Bagnoli del Trigno in Molise
A rappresentare la regione Molise nell’edizione 2018 de “Il Borgo dei Borghi”, la cui finale va in onda su Rai 3 il 1° aprile, c’è il piccolo ma caratteristico centro di Bagnoli del Trigno. Una comunità di soli 715 abitanti ubicata nella provincia di Isernia che si sviluppa a una altezza di circa 660 metri sul livello del mare. Le origini di Bagnoli del Trigno sono ignote e legate ad alcune leggende. Alcuni miti attribuiscono la fondazione a una comunità romana che cercava riparo dalle invasioni barbariche. Secondo un’altra leggenda sembra che questo centro sia stato fondato da un duca che si stava abbeverando nelle acque del fiume Trigno e rimanendovi colpito decise di stabilirvi la propria dimora. I primi documenti storici che fanno riferimento a Bagnoli del Trigno sono risalenti all’epoca medievale i cui connotati sono ancora visibili nella struttura urbanistica e in alcuni edifici. In quel periodo il centro è stato un feudo del Contado del Molise per poi passare, nel corso dei secoli, sotto la dominazione dei francesi prima e degli spagnoli poi. Infine venne annesso al Regno di Napoli e quindi al Regno d’Italia.
La Chiesa di San Silvestro Papa
A Bagnoli del Trigno sono presenti molteplici architetture religiose tra cui quella più importante è certamente la Chiesa di San Silvestro Papa. Una struttura costruita nel classico stile romanico i cui lavori ebbero inizio nel corso del XIII secolo e si protrassero anche nel secolo successivo. La chiesa è stata edificata esattamente nel mezzo tra due rocce, mentre all’interno si possono ammirare tre navate con tanto di organo. Lo “skyline” di Bagnoli del Trigno è caratterizzato dal campanile della Chiesa di San Silvestro che spunta tra le rocce. Tra le curiosità legate a questo piccolo centro molisano conosciuto anche come la Perla del Molise, c’è quella relativa al nome stesso che evidentemente deriva dal fatto che in un lontano passato fossero presenti delle terme. Nei primi anni Sessanta da Bagnoli del Trigno è partito un fenomeno emigratorio verso Roma che ha portato tantissimi nativi del luogo nella capitale per lavorare nel mondo dei trasporti, in particolare come tassisti (è stato calcolato che su 8 mila tassisti presenti a Roma ben 2500 hanno origini a Bagnoli del Trigno). Questa cittadina è sempre stata divisa in due zone in cui vivevano due tribù differenti tra le quali vi è sempre stata enorme rivalità. A Bagnoli del Trigno si producono olio, formaggio e miele e si lavorano le piante officinali ed un piatto tipico del luogo è lo Spezzato.