Immaginiamo che nessuno di voi abbia mai sentito parlare di Belachew Girma. Chi è? Un etiope di 58 anni. E per quale motivo lo si dovrebbe conoscere? Per le sue singolari doti di… risollevatore di morale, grazie alla capacità di contagiare con una risata coloro che gli stanno intorno. Non per nulla è chiamato “il maestro del ridere”. Nel suo paese Girma ha fondato una scuola della risata e ora si è posto come obiettivo di inaugurare “un’università della gioia”, un master dello sghignazzo, un dottorato in ilarità e un centro di ricerca per studiare tutte le sfaccettature della felicità. “Perché è una questione di salute – ha raccontato -: le ricerche dicono infatti che una risata è in grado di produrre endorfine utili a eliminare il dolore. Così ho iniziato ad allenare la risata per vivere più a lungo e in maniera più sana”.
Girma è praticamente in grado di ridere senza fermarsi mai e dieci anni fa ha stabilito il record mondiale di risata: 3 ore e 6 minuti. Ininterrotta, senza pause di alcun tipo. Il record è stato ufficializzato nel 2008, in Baviera (unica nota stonata: il primato è stato stabilito a Dachau, non esattamente il posto più adatto a questo tipo di esternazioni…). Sarà anche un luogo comune, ma converrete con noi che la Germania solitamente non viene dipinta come un posto divertente. Certo, ordine e pulizia regnano sovrani, ma potreste mai immaginarvi uno studente teutonico fare uno scherzo goliardico a un compagno di classe? Altro che nota sul libretto… Diciamo la verità: i tedeschi non sono considerati dei gran simpaticoni. Troppo rigidi, inflessibili, e con quella lingua così dura, metallica, fatta di parole che sembrano cingoli di un blindato su un selciato. Sarà pure il Paese dove è stato inventato il cabaret, ma alzi la mano chi si fa venire in mente il nome di un comico tedesco. E poi, chi conosce una barzelletta che gli è stata raccontata da un tedesco?
Orbene, da una settimana questa lacuna è stata finalmente colmata. Dal 19 settembre – sotto gli occhi stupefatti di tutta Europa – è ascesa al proscenio continentale una nuova coppia di comici, gli Stanlio e Ollio del 2018, gli Ale e Franz della Germania, i Gianni e Pinotto della Baviera. Le tv tedesche stanno facendo a gara per scritturarli, grasso che cola per i loro programmi d’intrattenimento. Di chi stiamo parlando? Di Felix Brych e di Marco Fritz, rispettivamente di professione arbitro e giudice di linea: tanto per intenderci, quelli che a Valencia hanno mostrato il cartellino rosso a CR7.
Brych & Fritz propongono serrati duetti sottovoce che sono un autentico spasso. Il labiale andato in scena al 29′ minuto del match di Champions tra gli spagnoli e la Juventus è davvero esilarante. Vale la pena di riproporlo.
Brych: Ciao Fritz.
Fritz: Ciao Brych.
Brych: È tanto che aspetti?
(ah no, scusate, ci siamo fatti prendere la mano, questo è l’incipit di un dialogo tra Gin e Fizz. Riavvolgiamo il nastro)
Brych: Marco, hai sentore preciso di ciò che è successo?
Fritz: Perfettamente: c’è stato un evidentissimo contatto tra CR7 e Murillo
Brych: Vuoi dire che Ronaldo è andato a sbattere contro il Murillo?
Fritz: Ja!
Brych: Grazie Marco, non l’avevo colto appieno. Poi che è successo?
Fritz: Dopo il contatto il Murillo è caduto, come a Berlino nell’89.
Brych: Descrizione teutonicamente dettagliata. E dopo
Fritz: Dopo… devo proprio dirtelo?
Brych: Beh, se non ci aiutiamo tra noi…
Fritz: Giusto. I capelli…
Brych: Mi stai dicendo che sono spettinato? Ma se ho messo due flaconi di “Brillantina del Kaiser”…
Fritz: Ma nooo, non i tuoi, Felix! Ronaldo… a quello… gli ha fatto i capelli!
Brych: Capelli… e niente barba?
Fritz: Ja! E gli ha dato pure una mano di gel… Roba da 250 euro!
Brych: 250 euro per un po’ di gel in testa??? Sei sicuro?
Fritz: Ja!
Brych: Quindi, capelli e gel, ma niente barba, sicuro sicuro?
Fritz: Ja!
Brych: Così non si fa, approfittare di un extracomunitario che viene dalla Colombia e non ha tanta dimestichezza con i nostri usi e costumi, è una vigliaccata… Un comportamento anti-sportivo, violento… Adesso estraggo der targhetten e lo caccio, sei d’accordo?
Fritz: Ja!
Brych: Da cartellino rosso, vero?
Fritz: Jaaa!!!
A questo punto, hanno visto tutti come è andata a finire al Mestalla: rosso diretto a CR7, uscito dal campo in lacrime. Ma grande spasso in Eurovisione. Chi sa, però, che cosa è successo dopo il fischio finale? Rientrati in Germania, Brych & Fritz hanno iniziato subito a mettere in scena il loro esilarante duetto, dal titolo “Ah-ah-haar” (haar in tedesco vuol dire capelli) e la loro tournée toccherà ben 24 teatri. Ronaldo ha smesso di piangere lacrime amare solo all’81° minuto di Frosinone-Juve. E il nostro Belachew Girma? Non riusciamo a parlargli: sono quasi 7 giorni di fila che non ha ancora finito di ridere!