scelto il colore. Agli Oscar devi stare attento perché tra i red carpet è quello più formale di tutti. Quindi è meglio evitare di cadere in eccessi sia con le forme che con i colori”. (agg. di Matteo Fantozzi)
LE CANDIDATURE
Premi Oscar 2018, è tutto pronto per la grande notte del Dolby Theatre di Los Angeles. Alle 17.00 americane, le 02.00 italiane del 5 marzo 2018, si terrà il più importante appuntamento riguardo la cinematografia. A condurre la serata stellare, come accaduto la precedente edizione, sarà il conduttore televisivo e comico statunitense Jimmy Kimmel. Le candidature sono state annunciate il 23 gennaio 2018 e non ci sono state grosse sorprese: il film che ha ottenuto il maggior numero di candidature è stato La Forma dell’acqua – The Shape of Water di Guillermo Del Toro, arrivato a quota tredici. L’appuntamento più atteso è sicuramente per il Miglior film, tra i nove candidati spunta un regista italiano: Dunkirk, Phantom Thread, La forma dell’acqua, Lady Bird, L’ora più buia, The Post, Scappa – Get Out, Three Billboards ouside Ebbing, Missouri e Chiamami col tuo nome del nostro Luca Guadagnino. Questi, invece, i cinque nominati per il premio al miglior regista: Paul Thomas Anderson, Guillermo Del Toro, Greta Gerwig, Christopher Nolan e Jordan Peele. Nessuna sorpresa nelle due categoria per miglior attore protagonista e miglior attrice protagonista. Per gli uomini: Timothèe Chalamet, Daniel Day-Lewis, Daniel Kaluuya, Gary Oldman e Denzel Washington; per le donne: Sally Hawkins, Frances McDormand, Margot Robbie, Saoirse Ronan e Meryl Streep.
PREMI OSCAR 2018: I PRONOSTICI
I bookmakers confermano i pronostici che circolano in rete. Poche sorprese previste in questa edizione degli Oscar, a differenza dei Golden Globes, ma ormai abbiamo conosciuto bene l’Academy: nulla è da escludere, basti pensare al finale thriller della scorsa edizione con La La Land, favoritissimo per la vittoria al Miglior Film, battuto da Monlight di Jenkins. Per il miglior film, dopo l’ottima accoglienza al Festival di Venezia e il successo in sala, tutto il front runner è Three Billboards di Martin McDonagh; La forma dell’acqua e Dunkirk i possibili outsider, nessuna speranza per il nostro Guadagnino con Chiamami col tuo nome. Per la miglior regia le agenzie di scommesse sono d’accordo: statuina a Guillermo Del Toro, già vincitore ai Golden Globes e rivelazione dell’anno dopo una seire di battute d’arresto. Miglior attore protagonista e miglior attrice protagonista sono categorie blindate: vittorie piuttosto scontate per Gary Oldman, lo straordinario Churchill ne L’ora più buia, e per Frances McDormand, la battagliera Mildred Hayes di Three Billboards outside Ebbing, Missouri. Una gioia per Guadagnino potrebbe arrivare dalla categoria Miglior sceneggiatura non originale: Chiamami col tuo nome è favorito per la vittoria, ma attenzione a Mudbound. Più aperta la lotta per il Miglior film straniero, con Una donna fantastica di Sebastian Lelio in pole, e per la Miglior sceneggiatura originale: corsa a tre tra Three Billboards outside Ebbing, Missouri, Get Out e Lady Bird. Infine, Miglior film d’animazione al 99,99 per cento andrà a Coco di Lee Unkrich e Adrian Molina.
PREMI OSCAR 2018: DIRETTA STREAMING E TV
Come abbiamo già detto, la novantesima edizione della cerimonia degli Oscar si terrà al Dolby Theatre di Los Angeles il 4 marzo 2018 alle ore 17:00 americane. Da calcolare il fuso orario con l’Italia, dove comunque la serata partirà già dalle ore 22.50, con l’ormai classico red carpet e la sfilata delle star protagoniste della serata. I nomi dei vincitori dei premi più importanti saranno noti verso le ore 5.00, in contemporanea con i primi risultati delle elezioni politiche italiane del 4 marzo 2018. La serata sarà trasmessa in diretta tv in Italia su Sky Cinema Oscar: alla conduzione il giornalista Francesco Castelnuovo e il critico cinematografico Gianni Canova. Ancora non è stato reso noto se la cerimonia verrà trasmessa in diretta anche in chiaro, come accaduto lo scorso anno, su Tv8. Da non dimenticare la possibilità di seguire l’evento anche in streaming, collegandosi all’applicazione Sky Go. Infine, da segnalare la possibilità di connettersi live con il canale ufficiale dell’Academy, che trasmetterà free la cerimonia: clicca qui per collegarti al canale Youtube.