La morte di Alessandro Neri sembra destinata a rimanere un mistero. Le molteplici piste seguite dalle autorità riguardo alla morte del giovane di Spoltore lo scorso 5 marzo sembrano non condurre verso alcuna certezza. Si è indagato in ambito familiare ed economico, sono state messe al vaglio le amicizie della vittima e gli ultimi incontri. In assenza di testimoni è difficile che gli investigatori riescano ad avere ulteriori certezze in tempi brevi con cui proseguire le indagini. A parlare degli ultimi sviluppi sul caso di Alessandro Neri sarà Quarto Grado nella puntata che questa sera, venerdì 12 aprile 2018, andrà in onda su Rete 4. Ciò che appare chiaro è che la fiat 500 di Alessandro Neri sia stata ripulita subito dopo essere stata trasportata in un parcheggio di via Mazzini, a Pescara, dove è stata ritrovata il giorno successivo al delitto. Assenti infatti le impronte della vittima e quelle della madre, che lo stesso ragazzo aveva accompagnato il giorno della sua scomparsa. Nelle ultime settimane le indagini si sono concentrate in particolar modo all’interno della famiglia Lamaletto, per via di alcune tensioni fra la madre della vittima e i suoi familiari. Anche per questo erano state sequestrate due auto di proprietà dei Lamaletto, in cui tuttavia non è stato rilevato alcun indizio utile.
Tante piste, nessuna certezza
Le amicizie di Alessandro Neri sono state ancora una volta poste al vaglio degli inquirenti. L’omicidio del ragazzo di Spoltore sembra non condurre verso certezze di alcun tipo. Eppure negli ultimi giorni ha preso corpo l’ipotesi che il delitto possa forse essere ricondotto a gelosie o minacce. Qualcuno forse non aveva gradito la sua vicinanza con altre persone oppure ha agito per via di alcune tensioni già esistenti? Generoso e altruista con tutti, Alessandro potrebbe tuttavia aver pestato il piede a qualcuno, forse anche all’interno della cerchia di amici stretti verso i quali nutriva una forte fiducia. Forse per via di alcuni rancori, sottolinea Il Corriere della Sera, che la stessa vittima non si era accorto di aver innescato. A oltre un mese di distanza dal delitto di Alessandro, mamma Laura ha deciso di prendersi del tempo per se stessa e per la propria famiglia. Sul proprio profilo Facebook ha voluto ringraziare tutti coloro che l’hanno sostenuta e continuano a supportarla in questo momento di dolore. Un ringraziamento speciale è andato a chi ha voluto fare una scritta in onore di Nerino, come veniva chiamato Alessandro, su un muretto del suo paese. “Forse la mia famiglia deve riposare un po’” dice la madre della vittima nel video, sottolineando di essersi allontanata dagli amici del figlio forse perché le ricordano troppo Alessandro. Le ultime parole sono dirette proprio a loro, ai giovani come Nerino: “Diventate bravi ragazzi, vi voglio bene”.