A quasi vent’anni di distanza dalla sua assoluzione, Lorena Morselli e il marito Delfino Covezzi sono ancora alla ricerca di giustizia. I coniugi di Massa Finalese sono stati accusati infatti alla fine degli anni Novanta di pedofilia, motivo per cui le autorità avevano ordinato un anno prima l’allontanamento dei quatto figli dalla casa di famiglia. Covezzi è morto a causa di un infarto nel 2013 e questo ha spinto Lorena ad assumere da sola il testimone e il fardello che porta sulle sue spalle nonostante l’assoluzione decisa dalla Cassazione nel dicembre del 2014. Il caso di Lorena Morselli verrà approfondito nel corso della puntata di Sono Innocente di questa domenica, 8 aprile 2018. Il calvario dei coniugi Covezzi è durato sedici anni, fra udienze e accuse che si sono dissolte di fronte alla conferma della loro innocenza. Tutto è iniziato nel marzo del 1999, quando Lorena e il marito Delfino ricevono il primo avviso di garanzia: l’inizio di un incubo che non sembra avere una soluzione.
L’allontanamento dai figli
Anche se dichiarata innocente dell’accusa di pedofilia, Lorena Morselli non è mai riuscita a riabbracciare i quattro figli che le sono stati tolti per via di un errore giudiziario. Alla donna e al marito Delfino Covezzi non è mai stato permesso di poter vedere i figli, come sottolinea a Quotidiano.net, che così hanno finito per credere di essere stati abbandonati. Un particolare che la primogenita aveva riferito alla zia Anna Rosa, la sorella di Lorena, in un’occasione. L’unica che le era stata concessa per vedere i nipoti. Mentre i genitori sono stati incarcerati e sottoposti a diversi processi, i figli sono stati inoltre separati e affidati ad altre famiglie. L’unico figlio che è riuscito a rimanere al fianco della madre Lorena Morselli è il quinto, Stefano, di cui era incinta nel 1999. Oggi la donna vive in Francia, dove ha dato alla luce il suo ultimo figlio e dove ha deciso di mettere radici. Ed è proprio in Provenza che il marito Delfino ha esalato l’ultimo respiro, a causa di un infarto che lo ha spento nell’agosto del 2013.
La lettera del figlio Stefano
Lorena Morselli non ha mai smesso di cercare giustizia per sé e per il defunto marito Delfino Covezzi. Entrambi assolti dalle accuse di pedofilia, non sono riusciti a poter riabbracciare i quattro figli che le autorità hanno deciso di affidare ad altre famiglie. La donna ha ripercorso il suo calvario durante una puntata de I Fatti Vostri, sottolineando come alla fine anche il figlio Stefano, l’unico che è riuscita a tenere al proprio fianco, è stato privato della possibilità di conoscere i suoi fratelli. Proprio per questo Lorena ha deciso di lanciare un nuovo appello tramite le tv nazionali, non chiedendo di poter essere perdonata dai figli, ma di permettere ai fratelli di poter trovare un punto di incontro. Di recente è intervenuto anche don Erio Castellucci, il Vescovo di Modena che lo scorso febbraio ha deciso di dare il proprio aiuto a Stefano Covezzi. Il figlio di Lorena Morselli aveva infatti scritto una lettera commovente al senatore Giovanardi, chiedendo di poter finalmente chiudere la tragedia che ha colpito tutta la sua famiglia. Lo stesso scritto infatti era stato inviato a don Erio perché Agnese, Paolo, Enrico e Valeria, i suoi fratelli, potessero almeno incontrarlo.
La lettera ai figli
All’epoca dell’arresto di Lorena Morselli e Delfino Covezzi, i quattro figli avevano solo 11, 9, 8 e 3 anni. Ora più che maggiorenni, i figli della coppia vivrebbero nel Reggiano in quattro famiglie diverse, una decisione che le autorità hanno preso andando contro la richiesta della coppia di poter tenere uniti i fratelli. Secondo le ultime notizie riportate da Il Resto del Carlino e diffuse dalla stessa Lorena, solo la figlia Agnese sarebbe andata a vivere in provincia di Parma. Nel corso degli anni, la donna si è dovuta difendere da pesanti accuse, additata come pedofila e parte di accuse di massa che nello stesso periodo hanno colpito diverse famiglie. Alcune delle vittime hanno confermato una volta maggiorenni gli abusi subiti dagli stessi familiari, come sottolinea La Repubblica, anche se queste accuse non riguardano i figli di Lorena. Quest’ultima invece ha approfittato della riapertura del dibattito in seguito a un’inchiesta del quotidiano nazionale per scrivere una lettera indirizzata ai quattro figli, quelli che non ha potuto crescere e di cui non ha mai avuto notizie. La “mamma dei quattro fratellini di Massa Finalese”, come è stata spesso indicata in seguito allo scandalo, si difende. Nel suo lungo scritto sottolinea di non aver mai accusato i figli di aver mentito, scegliendo di contro di manifestare ancora una volta l’affetto che l’ha sempre legata ai suoi bambini.