Il film “Poirot: Carte in tavola” si basa su un romanzo del 1936, che grazie alla riedizione cinematografica è stata conosciuta dal grande pubblico. Le scene del film sono state girate soprattutto in interno su un set appositamente ricreato negli studios delle case di produzione, le poche scene in esterno hanno visto come location i giardini di Kensington Gardens a Londra, durante la scena ben visibile l’Albert Memorial uno dei monumenti più conosciuti della capitale inglese. Una curiosità legata al film è la morte del padrone di casa, nel volume originario su cui si basa la pellicola il personaggio seppur gravemente ferito si salvava, nel film invece il decesso è stato fortemente voluto dalla produzione ed è servito per dare più drammaticità alla pellicola.
NEL CAST DAVID SUCHET
Poirot: Carte in tavola è una pellicola datata 2005 e diretta da Sarah Harding, già regista di molti film di genere giallo. La pellicola si basa su un omonimo romanzo pubblicato da Agatha Christie. Il lavoro cinematografico si poggia su un cast di attori di alto livello, tra di essi si evidenziano David Suchet, James Alper, Philip Bowen e Cordelia Bugeja. Il film prodotto inizialmente per il piccolo schermo è stato programmato nelle sale cinematografiche per scelta delle case di produzione (Granada, A&E Television Networks), esse sono state ben ricompensate dagli incassi al box office. La pellicola è già stata programmata diverse volte all’interno dei palinsesti televisivi italiani, essa andrà nuovamente in onda oggi, sabato 30 giugno, nel primo pomeriggio (ore 16.30) su Rete 4.
POIROT: CARTE IN TAVOLA, LA TRAMA DEL FILM
Poirot è stato invitato a cena a casa di Shaitana un conoscente che lo ha incuriosito, dicendogli che gli avrebbe fatto vedere una collezione di criminali incalliti. Una volta arrivato a casa di Shaitana l’investigatore si ritrova con altri tre detective, tutti devono giocare una mano di bridge se vorranno conoscere la collezione di Shaitana. Durante la partita a carte succede però l’imprevedibile. Il padrone di casa viene infatti accoltellato e ucciso, come al solito nulla si sa ne del movente dell’omicidio, né tanto meno chi sia stato a commetterlo. Poirot inizia a investigare aiutato dai tre colleghi che stavano giocando insieme a lui a carte, ma la soluzione dopo il primo interrogatorio degli ospiti risulta alquanto difficoltosa. Il gendarme belga ormai in pensione ha allora la solita intuizione, e analizzando le giocate che erano state fatte al tavolo verde riesce a ricostruire le mosse dell’assassino. Alla fine come al solito l’autore dell’efferato gesto criminale sarà assicurato alla giustizia.