Non sono serviti i due “americani” che si è bevuto Fabrizio Corona prima di fare il suo ingresso a Non è l’Arena. «Sono rimasto colpito perché in radio ha detto che si sarebbe fatto un paio di “americani” per restare calmo, ora voglio capire se ha mantenuto la promessa», preannuncia scherzosamente Massimo Giletti. E l’ospite conferma: «Non ho bevuto solo due americani… Comunque mi rilassano. Tante volte ho sentito parlare gente che mi ha accusato senza conoscere nulla del processo. E allora mi chiedo come si possa intervenire su un caso giuridico senza conoscerlo. Credo che sia un colmo». Per questo ha deciso dunque di parlare a La7, per raccontare la sua verità. La sua intervista è piena di rivelazioni: «Io sono in cura per tossicodipendenza. Durante la settimana ho tre visite psichiatriche, ho orari di rientro, faccio test. Il mio affidamento è molto complesso, non sono una persona libera, sono super controllato». Quella più delicata riguarda una patologia di cui soffre: «Bipolarismo? Penso di esserci nato, non credo che sia legato alla tossicodipendenza». (agg. di Silvana Palazzo)
“DON MAZZI DEVE APPENDERE LA CROCE AL CHIODO”
Si è rivelata subito incandescente l’intervista di Fabrizio Corona a Non è l’Arena. L’ex paparazzo dei vip si è scagliato contro Don Mazzi, che si era detto deluso da lui. «Non ho mai avuto alcun tipo di rapporto con lui, l’avrò incontrato due volte. Io ho fatto un percorso bellissimo con un’altra persona. Se lui deve cercare di farsi pubblicità col mio nome, allora ci mettiamo d’accordo. Anche l’avvocato Chiesa è diventato un personaggio…». Senza peli sulla lingua, come del resto è sempre stato, Corona ha spiegato le ragioni del suo malessere: «Quando sono stato arrestato l’ultima volta, mi ha buttato addosso di tutto senza sapere nulla». Se questi toni sembrano duri, lo sono ancor di più quelli che vi riportiamo di seguito. «Un prete non può dire che una persona deve marcire in carcere… Io non ho mai avuto un rapporto di cura con lui. Non l’ho mai visto ad Exodus. Deve appendere il crocifisso al chiodo». (agg. di Silvana Palazzo)
“APPELLO VERGOGNOSO, VE LO DIMOSTRERÒ”
Fabrizio Corona tornerà in un’aula di Tribunale solo il prossimo 21 settembre, data fissata per la ripresa del processo d’Appello che lo vede imputato. Un processo che lui ha decritto in malo modo, come spiegato ai cronisti alla vigilia della prima udienza di due settimane fa. “Questo atto di appello è vergognoso e ve lo dimostrerò. La differenza è che prima non potevo camminare, parlare e difendermi, ora lo posso fare. È un appello assurdo quello firmato dalla Procura, pieno di bugie che sono anche querelabili”, aveva detto l’ex re dei paparazzi, come riferisce Corriere.it, ancor prima di sentire le parole del sostituto pg Maria Pia Gualtieri contro il quale si era poi scagliato. Anche all’uscita dall’aula, terminata l’udienza, Corona aveva spiegato il suo punto di vista ai giornalisti e, come riporta Repubblica.it nell’edizione milanese, aveva proseguito nel suo attacco nei riguardi dell’accusa, al punto da asserire: “Non ha capito nulla, anzi ringrazio il pg perché non ha capito nulla, io non solo so il diritto, io glielo insegno, l’impugnazione della Procura è inammissibile, nel processo abbiamo sentito già 60 testimoni, chiedere 2 anni e 9 mesi ora è vergognoso, non ha capito un c….”. Prima della ripresa del processo ci sarà però un’importante tappa, questa volta televisiva, in programma per stasera quanto Corona sarà il protagonista indiscusso dell’ultima puntata di Non è l’Arena. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ULTIMO ATTACCO AL PG, IL PESO DELLE SUE DICHIARAZIONI
L’ospitata di Fabrizio Corona a Non è l’Arena arriva a distanza di circa due settimane dalla sua ultima presenza in tribunale a Milano, in occasione della prima udienza del processo d’appello che lo vede imputato per i soldi – quasi 2 milioni di euro – trovati in Austria e in casa della collaboratrice Francesca Persi. In quell’occasione, il sostituto pg Maria Pia Gualtieri ha avanzato al giudice la richiesta di 2 anni e 9 mesi di carcere per l’ex re dei paparazzi. Ovvero, ha chiesto che Corona venisse riconosciuto colpevole di tutti i reati, compresa l’intestazione fittizia di beni. In primo grado, come ricorda Today.it, l’ex re dei paparazzi era stato condannato a un anno per illecito fiscale ma era stato assolto dalle accuse di violazione delle norme patrimoniali sulle misure di prevenzione e intestazione fittizia di beni. E sempre durante l’appello Corona non era apparso affatto tranquillo al punto da sbottare contro il pg: “La Legge la conosco bene io, ci vuole onestà intellettuale”. Frase, questa, che gli era costato un rimprovero da parte della stessa Gualtieri che gli aveva ricordato la nuova libertà ottenuta dopo essere stato arrestato lo scorso ottobre: “Non butti al vento il suo percorso di recupero con queste dichiarazioni”, aveva detto. Anche per questo, in vista del faccia a faccia televisivo, oggi Corona ha paura di non riuscire a trattenere ciò che realmente pensa. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IL PROCESSO, LE PAURE, L’ATTACCO
“Prima o poi mi candido”. Questa l’ultima uscita pubblica di Fabrizio Corona, che dopo essere ritornato di nuovo in libertà ha ipotizzato una sua possibile entrata in politica. In questi giorni in realtà l’ex re dei paparazzi sembra molto preoccupato di quanto dichiarato a Massimo Giletti in una recente intervista a Non è l’Arena, che andrà in onda oggi, domenica 17 giugno 2018, su La7, e anche degli altri interventi televisivi, oltre che l’appuntamento che lo vedrà in Camera di Consiglio nei prossimi giorni. Esiste infatti una possibilità che il giudice possa decidere di revocargli la libertà condizionale e che gli imponga di ritornare in carcere. Oppure che metta una morsa alle dinamiche e possibilità di cui può godere oggi, fra cui l’uso dei social media e la partecipazione ai diversi programmi televisivi. A rivelarlo è stato lo stesso Corona a Un giorno da pecora, il programma di Rai Radio 1, dove ha parlato di un possibile “problema” e dell’impossibilità di riuscirsi a frenare una volta avviata l’intervista. “Sono preoccupato”, riferisce infatti, “sono stato rimproverato dopo l’appello fatto contro il pg. Chiedo scusa al mio magistrato di sorveglianza”. Il prossimo 19 giugno, Corona si dovrà infatti presentare in Camera di Consiglio, “e spero di non esagerare”. “Ho paura di dirne di tutti i colori”, ha continuato, sicuro però che in questo periodo sia riuscito a mantenere un comportamento esemplare, nonostante sia ancora sotto agli occhi di tutti, persone e media.
PRONTO A PARLARE ANCORA DI SÈ STESSO SU LA7
Fabrizio Corona si prepara a parlare ancora una volta di se stesso, dopo essere ritornato ad impegnare diversi servizi televisivi in seguito al suo rilascio dal carcere. “Dirò quello che penso, come lo penso e nel modo forse sbagliato, come ho fatto sempre in passato”, ha riferito durante l’intervista a Non è l’Arena di Massimo Giletti, aggiungendo anche di voler parlare delle ingiustizie subite. Anzi, gridarle al mondo. Nonostante i duri colpi ricevuti dalle autorità italiane, l’ex re dei paparazzi è sicuro di essere stato un fenomeno televisivo importante, “che però dura da 20 anni”. E questo perché è riuscito a sfruttare quei meccanismi che ha fatto suoi, nel bene e nel male, a partire dall’uso dei social media. “Fai parlare di te e allo stesso tempo fai business, ma questo bisogna saperlo fare”, sottolinea infatti a Il Corriere della Sera. Selfie con i fan che continuano a considerarlo innocente sotto ogni punto di vista, oppure i contestatori. Tutti parlano di Corona, fumantino e incline alla rabbia, tanto da non riuscire sempre a mettere un freno alle proprie parole. “Me la gioco pari pari con chi mi deve giudicare”, aggiunge inoltre, convinto che oggi sia leggermente cambiato. Con i suoi affetti vive il privato come tanti altri, mentre lavorativamente cerca ancora di lasciare il segno. Oggi Corona è sicuro della propria innocenza, non tanto per alcuni illeciti che riconosce di aver commesso, quanto di essere stato eccessivamente punito dalla giustizia italiana. Per questo si vede una vittima sotto diversi punti di vista, anche se alla fine non può fare a meno di notare come anche questo baratro gli abbia in qualche modo giovato: “Dopo quattro cadute all’inferno, rialzarsi e diventare più famoso di prima” non è di certo un’impresa ordinaria.
UN FUTURO IN POLITICA?
Nel futuro di Fabrizio Corona c’è un ingresso in politica? La legge Severino non gli permette di fare un simile passo adesso, visto i trascorsi giudiziari, ma sembra proprio che l’ex re dei paparazzi stia valutando molto bene questo tipo di strada da percorrere. “Potrei fare come Grillo”, ipotizza infatti a Il Corriere della Sera, magari creando un partito tutto suo e raccogliere i voti, per poi mettersi in linea in prima persona una volta che sarà possibile. Tanti infatti riconoscono a Corona una capacità dialettica importante, tanto da renderlo un affabulatore significativo. Per questo potrebbe risultare vincente anche in questo nuovo e possibile step, che comunque non rientra nei suoi piani immediati. Corona ha però le idee molto chiare su quanto sta accadendo nel nostro governo in questo momento, soprattutto per quanto riguarda un tema che gli è chiaro per ovvi motivi. “Non penso che il ministro della giustizia sia all’altezza di fare qualche legge nuova”, sottolinea infatti con severità, “perché non lo vedo preparato”. Parole dure anche per il Ministro degli Interni e per la sua visione sul programma legislativo delle carceri, che Corona definisce “pietoso” e “populista”.