Lucia Evans è il volto che è alla base dell’accusa nei confronti del noto produttore Harvey Weinstein. L’attrice infatti è stata una delle prime a denunciare i gesti illeciti del produttore. Ma in quali ruoli si è fatta conoscere la donna? Questa nel nuovo millennio ha lavorato soprattutto in televisione, prendendo parte a numerosi episodi di note serie tv. Dopo un lungo periodo di pausa è tornata a recitare nel ruolo di Sheena Hannigan l’anno scorso nella serie tv Fair City. Una serie tv molto nota all’estero, che però non è arrivata da noi e che potremo magari vedere in futuro. Lucia Evans è poco nota infatti nel nostro paese, ma di sicuro all’estero e soprattutto negli Stati Uniti è conosciuta per diversi ruoli fatti all’interno della storia della televisione. Staremo a vedere se questa situazione la porterà magari anche al cinema. (agg. di Matteo Fantozzi)
“TESTIMONE ALTAMENTE CREDIBILE”
Oggi Lucia Evans è considerata a tutti gli effetti la donna che ha incastrato definitivamente l’ex produttore considerato di Hollywood, Harvey Weinstein, grazie alla denuncia per la violenza sessuale subita nel 2004. Dopo 7 mesi di indagini, Weinstein si è presentato questa mattina presso il dipartimento di Polizia di New York per affrontare le accuse di abuso sessuale che le sono state mosse da almeno 70 donne. In questo la Evans con le sue testimonianze ha avuto un peso importantissimo. Come spiega il New Yorker, solo lo scorso ottobre la donna, oggi consulente di marketing ed ex aspirante attrice decise di rompere il silenzio su quanto da lei vissuto anni prima nell’ufficio di Manhattan di Weinstein. Il giorno successivo alla pubblicazione del suo racconto, i detective della polizia cominciarono a cercare di mettersi in contatto con la Evans circa la presentazione di una denuncia penale formale. Una delle fonti della polizia ha definito la donna “un testimone altamente credibile con prove corroboranti”. In una ulteriore intervista, Lucia Evans confermò che lei premeva per le accuse contro Weinstein. “Ad un certo punto, bisogna pensare al bene più grande dell’umanità, del genere femminile”, aveva detto, frase che oggi ha acquistato una grande importanza. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“HO SOFFERTO IN SILENZIO PER ANNI, POI…”
Nelle ultime ore il nome di Lucia Evans è tornato prepotentemente d’attualità negli Stati Uniti, contestualmente al fatto che Harvey Weinstein (accusato di aver usto violenza con circa 70 donne, tra cui lei) si consegnava alle autorità di polizia, prima di essere rilasciato sotto cauzione. Tuttavia, è grazie alle accuse di questa 36enne ex attrice se ora uno dei più potenti produttori cinematografici di Hollywood rischia una incriminazione per stupro di primo e terzo grado, oltre ad altri capi di accusa. Infatti, la donna ha rivelato che Weinstein l’ha costretta ad avere con lui un rapporto sessuale orale nel lontano 2004, spiegando anche i motivi che l’hanno portata a rivelare tutto solamente a distanza di anni. In una intervista rilasciata al The New Yorker, Lucia Evans ha detto che “a un certo punto cominci a pensare al bene dell’umanità e di tutte le donne”, riferendosi al momento in cui ha deciso di parlare, diventando la prima donna a parlare degli abusi compiuti da Weinstein. “Dopo quello che è successo, mi comportavo come se nulla fosse ma lui continuava a chiamarmi: ho avuto problemi a mangiare per anni, mi sentivo disgustata da me stessa e ho rovinato anche alcune mie relazione per questo problema” ha aggiunto la Evans, rivelando che alcuni amici le hanno anche consigliato di consultare uno psichiatra perché temevano che potesse avere tendenze suicide. (agg. di R. G. Flore)
DENUNCIO’ HARVEY WEINSTEIN DI VIOLENZA SESSUALE
Lucia Evans non è solo una delle tante donne che ha accusato Harvey Weinstein ma è anche colei dalla cui denuncia per stupro ha preso il via la vicenda giudiziaria ai danni sul produttore di Hollywood e che potrebbe oggi farlo incriminare per stupro. Oltre a lei, poi, sarebbero arrivate altre donne – circa 70 – decise a rompere il silenzio attorno alle presunte violenze subite da Weinstein, tra cui anche l’italiana Asia Argento. Secondo quanto precisato dal New York Daily, però, proprio l’accusa mossa da Lucia Evans avrebbe indotto Harvey a consegnarsi alla giustizia nella giornata odierna. La Evans denunciò di essere stata invitata da Weinstein nell’ufficio di Tribeca dove fu poi costretta a praticare del sesso orale al potente produttore durante una riunione di lavoro nel 2004. In quella circostanza, come ricorda Foxlife riprendendo i racconti della donna, l’uomo la tenne ferma riuscendo ad imporsi con la forza, mentre lei, terrorizzata, lo implorava affinché non la costringesse a fare ciò che, evidentemente, non desiderava. Nelle passate ore sono state chiuse le indagini dopo la denuncia di violenza sessuale giunta dall’ex attrice Lucia Evans e per la Cnn, l’ormai ex produttore sarà incriminato per stupro.
LUCIA EVANS, UN PASSATO DA ATTRICE
Lucia Evans oggi ha 34 anni ed è una ex attrice. Sebbene il suo nome sia oggi collegato esclusivamente al caso Harvey Weinstein, in seguito alla sua denuncia per violenza sessuale, la donna è conosciuta anche per la sua partecipazione nella serie tv del 1989, Fair City, ma anche nella commedia per ragazzi Uncle Max del 2006 e nella serie animata dell’anno precedente, Zombie Hotel. Oggi non lavora più nel campo della recitazione ma di professione è consulente di marketing dove ha dimostrato di avere un eccezionale talento lavorando anche con aziende del calibro di Marriott International, Ann Taylor e Attention. E’ sposata con Travis Evans che le è accanto in questa sua delicata battaglia. Solo nel 2017 Lucia raccontò quello che accadde 13 anni prima quando era solo un’aspirante star nota con il nome di Lucia Stoller. All’epoca, come riporta il The Sun, fu un assistente ad organizzare l’incontro presso l’ufficio della Miramax ma, come raccontò l’ex attrice, dopo essere rimasti da soli un ufficio, lui la costrinse a compiere un atto sessuale. “Ho detto più e più volte: ‘Non voglio farlo, basta, non farlo’. Era come se fosse un giorno qualunque per lui. Non aveva un’emozione”, rivelò la Evans. In una intervista rivelò di essere stata a lungo combattuta sulla decisione di presentare o meno una denuncia ufficiale alla polizia contro Weinstein ma alla fine, a prevalere, fu “il bene dell’umanità, della donna”, disse al giornalista Ronan Farrow, uno dei primi che raccolse le accuse contro il produttore.